Siamo tutti a tavola, elettrizzati per la scoperta. Ognuno sta dicendo la propria e le voci si sovrappongono.
"Calma, così non combiniamo nulla", interviene papà.
"Ci serve un piano. Eviterei di coinvolgere la polizia. Almeno non qui. Non mi fido. Per prima cosa...bisogna capire perché hanno preso i bambini...".
"Organi", risponde pronto Filippo. "Mister Wung è stato accusato di traffico di minori per la vendita di organi ai ricchi che non vogliono sottoporsi alle liste di attesa o che, peggio ancora, pur essendo sani...vogliono ringiovanire...".
"Questo spiegherebbe il ruolo di Caterina. Non è un famoso chirurgo?", chiede papà.
"Famosissimo".
Un moto di rabbia mi colpisce. Se la nostra teoria è fondata...chissà che cosa ha fatto durante i periodi di volontariato in Asia.
La nonna si schiarisce la voce. "Devo incontrarli. Spacciarmi per una ricca vecchia malata e sentire che hanno da propormi. Una volta che sarò dentro il loro bunker...farvi entrare sarà un gioco da ragazzi...".
"L'idea è buona ..." interviene mia madre "io la posso accompagnare facendo finta di essere sua figlia. Siamo le uniche due persone che Caterina e il marito non conoscono. Anna e Filippo sono esclusi, il papà e Bea sono troppo conosciuti per passare inosservati. Certo che non possiamo presentarci e suonare alla porta...bisogna creare un contatto. Ci sarà qualcuno che a livello locale gestisce questo giro...".
Tornati a casa accendiamo il Pc. Iniziamo la ricerca e scopriamo l'esistenza di alcuni siti orribili che propongono di "cambiare i tuoi organi...e vivere per sempre..." e atrocità simili.
Dopo due ore di ricerche...Filippo esulta. "Beccati...guardate qui. Parla di un centro all'avanguardia, in una discreta isola tailandese, con un'equipe guidata da un medico di fama internazionale. C'è una mail...e un numero internazionale ...".
Creiamo un account falso per mia madre e inviamo la mail con la richiesta di contatto. La risposta arriva velocissima. Mia madre racconta di essere alla ricerca di due reni per la nonna e di essere disposta a pagare qualsiasi cifra. Si accordano per vedersi la settimana seguente in un luogo da definirsi.
Decidiamo che la cosa migliore è barricarsi in casa per il tempo che manca Non possiamo correre il rischio di incrociare Caterina, il dottore...o qualcuno di loro.
E così trascorriamo le giornate un po' come una normale famiglia in vacanza e un po' preparandoci. Papà ci insegna a sparare e devo dire che me la cavo parecchio bene. Se qualche mese fa mi avessero detto che in futuro avrei imparato a sparare, avrei guidato un SUV non ci avrei creduto. Sono disgustata dal ruolo dei miei capi. Che c'entrassero qualcosa lo avevo capito subito ma speravo in un coinvolgimento più pulito, magari adozioni. Non che li giustificherebbe...ma per come stanno le cose sono due assassini. Continuo anche a pensare ai loro figli. Che ne sarà di loro...dopo? Chi se ne occuperà?
Persa nelle mie elucubrazioni, osservo la luna, mentre onde delicate si rifrangono ai miei piedi. È una serata bellissima. Due braccia mi avvolgono. Filippo mi bacia l'orecchio. Non so che mi sia preso...ma da quando siamo arrivati mi sento in balia di un desiderio perenne nei confronti di questo splendido uomo. Non c'è stata notte (e mattina) in cui non siamo stati colti dalla voglia irrefrenabile. Un po' mi sento in colpa. Ci sono dei bambini che rischiano di essere uccisi da due pazzi spietati e io passo le notti tra le braccia di un adone. D'altronde...abbiamo già fatto tutto il possibile e in tempi rapidissimi. Non resta che aspettare l'appuntamento e pregare che non succeda nulla prima.
Filippo si siede vicino a me.
"Dobbiamo parlare"
"Di cosa?"
"Del fatto che sono giorni che facciamo l'amore. Del fatto che non ne ho mai abbastanza. Ma soprattutto del fatto che mi piaci. Mi piaci da impazzire. Sei bella, intelligente, determinata. Forte. Hai un'opinione su tutto e starti vicino è uno stimolo continuo. Anna...so che cosa pensi di quelli come me, e forse in passato mi sono comportato da stronzo. Con te, per i commenti orribili. E con tutte le altre donne per la poca considerazione. Tu però mi fai battere il cuore. Insomma... non so come dirlo...ma mi piacerebbe che iniziassimo a frequentarci come due persone che...provano a stare insieme...".
Wow. Questa è una dichiarazione. Dentro di me inizia una lotta senza tregua. La vecchia me, con i vestiti neri e le ballerine, dice di scappare, che è impossibile. La nuova me, abbronzata, più bella...non vede l'ora di tuffarsi. Ed è lei ad avere la meglio. Mentre bacio Filippo, vedo la vecchia me che raccoglie le sue cose e se ne va. La ringrazio mentalmente per essermi stata vicina in tutti questi anni e le auguro buon viaggio. Mi scende una lacrima.
"Perché piangi?" mi chiede Filippo.
"Stavo solo salutando una mia amica. Cose da donne...".
Filippo mi fissa con i suoi occhi magnetici.
"Sia ben chiaro una cosa, io sono un maschio alfa e quando torniamo in Italia voglio che diventi casalinga"
"...si certo e che ti aspetti a casa vestita di pelli, cucinando il tuo bottino di caccia...".
"Baciami ancora".
L'ultima cosa che vedo sono le stelle, belle come non avevo mai visto. Poi sono solo sospiri. Gemiti. Io Anna Palindromo sto uscendo con il principe azzurro (con la tartaruga).
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Da Milano fino a Bangkok
AdventureAnna è il prototipo della ragazza alternativa Milanese: indossa Birkenstock, pantaloni etnici e ha una vera avversione per tutto ciò che è moda, design e lusso. D'altronde il suo nome è un palindromo e lei è sempre stata il contrario rispetto alla s...