Chapter 10. Kieran e Larry

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Sconvolta, mi precipitai da Merida, al bar della mensa. Dopo qualche minuto di silenzio cominciai a raccontarle tutto quello che era successo dalla sera in cui mi aveva portata a casa, di Alex e del suo stalkeraggio, della vista panoramica sulla città, dei baci appassionati, delle parole al chiaro di luna, dell'alba, della colazione, delle mille domande che mi avevano fatto Nicky, Red e Norma, della serata passata prima da Pitt e poi a casa di Alex, del fatto che ci siamo addormentate e che dopo essermi svegliata alle 6, sono sgattaiolata fuori di casa lasciandole un biglietto. E che al mattino ho scoperto essere la mia insegnante.

"Cazzo Pipes, solo tu comunque puoi trovarti in questi casini..."

"Io? Cos'ho fatto? E' l'unica volta in vita mia che non faccio nulla! Lascio che facciano gli altri! Mer, cosa devo fare?"

"Beh intanto ci devi parlare..."

"E secondo te cos'ho provato a fare 5 minuti fa? E' scappata via...e mi ha pure chiamato...Chapman! Prima "oddio non ho fatto altro che pensare a te, ho pensato a questo posto per il nostro primo bacio e bla bla bla..." e poi...Chapman!"

"Sentimi tesoro, immagina anche a come deve essere stato per lei...insomma, non deve essere un bel colpo sapere di essersi innamorati di una propria alunna..."

"Innamorati? Chi... chi ha parlato di innamorarsi? E poi tu da che diavolo di parte stai? La mia o la sua?"

"Sono oggettiva Piper, lo sono sempre stata e non finirò di esserlo solo per dirti cose che hai voglia di sentirti dire... tu sei sconvolta e disorientata, ma non pensare che lei stia meglio... sono in gioco la sua carriera ed il suo lavoro, cosa credi che penserà la gente se lo viene a sapere?"

"E cosa credi che penseranno i nostri compagni quando sapranno che me la faccio con lei? Eh? Commenti come "Lei parte avvantaggiata" e altre cose squallide che non voglio nemmeno dire..."

"Posso farlo io se vuoi..."

"No Mer, per cortesia! Questa proprio non ci voleva..."

"Aspetta a fasciarti la testa... rompitela prima..."

"Dopo l'ultima volta pensavo di non dover più affrontare una cosa del genere... sono passati sei mesi..."

"Non parlare di sei mesi fa... sai come la penso..."

"Sì... lo so..."

Guardai l'orologio, era quasi mezzogiorno. Il bar cominciava a riempirsi per il pranzo. Vidi due ragazzi che venivano verso di noi, mi sembrava di averli già visti, ma non ero molto dell'umore adatto per cercare di ricordare dove.

"Ma guarda chi si rivede...", disse uno dei due a noi. Sia io che Merida li guardammo con aria interrogativa.

"Ci conosciamo?", chiese Mer.

"Non proprio, ma ci siamo già incontrati", rispose lo stesso, l'altro era praticamente muto.

"Ah sì? E dove? Nei tuoi sogni?"

"Che caratterino ragazza, scommetto che tu fai Fisica!"

"Ma dai?!? Che genio! E da dove l'hai dedotto? Che tipo questa è la facoltà di scienze?", rispose ironica Mer.

"No, solo perché i fisici vogliono assolutamente attirare l'attenzione del mondo!"

Mer non rispose e gli lanciò un'occhiataccia che però non sembrò turbarlo.

"Io mi chiamo Kieran e lui è Larry, ci siamo incontrati al bar da Pitt, quando stavate uscendo ci siete praticamente venute addosso...", ora ricordavo dove li avevo visti.

"Piacere, io sono Piper e lei è Merida..."

"Piacerissimo", disse Merida, in modo troppo palese per nascondere la sua ironia.

"Io faccio Matematica, e voi? Siete informatici, fisici, biologi?"

"Io sono un fisico, mentre Larry... Larry non sono mica tua mamma, parla un po' pure tu!", e si fece avanti l'altro e parlò in modo abbastanza impacciato.

"Piacere, io sono Larry, Larry Bloom e faccio Lettere, sono il suo coinquilino e sono venuto qui a studiare oggi..."

"Oh sei venuto qui in trasferta!", scherzai.

"Eh già!"

"Tu fai Fisica? E cosa dici su ai fisici a fare?", chiese Merida a Kieran.

"Non dico altro che la verità!", e si mise a ridere.

Merida non mi sembrava dello stesso avviso e decisi che era tempo di levare le tende.

"Noi dobbiamo andare, ci si vede in giro!", dissi e ci alzammo per andarcene.

"Ci vediamo! E Merida cerca di sorridere di più la prossima volta!", disse Kieran.

Merida non rispose e salutò con la mano.

"Ma guarda te quel fisico...", disse.

"E' vero che ci siamo andate addosso quella sera..."

"Pensa che non me n'ero nemmeno resa conto..."

Ero ritornata sui miei pensieri. Volevo vedere Alex. Volevo poterla toccare, baciare, accarezzare. Ma le cose adesso erano...confuse. Cosa sarebbe successo?

"Mer andiamo da Pitt stasera? Chiediamo anche ad Elizabeth, Matt, Mark e gli altri? Non ho voglia di stare a casa a pensare..."

"Okay Pipes... e se stasera ci sarà Alex? Ti ricordo che è anche la loro professoressa... ma sbaglio o non c'erano stamattina a lezione? E Nicky?"

"Nicky c'era ma il lunedì ha un altro corso a quell'ora, un corso di Analisi Funzionale che io non seguo, mentre gli uomini dovevano andare in segreteria per delle carte, le altre non so... non le ho molto sentite dopo il tuo compleanno..."

"Okay bene...ti ripeto, cosa farai se ci sarà anche Alex?"

"In qualche modo cercherò di parlarle, non ti preoccupare, oppure lei cercherà di parlare con me, ma ne dubito..."

"Dai, non pensarci per oggi, le cose si sistemeranno in un modo o nell'altro...ci vediamo stasera!"

Alla sera la mia "famiglia" si riunì e tra risate e birre riuscii a rilassarmi e a ritrovare un po' di tranquillità, anche se non staccavo gli occhi dalla porta. Speravo di veder entrare Alex in ogni momento. Passarono i minuti, le ore, ma di Alex nemmeno l'ombra. Era ormai l'una quando nel locale rimanemmo solo io e Merida che non aveva voluto lasciarmi da sola.

Ordinai un Baileys e cominciai a berlo, nella speranza che rendesse quell'attesa meno amara, come un richiamo, un "Alex dai, beviamone uno insieme come l'ultima volta".

I miei occhi erano fissi sul tavolo quando la porta si aprì ancora una volta, ma non guardai chi entrò, pensai solo "Ti prego, fa che sia lei" e alzai lo sguardo.

Just a girl in a bar || WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora