Chapter 38. Aveva cominciato a piovere

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"Piper sa cavarsela da sola!"

"Lo so bene che sa cavarsela da sola, ma quando ci sei tu non riesce a cavarsela proprio!"

Merida era arrivata a casa di Alex e la prima cosa che le disse subito dopo averla salutata era che in quel momento non erano professoressa e studentessa, ma Alex e Merida. L'argomento? Piper naturalmente.

"Merida, tu non sai quello che ci siamo dette io e Piper"

"Sì, me ne ha parlato!"

"E allora non capisco il perché della tua visita! Piper ha detto in modo molto chiaro quello che vuole fare, come io le ho detto che sono cambiata e che ho capito che quello che voglio è lei!"

"Ah sì? Però quando te ne sei andata c'ero io! Dobbiamo ricordare come l'hai letteralmente piantata lì?"

"Le ho detto che mi dispiace, ma che era necessario, per tutte e due!"

Alex e Merida stavano in piedi nel soggiorno che in quell'occasione si stava trasformando in un'arena, dove loro due combattevano a suon di risposte, con i toni che andavano via via alterandosi.

"Alex, mi dispiace ma dopo tutto quello che è successo, io non credo più alle tue parole e non pensare che non appoggerò Piper in quello che vuole decidere, anzi, ma cercherò di farle venire ogni minimo dubbio sul fatto di restare con te e non lo faccio con cattiveria o perché ce l'ho con te, semplicemente non voglio che torni da me in lacrime un altro giorno a causa tua e non voglio dirle : "Te l'avevo detto!". Alex, io comincerò a crederti solo quando vedrò i fatti"

"Sono tornata! Non ti sembra che io abbia già cominciato con i fatti?"

"Sei tornata sempre Alex, sempre! E' questo il problema, ogni volta che sei tornata, sei andata anche via!"

Era vero, ma ora lei era cambiata. Ma chi era poi Merida per parlarle così?

"Io non devo rendere conto a te di quello che faccio"

"No, non devi, ma se quello che fai fa star male Piper, allora diventano anche affari miei!"

Merida girò sui tacchi e fece per andarsene.

"Non sono perfetta, lo so. Ho commesso degli sbagli e non ne vado fiera. Ho fatto stare male Piper, me ne sono andata e l'ho lasciata qui senza un briciolo di spiegazione. Ma nemmeno per me è stato facile. Sono tornata per rimediare, per ricominciare. Amo Piper e voglio stare con lei."

Merida, con una mano sulla porta d'ingresso la guardò. "I fatti, Alex. I fatti", aprì e se ne andò.

Alex, sola, si distese sul divano e cominciò a riflettere. Pensava che Piper fosse davvero fortunata ad avere un'amica come Merida, che tenesse così tanto a lei. Forse, se ne avesse avuta almeno una anche lei di persone così, un'amica o un amico, magari le cose sarebbero andate diversamente. Ma piangere sul latte versato non l'avrebbe portata da nessuna parte.

Il mattino dopo, Piper chiamò. La sentiva abbastanza giù, la sua voce era atona, fredda, distaccata, non certo come era le ultime volte in cui era stata lì. Parlarono del più e del meno. Piper disse che per qualche giorno non sarebbe salita e che molto probabilmente si sarebbero viste il giorno prima dell'inizio dei suoi esami, quindi verso il 10 di gennaio. Aveva un assoluto bisogno di starsene da sola, disse.

"Per qualsiasi cosa, sai che sono qui"

"Lo so"

"Mi manchi"

"Mi manchi anche tu"

Alex sentiva che Piper era lontana anni luce.

"Ci sentiamo dopo"

"Okay, ciao Alex"

"Ciao"

Alex riattaccò e sentiva dentro di sè uno strano senso di malinconia, tristezza e nostalgia.

Andò in camera da letto. Sulla sedia c'erano ancora il pigiama di Piper, una sua canotta, un asciugamano. Prese la maglia del pigiama e se la rigirò tra le mani, sedendosi sul letto. La toccava, ricordando quando, qualche notte prima, l'aveva tolta a Piper. Se la portò al viso e vi si immerse per sentire il profumo di Piper.

Guardò fuori dalla finestra. Quel mattino era grigio, monotono, triste. Aveva appena cominciato a piovere.

Just a girl in a bar || WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora