"Era buonissimo" disse Matt sedendosi accanto a me.
"Ti ringrazio" risposi orgogliosa.
"Come mai mi hai invitato a pranzo?"
"Ho chiesto a quasi tutta la scuola chi volesse venire ma avevano altri impegni così ho chiesto a te"
Scoppiammo entrambi a ridere come matti.
"Raccontami un po'dell'Italia" mi chiese guardandomi fisso negli occhi.
Sapevo che prima o poi avrei dovuto rispondere a quella domanda ma lo conoscevo troppo poco e non mi sarei mai azzardata a raccontare la mia storia con così tanta facilità.
"No raccontami tu qualcosa, non so quasi niente di te" gli risposi distendendomi a pancia in giù.
"Faccio parte della squadra di calcio della scuola, dopo il diploma non ho idea di cosa fare e il tuo sorriso è stupendo"
Arrossì come una bambina e non potei fare a meno di sorridere come un ebete, mi sentii veramente stupida, non fu il primo ragazzo che mi faceva un complimento eppure la reazione fu quella.
"Sei troppo gentile"
"E tu sei troppo bella"
"Neanche tu sei niente male, ma non basta essere carini, che ne dici di farmi vedere come giochi a calcio? Sono sicura di poterti battere" dissi svincolando il discorso.
"Non credo proprio" disse sorridendomi.
"Adesso mi hai sfidata, c'è qualche spiaggia qui vicino?"
"Si, hai la palla?" disse Matt prendendomi in braccio come una sposa.
"Ma certo che sì, andiamo in camera mia"
"Mi piace questa idea" disse con un sorriso malizioso ma allo stesso tempo ironico.
"Non farti strane idee" risposi ridendo.
Prendemmo la palla, scendemmo le scale e salimmo in auto.
Dopo non molto arrivammo su una spiaggia meravigliosa, la giornata fu splendida a dir poco perfetta.
Tolsi le scarpe e appoggiai i piedi sulla sabbia tiepida, incominciai a palleggiare per attirare un po l'attenzione per poi passare la palla a Matt.
Riuscii a scartarlo un paio di volte e lui anche, fu un testa a testa finchè arrendendosi mi prese in braccio e cademmo uno sopra l'altro come nei film d'amore ma non ci baciammo, ero in America da troppo poco per incominciare già una relazione.
"Bhe niente male la ragazza direi" dissi ancora sopra di lui riferendomi a me.
"Non me l'aspettavo"
Ci rialzammo e dopo una breve passeggiata Matt mi riaccompagnò a casa.
Fu una giornata stupenda, avrei voluto ringraziarlo un milione di volte, stavo cominciando una nuova vita e fanculo gli errori del passato, ebbi un altra possibilità e non l'avrei sprecata.
"Bhe ti ringrazio per tutto" dissi a Matt.
"Lo hai già detto minimo dieci volte"
"Scusami"
"Non scusarti, farei di tutto per vederti sorridere, potremmo rifarlo qualche volta"
"Assolutamente si" dissi distogliendo lo sguardo.
"A domani" disse baciandomi sulla guancia.
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Keeping Secrets
Teen FictionMi chiamo Sara, mi trasferii in America quando avevo 17 anni perchè se fossi rimasta in Italia mi sarei rovinata la vita. Trovai nuovi amici, nuovi amori e una possibilità di ricominciare da capo tenendo nascosto il mio segreto a tutti. La mia vita...