Capitolo 41

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Papà e la mamma sono seduti su due sedie. Papà è ferito. La nonna è legata al letto. Caterina, accanto a lei, ha in mano una siringa.

Ci guarda con sguardo carico di odio.

"Vi stavo aspettando. Avete fatto un buon lavoro. Pensavate di fregarmi...ma non ci siete riusciti. Ho appena iniettato nel corpo della signora un potente veleno. La ucciderà nel giro di poco tempo. Solo io ho l'antidoto. O riportate qui i bambini...o morirà...".

Istintivamente Filippo prende la pistola. Caterina ride.

"Sparami. Se mi ucciderai...la signora morirà".

In un attimo Filippo e il dottore si avventano su Caterina e Vittorio Maria e li legano a due sedie, minacciandoli con la pistola.

"Caterina...sei spacciata. Dacci l'antidoto. Vi aspetta il carcere. I bambini non sono più sull'isola...e anche se doveste farci fuori tutti...verrete denunciati. Ti stai macchiando solo di un ulteriore crimine".

Io, mamma e papà raggiungiamo la nonna. La abbraccio fortissimo. La mia nonnina. Non permetterò a nessuno di farle del male. La sleghiamo.

La nonna si avvicina a me, mamma e papà.

"Non voglio l'antidoto. Non ce n'è bisogno. Prima di partire ho fatto degli esami e mi hanno diagnosticato un principio di Alzheimer. Ho già 80 anni...ho avuto una vita lunga e felice. Preferisco morire ora, con tutti voi qui, piuttosto che diventare un vegetale...".

"Mamma...ti prego". Papà è pallidissimo.

"Figlio mio, per favore. Mi conosci. Mi ci vedi a dipendere da tutti e da tutto? A mettere un pannolone? Sono una signora. Per favore...datemi una fine dignitosa. Vi chiedo solo di chiamare Bea...".

Come una furia mi avvento su Caterina. "Dammi l'antidoto...o giuro che ti ammazzo...".

"Anna basta". La voce di papà tuona nella stanza. "A loro penseremo dopo. La nonna ha ragione. È sempre stata una grande donna, ha sempre fatto di testa sua. E merita di finire i suoi giorni come vuole. Chiama tua sorella"

Mentre Filippo e il dottore stanno con i prigionieri...ci spostiamo in un'altra stanza.

"La nonna dà ordini con piglio militaresco. Portatemi del buon vino e una sigaretta. E aiutatemi a vestirmi. Mica me ne voglio andare in camicia da notte..."

Mezz'ora dopo siamo tutti nel salotto. Nonna, elegantissima in un lungo abito di seta blu, sta sorseggiando il vino, aspirando con gusto dalla sigaretta. Siamo tutti attorno a lei.

"Ho avuto una vita meravigliosa. Ho amato, ho viaggiato potendo sempre contare su una famiglia stupenda. Vi amo. Vi amo alla follia. Grazie di tutto.

Paola...sei stata una nuora fantastica. Mio figlio è molto fortunato. Siete una bella coppia e mi rende felice che vi amiate ancora come il primo giorno. Alberto...sei stato il figlio che ogni madre vorrebbe. Mi hai dato tante soddisfazioni. Sei ancora giovane. Voglio che ti godi un po' la vita. Viaggia. Divertiti. Hai fatto il tuo dovere. Ora puoi rilassarti. Bea...te lo dico io...diventerai qualcuno. Ogni cosa che fai è un successo. Sei equilibrata...positiva. Continua così...illumina con la tua grazia la vita degli altri. E ti prego...quando avrai dei figli...niente nomi di famiglia".

"Annina...", quando pronuncia il mio nome la voce si incrina.

"Non ho mai fatto mistero che il nostro legame sia speciale. Mi hai regalato alcuni momenti più belli della mia vita. Porterò con me i ricordi delle nostre estati. Sei una creatura meravigliosa. Credi in te. Sii più sicura. Lascia emergere la tua vena creativa. Sei un'artista...e se la seguirai andrai lontano. Amati tesoro mio. Ama ogni cosa che fai. Solo le cose che amiamo profondamente ci danno soddisfazioni. Mi piace pensare che tra qualche anno, tu e Filippo, trascorrete l'estate in campagna. Con i vostri bambini. E nella mia cucina...torneranno a rivivere le nostre ricette..."

Le lacrime mi offuscano la vista. Abbraccio fortissimo la nonna.

La nonna fa un respiro profondo. "Abbracciatemi tutti. Non piangete. Sono felice".

Come un'attrice esperta, spegne la sigaretta, ci avvolge con uno sguardo dolcissimo e chiude gli occhi.

Sento un urlo. Ma è la mia voce. La mia nonnina non c'è più.

Da Milano fino a BangkokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora