Chapter 26. A casa di Piper

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Ero tornata da poco a casa e appena varcata la soglia, avevo capito che le cose andavano davvero male.

"Ciao tesoro mio!", mia madre mi era corsa incontro per abbracciarmi. Cosa che solitamente non faceva mai.

"Ciao mamma..."

"Oh ma che bello vederti a casa!"

"Sì certo, dov'è papà?"

"Non vedo l'ora di prepararti qualcosa di buono per cena!"

"Sì ottimo, dov'è papà?"

"Spero che tuo fratello Cal non abbia dato disturbo nel tuo appartamento, soprattutto alle tue coinquiline..."

Bene, le avevo chiesto due volte dove fosse mio padre solo per avere la conferma che avesse evitato volutamente quella domanda. Le cose andavano peggio di quanto pensassi. Andai in camera ad appoggiare la valigia, poi andai in giardino dove sapevo avrei trovato papà.

Lo trovai a sistemare la siepe. O meglio, a rovinarla. Quando la faida tra lui e mamma finirà, chiamerà il giardiniere per sistemarla.

"Ciao papà"

"Oh ecco la mia bambina!"

Male. Molto molto male.

"Come stai?"

"Oh non c'è male dai... stavo cercando di sistemare questa siepe"

"Perché cos'ha che non va?"

"Non era tagliata bene..."

"Ora è tagliata peggio"

"Come sei drastica"

"Cos'è successo con la mamma?"

"Ecco vedi, è proprio storta in questo punto"

"Papà smetti di rovinare la siepe, quando questa tua ostinazione al mutismo con la mamma finirà, dovrai pagare fior di quattrini il giardiniere, come ogni volta, quindi cerca almeno di limitare i danni"

"E' andato bene il viaggio?"

"Sì bene. Vado dentro"

"Ciao, a domani"

"Come a domani? Non vieni a cena?"

"Vado a cena da Cal"

"Da Cal?"

"Sì..."

"Guarda che Cal è a cena qui stasera"

"Ah... sei sicura?"

"Sì"

"Allora vado a cena da Ben"

"Chi è Ben?"

"Un mio collega..."

"E questo tuo collega lo sa che vai a cena da lui?"

"Glielo dico ora"

"Ti sembra il caso di andare a cena da qualcun altro? Sono a casa, non puoi rimanere a casa?"

"Hai ragione, non vado a cena da Ben... in effetti non ho proprio fame, andrò a letto presto"

"Fai quello che vuoi", e rientrai. Andai un po' in camera mia a leggere e ci rimasi finché la cena non fu pronta.

La cena fu abbastanza imbarazzante. Io, Cal e mia madre, che aveva appositamente preparato le cose per tre persone e non per quattro, quindi capii che da quando era iniziato il loro silenzio, lei aveva smesso di preparargli colazione, pranzo e cena. Le parole che non riempivano il silenzio tra lei e mio padre furono riversate tutte su quella tavola, perché mamma non smetteva di parlare. Non di cose interessanti ovviamente, ma qualsiasi tipo di futilità sentita al supermercato, dalle sue amiche, al club di bridge, in libreria. Il mondo del gossip sembrava essersi completamente confidato con mia madre.

Just a girl in a bar || WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora