Capitolo 5

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"Ciao! Scusa se ci ho messo un po' di più, ma mi hanno telefonato per un lavoro per lunedì..."

"Non devi darmi spiegazioni, Paul! Ognuno ha i suoi impegni!"

Si siede sul divano e gli porto il caffè; lo sorseggia; mi passa una mano sulla coscia e sento un brivido percorrere il mio corpo.

"Che progetti hai per questi due mesi?"

"Sinceramente non lo so; non ho niente da fare quindi credo che mi dedicherò al mio passatempo preferito..."

"Sarebbe?"

"Musica; studierò da autodidatta per migliorare il mio stile e imparare nuove cose."

"E io che speravo ti volessi dedicare ad altro!"

"Ad altro?"

"Beh...magari...", mi si avvicina e mi bacia il collo.

"Veramente a questo non avevo pensato!"

"Allora pensaci! E' un ottimo modo per passare il tempo!"

Riprende a baciarmi il collo e fa scivolare una mano nella mia tuta. Sento le sue dita troppo vicine alla mia intimità; si sta infilando nei miei slip.

"Che stiamo facendo Paul?"

"Perché non vuoi?", ferma le sue dita.

"Cavolo! Si che voglio! Ma ..."

"Cosa? Ti disturba il fatto che sono sposato?"

"Già"

"Non ci pensare! Io e Lise non andiamo più d'accordo come prima da tempo ormai! Non so più quando è stata l'ultima volta che abbiamo parlato senza aggredirci!"

"Non voglio essere la causa della vostra separazione..."

"E non lo sarai! Ora ti prego... Lasciati andare... Ne abbiamo bisogno entrambi!"

Ed è vero. Ho bisogno di lui, ho voglia di lui, e a quanto pare anche lui vuole le mie stesse cose. Lo bacio sulle labbra e le sue dita riprendono a darmi piacere. Gli sbottono la polo azzurra e passo le mie mani sotto, per accarezzargli la pelle; gliela tolgo e il profumo del suo bagnoschiuma mi inebria. Respiro a pieni polmoni e mi lascio trasportare delle emozioni. Mi spoglia anche lui; le sue mani sui miei fianchi; la sua bocca sul mio seno; il suo sesso che si eccita. Non sono pronta, almeno non completamente, ma lui mi prende e mi fa sua. Capisce, sente che non sono abbastanza eccitata e decide di restare immobile dentro di me, mentre con una mano titilla la mia clitoride e mi fa eccitare quanto basta per rendere la frizione del suo sesso tale da potermi portare all'orgasmo. E fu così, su quel divano, che tutte le mie inibizioni scomparvero. Non mi sentivo più una ragazza venticinquenne, ma una donna che aveva già vissuto almeno due vite. Il suo orgasmo sta arrivando, così come il mio. Paul si siede, poggiando i piedi a terra, mentre io mi siedo su di lui; mi tiene tra le sue braccia e affonda il viso nel mio petto. Le sue labbra baciano il mio seno, di nuovo, mentre le sue mani mi prendono i fianchi e mi accompagnano nei movimenti. Poi veniamo; tremo; mi manca il respiro; vorrei gridare per il piacere che sto provando in questo momento, ma non lo faccio. Cerco le sue labbra e le bacio con passione; siamo entrambi sudati e i nostri profumi si sono mescolati.

"Era da tanto che non mi sentivo così Sharon. Hai risvegliato in me sensazioni che non ricordavo nemmeno di essere in grado di provare."

"E tu mi stai facendo impazzire. Non avevo mai provato niente del genere con nessuno prima di te. E' come se conoscessi il mio corpo meglio di me stessa."

"Mi piace guardarti e osservare i tuoi movimenti per capire come e dove baciarti, toccarti, sfiorarti. Ti studio."

"Studiami quanto vuoi!"

Ma ti senti Sharon? Ti stai concedendo, anima e corpo, ad un uomo più grande di te! Dio quanto è bello adesso! Vedo felicità nel suo sguardo. E lo voglio ancora dentro di me!

"Tutto bene? Mi sembri assente!"

"Oh no. Sono qui. Stavo pensando..."

"Ecco cos'era quel rumore allora! Le tue rotelle!"

Perfetto! Mi prende pure in giro adesso!

Gli sorrido. Mi rendo conto che per tutta la durata della nostra chiacchierata siamo rimasti in quella posizione; io seduta sopra di lui; lui dentro di me; nudi; complici; traditori. Ma stiamo davvero bene da soli, io e lui.

Mi alzo e mi infilo gli slip e la maglietta, lui prende i boxer e mi raggiunge sul balcone. Mi accendo una sigaretta.

"Anche tu fumi?"

"Già!"

Mi abbraccia da dietro, posando le sue labbra sulla mia spalla destra e tenendomi stretta a se. Mi sembra di essere in paradiso.

Qualcosa di inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora