Il mattino mi svegliai pensando a Matt, pssare la giornata con lui fu meraviglioso e non riuscii a togliermelo dalla testa.
Uscii di casa presto e andai a scuola a piedi, entrai in classe e mi sedetti al mio posto.
"Già in classe?" disse una voce alle mie spalle.
Mi voltai e vidi Mahogany.
"Sono puntuale"
"Come ieri?" disse ridendo.
"Ieri mi sono distratta" risposi sorridendo.
"Sei uscita con Matt? Com'è andata?"
"Come fai a saperlo?"
"Nessuno si fa gli affari propri in questa scuola presto lo capirai. Tutti sanno tutto di tutti"
"Ho notato, comunque è andato tutto bene Matt è stato molto gentile con me" riposi senza approfondire la faccenda.
"Solo gentile? Quel ragazzo è perso di te Sara, da quando sei arrivata non fa altro che guardarti"
Stavo per risponderle quando la campanella suonò e Mahogany mi fece l'occhiolino come per dire "ne riparleremo".
Dopo due ore strazianti di lezione arrivò la ricreazione e andai da Grace.
"Ei ciao, volevo chiederti una cosa"
"Ei si dimmi pure" rispose sorridendo.
"Sai per caso se c'è una squadra di calcio femminile qui?"
"Mm no per le ragazze va molto cheerleader, ginnastica artistica o ballo"
"Okay grazie" rimasi un po delusa perché mi sarebbe piaciuto giocare a calcio, mi ero allenata tanto in Italia, questo ricordo mi fece salire un brivido sulla schiena che mi scosse tutta, troppi sbagli.
Dopo la ricreazione ricominciarono le lezioni e fui molto sollevata quando suonò l'ultima campanella.
Uscendo dalla scuola vidi Shawn tornare a casa in moto, quel ragazzo era sempre presente a scuola ma nessuno lo vedeva e sinceramente non sarei stata una delle altre cinquemila ragazze a corrergli dietro per parlargli.
Mi incamminai verso casa passando per la spiaggia e sentii dei i ragazzi bisbigliare alle mie spalle mentre passavo.
"Ci darei volentieri una botta a quella" disse il primo.
"Niente male" rispose il secondo.
Ma come si permisero a dire una cosa del genere? Stavo per girarmi e urlargli di tutto quando mi voltai e vidi Taylor, Aaron e Cameron.
"State scherzando vero?" dissi rivolgendomi a tutti e tre.
Sbiancarono quando videro che ero io, nessuno di noi se lo aspettava.
"Seriamente stavate scherzando spero?"
"Non pensavamo fossi tu scusaci" disse Taylor.
"Sentite fa niente dai" dissi scocciata.
"Possiamo offrirti qualcosa da bere farci perdonare?" disse Cameron.
"Ragazzi fa niente, rimarrà tra noi" dissi incamminandomi.
"Dai Sara" disse Cameron afferandomi il braccio.
"Okay va bene" risposi arrendendomi.
Avevano detto delle cose orribili ma per lo meno stavano cercando di recuperare.
Entrammo in uno Starbucks vicino alla spiaggia, parlammo un po delle città che avrei assolutamente dovuto visitare e poi Taylor decise di riaccompagnarmi a casa, anzi praticamente mi obbligò.
Ma possibile che tutti avevano un'auto tranne me?
Durante il tragitto Taylor mi squadrò tutto il tempo ma lo ignorai guardando fuori dal finestrino, non so come mai ma riuscii solo ad immaginarmi la faccia di Matt che ci vedeva in auto insieme, non stavamo neanche insieme e già mi feci queste pare.
Arrivata a casa mi distesi sul divano e non mi mossi più.
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Keeping Secrets
Teen FictionMi chiamo Sara, mi trasferii in America quando avevo 17 anni perchè se fossi rimasta in Italia mi sarei rovinata la vita. Trovai nuovi amici, nuovi amori e una possibilità di ricominciare da capo tenendo nascosto il mio segreto a tutti. La mia vita...