Tiziana...non potrebbe essere più diversa da me. Lavora in una piccola agenzia di comunicazione, è una perfezionista e gestisce eventi da mille persone con classe e piglio militaresco.
E' una romanticona e, soprattutto, è la persona più ottimista e positiva del mondo. Da circa dieci anni ( ovvero dal primo anno di università) è fidanzata con Matteo, con il quale ha un rapporto idilliaco e un bilocale soppalcato in Corso San Gottardo, che la rispecchia.
Tizy è il trionfo del bon-ton: indossa solo vestitini pastello e ballerine in vernice. Casa sua è completamente arredata in stile provenzale. Eppure...è la persona più adattabile, avventurosa e meno schizzinosa che conosca.
Durante il nostro viaggio in India l'ho vista fare cose che nemmeno il più fervente dei miei amici alternativi avrebbe mai fatto ( sempre in ballerine). Il suo sogno è sposarsi, lavorare part time e allevare almeno 3 bambini. E sono certo che ce la farà.
Matteo ha intenzione di chiederle di sposarla e, con il mio aiuto, sta organizzando una proposta in grande stile. A Parigi, per la mostra di Koons ( una passione che abbiamo in comune). All'inizio Matteo voleva nascondere l'anello in un croissant, ma quando gli ho fatto notare che cosi rischiava A che Tizy morisse soffocata, B che si rompesse un dente...sta valutando un piano B.
Matteo sta finendo la specializzazione in cardiologia al San Raffaele...e sono certa che sarà un medico fantastico. Alcune volte mi perdo a fantasticare quanto sarebbe bello fare delle uscite, dei viaggi a quattro. Esco spesso con loro, anche da sola, e non mi è mai capitato di essere a disagio. Però insomma...essere sempre la terza, sempre quella spaiata...è frustrante.
Cavoli...persa nelle mie riflessioni non mi sono accorta che è già l'una e che domani è lunedì. Anzi...il lunedì di una settimana che si prospetta allucinante. Forse non vi ho detto che sono una PM. Che, per quanto a mio padre piacerebbe, non sta per pubblico ministero ma per project manager.
Sono laureata in economia e lavoro per una ONG che finanza progetti di nutrimento, educazione e scolarizzazione in Asia. Seguo tutta la parte economica, faccio i business plan e cerco di ottimizzare al massimo i fondi allocati per far si che ogni intervento abbia massima efficienza e minimo spreco.
Come potete immaginare, mio padre avrebbe voluto che facessi giurisprudenza e che andassi avanti con l'attività di famiglia. D'altronde, mia sorella Bea è la bella e io l'intelligente. Ma la sola idea di avere a che fare con testamenti, mutui e passaggi...mi da' l'orticaria. Spesso io e mio padre ci scontriamo. Fondamentalmente penso che la maggior parte delle sue attività andrebbero rese gratuite...e la cosa lo fa adirare particolarmente. Sono le uniche occasioni in cui diventa volgare. In realtà ho una vera ammirazione per mio padre.
E' veramente un mago nel suo lavoro. Preciso, onesto. I clienti lo stimano e lo vogliono anche per la sua capacità di trattare tutti come pari. Oltre che mandare avanti i due studi (uno in centro e l'altro in Brianza), ha delle collaborazioni con l'università e scrive libri. Insomma, un vero genio della legge. Credo che, con tutto il rispetto parlando, a livello intellettivo io abbia preso da lui.
Peccato che non capisca che pure io sia brava nel mio lavoro. Che, come lui, in quello che faccio ci metto passione e che, grazie alla mia abilità con i numeri, aiutiamo un sacco di persone in più. Aiuto...sto divagando. Dicevo...domani è lunedì e abbiamo una riunione importantissima. Abbiamo ottenuto l'appalto per gestire un fondo enorme per un maxi progetto in Thailandia: un'attività di scolarizzazione (e ovviamente nutrizione adeguata...) per i bambini delle floating house di Bangokok. Lo scopo è sottrarne il numero maggiore al racket della prostituzione.
E' una causa a cui tengo tantissimo. Ho già in mente un paio di strategie per duplicare il valore effettivo del budget. E....ultimo ma non ultimo...se il progetto va come deve, io e un referente della società finanziatrice, tra un paio di mesi andremo a Bangkok per controllare che effettivamente le cose vengano fatte per bene.
Non vedo l'ora.
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Da Milano fino a Bangkok
AventuraAnna è il prototipo della ragazza alternativa Milanese: indossa Birkenstock, pantaloni etnici e ha una vera avversione per tutto ciò che è moda, design e lusso. D'altronde il suo nome è un palindromo e lei è sempre stata il contrario rispetto alla s...