Capitolo 3

73 7 0
                                    

Ok. In realtà non sono completamente felice. Mi manca un ragazzo. Terribilmente. Non lo ammetterei con nessuno, ovviamente, ma mi manca tantissimo. Storielle e flirt a parte (si, non sono più vergine, anche se mia sorella non si capacita di come qualcuno sia riuscito a superare quella "foresta" come ama definire lei la mia zona XXX, a causa della mia allergia a cerette ed estetiste...) non ho mai avuto un fidanzato. 

Mi sono innamorata milioni di volte e altrettanti milioni di volte ho preso dei gran due di picche. Troppo amica, troppo intelligente, troppo indipendente...sempre troppo. Ma fondamentalmente mai abbastanza. 

Per carità...ma mia vita è piena (ho pochi amici buoni...che tra poco conoscerete...) ma insomma...volete mettere due braccia che ti avvolgono la sera? O i pomeriggi piovosi a fare maratone di film e cioccolata? O semplicemente il condividere pensieri, gioie e obiettivi con qualcuno? Per non parlare dei viaggi. Non so cosa darei per un viaggio con il mio fidanzato. Andare insieme alla scoperta di luoghi e volti nuovi. Fermarsi a casaccio in un bar e sorseggiare del vino locale, andare a caccia di tessuti nei mercatini. 

Ho un'idea ben precisa di come deve essere il mio lui. Sicuramente un po' nerd, abbastanza allampanato (ma con un bel fisico), gli occhialoni e i capelli scarmigliati e indiscusse abilità di hacker (seppure utilizzate a fin di bene). Mi piacerebbe incontrare un uomo che ami fare snowboard (forse non ve l'ho detto...ma sono fortissima), che ami andare ai concerti e festival di musica elettronica e che condivida con me la passione per l'arte.

 Peccato che a quelli così io non piaccia. O meglio...mi è capitato di uscire con qualche nerd...ma si sono rivelati la versione sfigata del mio ideale. L'ultimo mio date risale ad un paio di mesi fa. Giovanni, amico di amici, apparente start-upper di successo. Come nella migliore delle tradizioni ci siamo conosciuti ad una cena, dove mi era pure stato simpatico. Carino al punto giusto. Insomma...non mi sembrava vero che, dopo la cena, mi avesse aggiunta in Facebook e mi avesse invitato per un'uscita a due in Porta Venezia. 

Peccato che...dopo un aperitivo ( pagato da me) monologo (suo) sulla sua start-up che indica i migliori luoghi della città dove far fare i bisognini ai propri cani (da pazzi vero???), mi ha portato in Stazione Centrale a graffitare dei treni in sosta. Rischiando una denuncia e, non ultimo, di essere fritta da una scossa elettrica. No comment. E questa è solo l'ultima di una lunga serie. 

Ci sono stati gli stronzi, uno schema che si ripete all'infinito: loro perdono la testa per me, ma all'inizio non mi piacciono. Quando, dopo un paio di uscite ni, mi illumino e penso che lo stronzo di turno possa essere l'uomo della mia vita, improvvisamente fanno retromarcia e iniziano ad usarmi come valvola di sfogo per i bisogni più bassi (trombamica) con, orrore, relativi consigli sulla tipa strafiga che hanno conosciuto nel coworking in cui lavorano. 

Finché, grazie a miei consigli, finisce che la tipa strafiga accetta di uscire con loro, si fidanzano, prendono casa a Porta Romana e mentre loro sono all'Ikea a scegliere tappetini per bagno io consumo fiumi di lacrime consolata dalla mia migliore amica. Se non ci fosse Tiziana ( per tutti la Tizy) la mia vita non sarebbe la stessa. 

Da Milano fino a BangkokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora