capitolo 45

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Giovedì scendemmo dallo yot per fare shopping in un centro commerciale enorme e modernissimo, così grande da non riuscire a vedere il soffitto.

"Tu e Shawn andate per conto vostro" disse Madison.

"Ecco la mia carta" continuò mia madre passandomi la sua carta di credito.

"Divertitevi ragazzi" dissero Drake e mio padre.

"Dove vuoi andare?" mi domandò Shawn prendedomi per mano.

"Beviamo qualcosa?" proposi.

"Perfetto"

Andammo in un bar e ci predemmo due Mojiti con ghiaccio per rinfrescarci un po, a un certo punto incominciammo a fissarci e a ridere senza motivo.

"Perché ridi?" gli domandai sorridendo.

"Perché mi fai ridere" rispose.

Finito di bere facemmo un giro guardando le vetrine dei negozi.

"Facciamo un gioco" dissi.

"Quale?" rispose lui.

"Entriamo in questo negozio e io scelgo dei vestiti per te e tu per me. Ci stai?"

"Posso scegliere qualsiasi cosa?"

"Si certo, purché siano vestiti" dissi spingendolo dolcemente.

Entrammo e dopo aver preso dei capi andammo nei camerini per provarceli: Shawn mi prese dei jeans chiari cortissimi a vita alta, una canottiera bianca anche'essa corta e un coprispalle in pizzo bianco mentre io gli presi dei pantaloni neri sopra il ginocchio, una t-shirt bianca classica e una camicia nera con le maniche tirate su.

"Stai benissimo" mi disse.

"Anche tu, comunque io li compro, vado a pagare"

"Aspettami" rispose.

Quando fummo in cassa feci per dare la carta alla cassiera quando Shawn mi passò davanti per pagare.

"Perché tu mi puoi fare dei regali e io no?" gli domandai appena usciti dal negozio riferendomi ai vestiti appena comprati.

"Sono i ragazzi a pagare non le ragazze, è questione di educazione"

"Grazie" dissi fermandolo.

"Potresti ringraziarmi indossandoli" rispose facendomi l'occhiolino, così andai in bagno e mi cambiai.

Più tardi andammo dai nostri genitori e, usciti dal centro commerciale, visitammo insieme tutta la città come dei veri turisti.

Verso sera tornammo sullo yot per cenare sul tetto.

"A noi e a questa bellissima vacanza" brindò Madison.

"Al nostro ritorno a casa" aggiunse Drake.

"È già finita?" domandai allarmata, non mi ero minimamente accorta che dovessimo già tornare.

"Si tesoro, niente dura per sempre" rispose mia madre ridendo.

"Quindi da domani sarà tutto come prima? Continueremo a trattarci come estranei" domandai a Shawn a cena finita quando fummo soli nella nostra cabina.

"Assolutamente no" disse lui sedendosi sul bordo del letto a fianco a me.

"Invece si"

"Da adesso sarà tutto diverso" disse prendendomi il viso con una mano "poi ti devo ancora presentare i miei amici" continuò alzandosi, non aveva perso il fatto di essere sempre un Po misterioso.

"Va bene" risposi sistemandomi sotto le lenzuola.

Io e Shawn avevamo legato moltissimo, stammo ben cinque giorni insieme giorno e notte separandoci solo ed esclusivamente per andare in bagno, amavo Matt e questo era chiaro, ma con Shawn si creò qualcosa di indistruttibile che non si sarebbe mai spezzato.

Come ultima notte facemmo un'ultima passeggiata sui ponticelli del porto ammirando il cielo stellato che spiccava agl'occchi, ci guardammo, parlammo, ridemmo e giocammo finché non vedemmo il sole sorgere.

"Siamo rimasti tutta la notte qui?" gli domadai seduta sul molo a fianco a lui.

"Sembra di si" rispose alzandosi.

Alle cinque di mattina tornammo sullo yot addormentandoci fino a mezzogiorno, i nostri partirono senza dirci niente così ci svegliammo già in viaggio.

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