capitolo 11

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Il mattino seguente mi svegliai presto, mi truccai e mi vestii con un paio di shorts e una canottiera bianca.

Stavo aspettando all'ingresso Shawn quando mi arrivò un messaggio.

"ti serve un passaggio?" Era Matt.

"Non serve grazie, ci vediamo a scuola" risposi.

Non volli essere scortese con lui ma non potei dirgli che mi avrebbe accompagnata un altro ragazzo.

Shawn arrivò e suonò il clacson così prii il portone di casa e lo vidi.

Era appoggiato alla moto con le mani nelle tasche dei pantaloni neri un po'adrenti che si abbinavano perfettamente al suo giubbotto di pelle e alla t-shirt grigia.

Ovviamente fu serio, non accennò ad un minimo sorriso ma la cosa non mi stupì.

"Ei" dissi sorridendo sperando che ricambiasse.

"Ei. Tieni" disse passandomi il casco.

"Grazie" risposi salendo sulla moto con lui.

"Tieniti forte" e partì.

"Shawn la scuola è dall'altra parte"

"Lo so. Voglio farti vedere una cosa"

Morivo dalla voglia di sapere cosa fosse.

Per tutto il viaggio accelerò e io lo strinsi sempre di più, fu una sensazione indescrivibile.

Arrivammo in un bosco vicino alla strada e scendemmo dalla moto percorrendo un sentiero nascosto.

Camminammo fino ad arrivare nell'area di un precipizio con uno strapiombo infinito dal quale si vedeva una foresta sterminata.

Mi bloccai davanti a un panorama simile, ero rapita da quello scenario.

Shawn si sedette sul bordo del percepizio facendomi cenno di raggiungerlo, mi affrettai e mi misi accanto a lui.

"Niente male direi" disse fissando la natura incontaminata che ci circondava.

"È bellissimo Shawn, come hai scoperto questo posto" dissi.

Non rispose e non capì il perché.

"Come mai mi hai portata qui?" Domandai sperando in una risposta.

"Goditi questo momento non pensare a nulla" disse lanciandomi uno sguardo profondo.

A quel punto mi distesi con le gambe a penzoloni nel nulla fissando il cielo sperando che quel momento durasse per sempre fin quando mi squillò il telefono rovinando tutto.

Shawn rispose alla chiamata prendendomi il telefono dalla mano.

"Pronto" disse scocciato.

"Pronto sto cercando Sara" riuscì a sentire "sono Mahogany"

Mi ripresi il telefono rispondendo "Pronto Mahogany"

"Sara dove sei? Chi ha risposto al telefono?" domandò.

"Adesso arrivo" risposi chiudendo la telefonata.

"Dai andiamo" dissi guardando Shawn.

Lui annuì aiutandomi ad alzarmi stringendomi le mani.

Tornammo alla moto e ci dirigemmo verso scuola senza dire una parola.

Arrivammo in classe un po in ritardo, tutte le ragazze mangiarono Shawn con lo sguardo mentre i ragazzi sembrarono piuttosto scocciati dalla sua presenza.

Ci sedemmo e incominciò la lezione, ci fu tensione nell'aria ma non capii il perché.

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