Capitolo 24

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Da Bangkok a Milano...e ritorno

Dopo due mesi trascorsi nel colorato caos di Bangkok è strano essere di nuovo a Milano. Se la mia città sembra una vecchia ed elegante signora, che cammina fiera con un bastone dal pomello dorato, la capitale tailandese assomiglia alla giovane nipote, moderna, tecnologica. Una palma dai colori accessi, con le foglie rivolte al futuro e le radici ancorate al passato. I lavori di costruzione sono terminati con successo e tra un paio di settimane inizieremo l'inserimento dei piccoli ospiti.

Mentre aspetto Tizy, osservo quello che mi circonda. La stazione di Cadorna spicca su un cielo insolitamente nitido per una giornata dicembre. Gli addobbi natalizi sono bellissimi e illuminano tutto quanto.

Guardo gli eleganti palazzi, i bar...e penso che Milano è proprio bella e non c'è nessun altro posto in cui vorrei vivere.

Un urlo mi distoglie dalla contemplazione. "Annina...che bello vederti...".

Come due pazze corriamo una tra le braccia dell'altra e iniziamo a saltellare in tondo. Quando ci separiamo abbiamo entrambe gli occhi lucidi. Quanto mi è mancata.

Tizy è raggiante. Matteo le ha chiesto di sposarla e hanno già fissato la data. In qualità di testimone...oggi mi tocca l'ingrato compito di accompagnarla a cercare l'abito perfetto. La prospettiva di trascorrere ore per negozi non mi alletta...ma lei questo ed altro. Tizy mi scruta con attenzione.

"Sei bellissima...ma non è che mi nascondi qualcosa?". È tempo di vuotare il sacco con la mia migliore amica.

"Mhh...ecco in realtà c'è una novità abbastanza recente. L'altro giorno, sul volo di ritorno, ho conosciuto uno...e diciamo che...ecco...è scattato un buon feeling. Abbiamo fatto la nostra prima cena all'aeroporto di Dubai...e stasera lo vedo. È italiano...lavora tra Bangkok e l'Italia..."

La mia amica inizia a saltellare di gioia.

"Che bello...come si chiama? Quanti anni ha? Hai una foto? Avete già...???".

"Si chiama Marco, ha 35 anni...se vuoi ti faccio vedere la foto di whatsapp. Tizy...ovvio che no...eravamo in aereo...".

Alcune volte invidio la facilità con cui Tizy parla di argomenti imbarazzanti. Io, a solo pronunciare la parola sesso, divento rossissima e inizio a balbettare.

"Dai non volevo metterti a disagio...ma mi piace l'idea di voi due che, in preda alla passione, vi chiudete nel bagno dell'aereo...inseguiti dalle hostess...". La mia amica guarda troppa Tv. Scoppio a ridere e la abbraccio.

"Allora... ti giuro che sembra la trama di un film. Ero in coda al check-in e lui era davanti a me. Abbiamo iniziato a parlare..."

"E Filippo dov'era?".

"Con la fidanzata...credo che andassero su qualche isola...". Sarei tentata di raccontarle della scenata e del cuoricino, ma lascio perdere. Solidarietà femminile.

"Comunque...abbiamo iniziato a parlare, scoprendo di essere sullo stesso volo. Mi è stato subito simpatico...e poi è proprio carino. Uno e ottanta, capelli ricci, occhiali da nerd...incredibili occhi neri. Ha una società che importa in Italia spezie e prodotti alimentari tailandesi...e vice versa. È super appassionato di informatica..."

Tizy batte le mani. "Amica mia...mi sa che è finalmente arrivato il tuo lui". Al diavolo la scaramanzia. "Siii, è come l'ho sempre immaginato...".

La giornata vola, tra una prova e l'altra, una tappa da California Bakery (io, Tizy è già in modalità dieta-per-il-grande-giorno) e tante chiacchiere. Riusciamo anche a fare un salto da Zara per il mio appuntamento.

Da Milano fino a BangkokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora