capitolo 15

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Il giorno dopo mi svegliai di buon umore pensando che stetti in America da quasi un mese trovandomi molto bene.

Durante il tragitto per arrivare a scuola mi chiamò mia madre.

"Pronto" dissi

"Ciao, senti ti ho ricaricato la carta di credito, voglio che tu vada a comprarti un'auto così non dovrai andare sempre a piedi. Noi arriviamo domenica alle 8:00 a casa dei Mendes, fatti trovare lì ben vestita"

"Okay" risposi schiettamente.

"Ciao" e chiuse la chiamata.

Mi misi a piangere, fui distrutta da quella telefonata.

Fu colpa mia, solo mia se i miei non mi vollero più, sbagliai io non loro, sarebbero venuti solo per i Mendes non per me.

Arrivata a scuola Matt mi venne incontro e vide che avevo appena pianto.

"Ei che succede?" Mi domandò preoccupato afferandomi la vita.

"Devo essere allergica a qualcosa" dissi tra le sue braccia.

"E tu pensi che ci creda?"

"Non è successo niente veramente" risposi stringendolo.

"Sara, so che ci conosciamo da poco ma puoi fidarti di me"

Quelle parole e quell'abbraccio mi fecero sentire meglio.

"Andiamo in classe non voglio farti arrivare tardi"

Entrammo in classe e per fortuna la mattinata finì presto.

"Hai qualcosa da fare questo pomeriggio?" Mi chiese Matt uscendo da scuola.

"Sì, mia madre mi ha dato i soldi per comprarmi un'auto. Ti prego verresti con me? Non ho idea di dove andare per trovarla"

"Certo ti passo a prendere alle 3:00?"

"Perfetto" dissi baciandolo sulla guancia per ringraziarlo.

Entrata in casa andai in cucina e preparai una pasta poi mi feci una doccia calda.

Finita la doccia indossai una canottiera bianca, una gonna stretta e corta a vita alta, un filo di eyeliner e una spruzzata di profumo alla fragola.

Misi gli anfibi neri e sentii il clacson di un'auto suonare così uscii di casa.

Entrai nell'auto parcheggiata sul mio vialetto e appena Matt mi vide i suoi occhi si illuminarono.

"Ei" disse balbettando.

"Ciao" risposi sorridendo "Andiamo?"

Matt mise in moto la macchina.

"Sei stupenda"

"Grazie" dissi ridendo.

"Hai deciso che auto comprare?"

"Yamaha fzx nera, l'avevo in Italia"

"Ma è una moto"

"Lo so"

"Ma sei sicura? È molto potente per..."

"...per una ragazza?" Dissi interrompendolo.

"Va bene allora so dove andare" rispose per non discutere.

Dopo un po arrivammo in una concessonaria enorme, c'erano miliardi di moto esposte una più bella dell'altra.

"Eccoci" disse Matt.

Entrammo dentro e subito un commesso ci accolse.

"Buongiorno posso aiutarvi?" Disse rivolgendosi a Matt.

"Sì, la signorina vorrebbe una yamaha 750 fzx nera"

"Certo seguitemi" rispose accompagnandoci fuori.

Appena vidi la moto mi sentii come una bambina a disneyland.

"Posso provarla?"

Il commesso un po titubante acconsentì e mi prestò un casco.

Accesi il motore e mi sentii piena di energia, quella moto emanava emozioni indescrivibili.

La comprai e misi a posto un sacco di carte per l'assicurazione, sarei dovuta andarla a ritirare un paio di giorni dopo.

"Grazie Matt" dissi risalendo in auto.

"Grazie a te, è bellissimo passare del tempo insieme"

Prendemmo un caffè e poi mi riaccompagnò a casa, quel ragazzo mi trattava come una principessa e mi rendeva felice stare con lui.

Spazio autrice:
Capitolo dedicato a matilde_ciattini

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