Capitolo 53.

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"Come puoi averla lasciata da sola, Harry?" questo è Niall.
Sento un sospiro.
"Ne riparliamo domani. Adesso va' da lei e assicurati che stia bene."

Silenzio.
La porta di casa che si chiude (non troppo forte, è pur sempre l'una di notte) e poi i passi di mio fratello che si fanno sempre più udibili mano a mano che si avvicina al bagno, dove appunto mi trovo io.

Sono accovacciata vicino al water, le gambe stese lungo in pavimento e la schiena poggiata al muro freddo.
Non ho ancora rigettato niente, ma sento che non ci vorrà molto.
La porta si apre e rimango con lo sguardo basso, guardando i pantaloni grigi del pigiama che indossa Niall insieme alle pantofole nere ai piedi.

"Cosa è successo?" domanda.
Il suo tono di voce è basso, nel frattempo si siede accanto a me mettendo una mano sulla mia coscia coperta ancora dal jeans.
Scuoto la testa.
"Lui non mi conosce" riesco a formulare, anche se con un po' di difficoltà.

Inizio a muovere la gamba presa dal nervosismo.
"C'era Jas" continuo.
"Jason. Ti ha baciata?"
"Si. No, non lo ha fatto" mi correggo.
Non ragiono ancora lucidamente.
"Sai. Liam vuole...Soph, si" racconto.
Volto per un attimo il viso verso di lui e la sua espressione è confusa.
"Non me. Non sono nessuno" concludo.
Non ho più niente da dire.
Sento una lacrima calda bagnarmi la guancia destra.
La lascio scorrere fin quando Niall non me la asciuga con il suo palmo della mano.

"Non piangere, Emi."
"Si che lo faccio! Non sai come mi sento" mi allontano da lui cercando di alzarmi, ma un conato di vomito mi blocca.
Mi avvicino ancora di più al water, Niall mi prende i capelli in un pugno di mano strusciando poi l'altra mano libera sulla mia schiena, dandomi conforto.

+ + +

Questa mattina sono rimasta a casa da scuola, non ne avevo per niente voglia di andarci.
Inoltre mi fa ancora male la testa, ho lo stomaco in subbuglio e come se non bastasse, tutta la notte l'ho passata al bagno.

Niall verso le due e mezza se ne è andato a letto. È già tanto se ha resistito fino a quell'ora.
Mi volto dall'altra parte del letto cercando di chiudere occhio, vorrei almeno riposarmi per qualche ora.
Ad un certo punto però, suona il campanello e svogliatamente mi alzo e scendo le scale per andare ad aprire alla porta.

"Uh, Mary. Ciao.." le dico sorpresa.
Lei mi guarda con la bocca leggermente aperta.

Okay, sono consapevole di avere un aspetto di merda, ma magari non darlo così a vedere, penso.
"Buongiorno Emily. Tuo papà mi ha mandato a vedere se stavi bene" inizia.
Mi scosto leggermente per poterla fare entrare e lei si accomoda, togliendo il cappotto lungo marrone attaccandolo all'attaccapanni vicino l'ingresso.

"Sto bene. Mi dispiace che tu sia venuta fin qui per me" ammetto.
A papà gli ho detto di avere solo un leggero mal di testa ed un leggero mal di pancia, niente di che.
Che poi così è, ma c'è anche altro, purtroppo:

Come si cura il mal d'amore?

Sospiro entrando in salotto, lei mi segue a sua volta.
"Sicura?" chiede per avere conferma.
Io annuisco cercando di essere il più convinta possibile.
Mi siedo sul divano e Mary fa lo stesso.
"Uhm. Come va a scuola?" domanda.
Io scrollo le spalle guardando fissa lo schermo spento della tv.
"Bene. Le ho tutte sopra, per ora" le rivolgo un piccolo sguardo.

"Mh mh. Con i ragazzi, eh?" ammicca.
Mi da una piccola botta con il gomito invitandomi a parlare.
E be', adesso che vuole?
Tutta questa confidenza non la do neanche a mia madre! Perché mai dovrei darla a lei?
"Cosa?" temporeggio facendo finta di non aver capito quello che ha detto.
"Non avevi il ragazzo?" chiede delusa.
Annuisco, "esatto. Avevo."

Omegle || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora