Chapter 33. After Christmas Time

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Oggi è il 30 Dicembre, ed io mi ritrovo qui, a scrivere su questo libretto. Un libretto che non considero un diario ma un "libretto di pensieri". Mi ritrovo a scrivere perché sono successe troppe cose in questa decina di giorni, ed io ho bisogno di fare chiarezza, ordine, di riguardare quello che è successo. Partiamo dal principio, da quello che ha stravolto il mio equilibrio. Alex. L'avresti mai detto libretto? No, non ti ho mai parlato di Alex, ma so che in cuor tuo la conosci. E' tornata Alex. Così. Dal nulla. Così come è partita, dopo tutto. E sai qual è la novità? Non era sola. C'era una ragazza con lei. Bionda. Sì, proprio come me. Passiamo al punto critico: l'ho seguita in bagno e le ho parlato. No, non l'ho ascoltata, l'ultima volta era stata lei a non voler ascoltarmi, quindi eravamo pari. Ha cercato di spiegarmi chi fosse quella ragazza insieme a lei, ma non mi interessava. Le ho detto che ormai lei non faceva più parte della mia vita. Poi me ne sono andata, sono tornata a casa accompagnata da Merida, che in macchina non mi ha chiesto assolutamente niente. Arrivata a casa ho preparato la valigia e la mattina seguente sono partita all'alba. Avevo scritto un messaggio a Larry dicendogli che ero dovuta scappare a casa per problemi con mia madre e che ci saremo visti dopo Natale, molto probabilmente il 27, e lui mi ha risposto dicendomi che non c'erano problemi e che sperava che si sistemasse tutto. Odiavo mentirgli, ma non avevo assolutamente voglia di vedere nessuno. Il Natale è stato ordinario. Eravamo tutti a mangiare a casa della nonna. Mio padre che si era posizionato sul divano a godersi il concerto di Natale, mio fratello che per la prima volta aveva portato la fidanzata a pranzo, girava intorno alla tavola per mangiare tutti gli antipasti, mia madre che chiacchierava con la fidanzata di Cal di moda, vestiti, gossip, per metterla a suo agio, ma evidentemente non faceva altro che metterla ancor più in imbarazzo, ed io parlavo con la nonna in cucina. Adoravo parlare con lei. Ho sempre trovato in lei quell'appoggio e quella saggezza che non riuscivo a trovare in mia madre.

"Cosa succede bambina mia?", mi chiese.

"Niente, perché?"

"Ti conosco Piper, c'è qualcosa nel tuo sguardo, qualcosa che mi dice che non sei tranquilla..."

"Sono solo un po' stanca"

"E' successo qualcosa con il tuo fidanzato?"

"Con Larry? Oddio no, non riuscirei mai a litigare con lui...è proprio un ragazzo fantastico..."

"E allora cosa c'è?"

"Niente, è che... è tornata una persona, ed ha il potere di stravolgermi, ogni volta che la vedo..."

La nonna rimase in silenzio per qualche secondo, poi mi disse : "Piper, rimani con le persone che ti fanno trovare un equilibrio, non che te lo fanno perdere" e dopo queste sue parole, invitò tutti a sedersi, perché il primo stava per essere servito. Pensai e ripensai a quelle parole.

Il 27 decisi di tornare nel mio appartamento e dissi a Larry che ci saremo visti lì, perché le altre mie coinquiline non c'erano. Sì, libretto, ci sono finita a letto. Ho insistito io, ho voluto che ci finissimo in quel letto, pensavo che forse quel gesto avrebbe potuto togliermi Alex dalla testa. Ebbene, mi sbagliavo. Non è stato spiacevole, anzi, ma non c'era Alex. Il giorno dopo avevo detto a Larry che sarei tornata a casa e che mi sarebbe venuto a prendere Cal verso le 21, così, dopo una passeggiata, al pomeriggio, lo salutai e lui se ne tornò a casa. Ma Cal non sarebbe venuto, avevo già avvisato a casa che sicuramente non sarei tornata prima dell'inizio dell'anno, perché volevo trascorrere il capodanno con Larry, e mia madre, ovviamente, non se ne offese, dal momento che lei sarebbe andata alla festa più in del paese. Così ora sono qui, a scrivere, sul mio letto. Larry mi ha appena scritto per sapere cosa facciamo a capodanno, se potevamo stare nel mio appartamento e passarlo insieme. Non so cosa voglio fare a Capodanno, non ho voglia di trascorrerlo con lui. Andare a letto con lui. Ma perché l'ho fatto? Perché? Gli ho fatto credere che era cosa sentita, una cosa che veniva dal cuore. Ma non è così. Era solo un "chiodo scaccia chiodo", anche se, il chiodo è rimasto. Alex, è rimasta. E io che pensavo che non facesse più parte della mia vita.

30/12/2015

Scrivere quello che mi succede su un pc, mi è sempre sembrato un voler catalogare i giorni. Mi sarebbe piaciuto tenere un diario, o un qualcosa di simile, in cartaceo, ma non ritroverei più una determinata parola, una determinata situazione, abbastanza in fretta, mentre qui un semplice "Cerca", risponde sempre immediatamente alle mie domande. Fatto sta che non ho più catalogato le mie giornate da una dozzina di giorni a questa parte, ossia da quando ho rivisto Piper. Forse perché la voglia di scrivere di come ho provato a riprendermela, di quando Arizona ed io siamo andate al bar, di come Piper mi abbia raggiunta in bagno e non mi abbia permesso di parlare, di come mi abbia detto che non faccio più parte della sua vita, di come se n'è andata via senza un saluto e lasciando chiudersi la porta dietro di sé, non era poi così tanta. Poi è arrivato Natale e devo dire che è stato il Natale più bello della mia vita. Xavier mi aveva invitato a casa sua e dopo mille volte no, gli avevo risposto "Okay, vengo solo perché tu la smetta di chiedermi di venire a pranzo da te!", così arrivai a casa sua e la sorpresa che mi fece fu grandissima. Aveva chiamato tutta la nostra "famiglia", tutti i miei amici erano lì. Chi era cambiato, chi era rimasto praticamente lo stesso, chi era sposato e con figli e chi aveva deciso di sposare il suo lavoro. Passammo una giornata fantastica a parlare, a ricordare i tempi dell'università, a raccontare quello che era successo in tutto quel tempo. Mi sembrava che non fosse passato neanche un istante da quando li avevo visti l'ultima volta. Ce ne andammo che era già notte. Xavier mi aveva detto che se volevo, potevo tornare a Capodanno, anche se non ci sarebbero stati tutti, ma dissi che Arizona sarebbe tornata. Ma domani non ci sarà nessuna Arizona. Mi aveva chiesto di raggiungerla a Boston, non voleva che passassi il Capodanno da sola, ma le avevo detto che avevo bisogno di stare un po' per conto mio prima di iniziare a lavorare, e che non mi sarebbe dispiaciuto aspettare la mezzanotte davanti ad un film. Ecco, sta per finire l'anno, ed io lo passerò davanti ad un televisore. Mi ero immaginata di passare questo 31 Dicembre con Piper. Ma mi sbagliavo.

Just a girl in a bar || WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora