Chapter 41. Oh mio Dio

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"Quindi adesso siete in un periodo di pausa"

"Già, di pausa e prova"

"Quindi non vi vedrete?"

"Sì che ci vedremo, ma poco e soprattutto non a casa sua o dentro ad un letto, voglio frequentarla e vedere cosa succede, voglio che mi dimostri davvero che tiene a me"

"Ho capito"

"Non hai nulla da dirmi a riguardo?"

"Devo dire che mi hai stupito, stai crescendo davvero"

"Davvero?"

"Sì. Io non devo dirti nient'altro, se non di usare la testa e di vedere le cose come stanno veramente"

"Kieran cosa dice?"

"Di cosa?"

"Di Larry, come sta?"

"Mah, dice che non parla e che sta spesso chiuso nella sua stanza. Ha provato ad accennargli di te, che poteva sfogarsi se voleva, ma lui ha detto che non ne vuole parlare"

"Deve stare male"

"Sta molto male"

"Anche Kieran mi odierà"

"Per quale motivo?"

"Perché Larry è ridotto così a causa mia"

"Kieran non ti odia"

"No? E come fai a dirlo?"

"Per prima cosa perché lo conosco abbastanza, non si arrabbia per qualcosa che non hai fatto a lui direttamente, e secondo perché gli ho spiegato un po' cos'è successo, ossia che hai lasciato Larry perché avevi capito che non potevi più prenderlo in giro, perché eri innamorata di un'altra persona"

"E lui cos'ha detto?"

"Che era la cosa giusta da fare, che Larry di avrà odiato, ma che con il tempo gli passerà. Anche se non sembra, Larry sa cavarsela da solo"

"Lo spero"

Stavo seduta insieme a Piper nel parco vicino casa mia. Ci piaceva stare lì sulle panchine a chiacchierare, in inverno, mentre in estate ci sedevamo sull'erba, a mangiare, a giocare, a parlare. Passavamo ore lì quando non dovevamo studiare e avevamo voglia di rilassarci un po'.

Piper mi aveva davvero stupito. Anche lei aveva capito che con Alex non poteva portare avanti una relazione di parole dette, non dette, pensieri, ma che servivano cose concrete, gesti, azioni. Non le avevo raccontato di essere stata a casa di Alex, non sapevo se dovessi dirglielo o no.

"Secondo te come andrà a finire tutta questa storia Mer?"

"Non lo so Piper e nessuno può saperlo, in realtà. Io spero che Alex sappia quello che vuole e spero che tu capisca se quello che vuole sei tu. Ma non me la sento di dirti altro, penso che tu sappia cavartela, ora meglio di qualche tempo fa. In ogni caso, sai che puoi contare su di me..."

"Grazie"

"...sarò sempre pronta a prenderti a calci. Ogni volta che vorrai o che te lo meriterai"

"Sei proprio un'amica"

"Sì lo so, non sono come te"

Piper si era messa a ridere.

"E con Kieran come va?"

"Con Kieran va tutto bene, davvero con lui mi sento davvero a mio agio. Ogni tanto litighiamo, ma è giusto così"

No, credo che non avrei parlato a Piper di quando ero andata a casa di Alex, non aveva senso dirglielo.

"Mer, ti ricordi quello che è successo quasi un anno fa?"

"Se mi ricordo? Come potrei mai dimenticarmi? Eri praticamente uno schifo"

"Grazie Mer per ricordarmi così"

"Non c'è di che"

"Non pensi che avrebbe potuto finire in un modo diverso?"

"Piper, tu non hai ancora capito che quella cosa non era manco iniziata"

"Ma tutti quei biglietti?"

"Piper, smettila. Togliti dalla testa quella storia. Adesso hai Alex, pensa a lei, pensa a qualcosa di concreto, di vero. Quella storia era tutto fuorché vera"

"Già"

"Posso farti una domanda?"

"Certo"

"Ne hai parlato con Alex?"

"Di cosa, di questo?"

"Sì"

Piper smise di guardarmi e puntò il suo sguardo davanti a sé, verso il vuoto.

"No"

"Pensi di dirglielo?"

"Non lo so, non credo, ormai è storia passata"

"Sì, credo anch'io che non glielo dovresti dire"

Il telefono di Piper squillò. Era un messaggio, mentre lo leggeva vedevo un sorriso che le si stampava sul volto.

"E' Alex?"

"Sì"

"Cosa vuole?"

"Mi chiede di andare a casa sua stasera, dopo cena"

"E ci andrai?"

"Penso di sì, ma per ora non le rispondo"

Rimasero ancora un po' a chiacchierare su quella panchina.

"Piper, cosa dici se andiamo a casa? Rimango a mangiare da te e poi di porto da Alex"

"Possiamo prendere una pizza e mangiarla a casa, ma non c'è bisogno che tu mi accompagni da Alex, posso andarci a piedi"

"Uno, preferisco portarti io così sono più sicura che tu arrivi sana e salva, due, cosa dirai alle tue coinquiline se esci di casa da sola dopo cena a piedi? Diremo che vieni da me perché devo chiederti delle cose di Geometria Differenziale e che resterai a dormire"

"Non ci avevo pensato effettivamente a questo..."

"Ah, cosa faresti senza di me?"

Tornando verso casa, ci fermammo a prendere due pizze e poi andammo a casa di Piper a mangiare. Avevo sentito Kieran e sarei andata a casa sua dopo aver lasciato Piper da Alex.

A casa di Piper c'era Red e mentre stavamo cenando era arrivata Norma. Quella ragazza era una filosofa in tutto in per tutto, e ogni volta che la vedevo mi sembrava che vivesse con la testa tra le nuvole.

Piper ed io salimmo in macchina verso le 9 e dopo una decina di minuti, la lascia sotto casa di Alex.

"Fammi sapere come va"

"Va bene, salutami Kieran"

"Sarà fatto, ciao"

Sentii suonare il citofono.

"Sì?"

"Alex, sono io"

"Ti apro"

Alex mi aprì. Salii in ascensore e quando arrivai davanti alla porta del suo appartamento mi accorsi che era già aperta.

La spinsi ed entrai.

Quando fui dentro, l'unica cosa che mi venne da dire fu "Oh mio dio".

Just a girl in a bar || WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora