"Sharon non so davvero come ringraziarti!", Paul mi raggiunge in cucina, dopo aver lasciato Sam nella stanza degli ospiti a riposare prima di cena.
"Paul non devi farlo. È stato un pomeriggio bellissimo!"
"Indimenticabile direi! Sam non ha fatto altro che parlare dei giocatori per tutto il tempo nella vasca! È stata un'impresa fargli fare il bagno!"
"Ahaha povero! Hai fatto la doccia anche tu?"
"Praticamente! Ma stavo aspettando che Sam si addormentasse per andare a fare la doccia con te...", mi si avvicina come un predatore.
"C'è Sam che dorme qui accanto!"
"E allora? Lo abbiamo già fatto...", mi bacia il collo, "... devo pur sdebitarmi in qualche modo, e questo mi sembra un ottimo modo, o sbaglio?". Continua a baciarmi il collo nel punto sensibile dietro l'orecchio.
Ho le gambe di gelatina e sono eccitata da morire. Non riesco a connettere più e lo lascio fare.
"E' troppo facile farti arrendere a me..."
"Mi mandi in pappa il cervello... lo hai sempre fatto, anche quando non mi baciavi o mi toccavi come stai facendo da qualche giorno..."
"Ah si? Bene...la cosa mi piace da morire e mi lusinga!", dice premendo le labbra sul collo.
"Lo sento cheti piace!", la presenza del suo amico si fa sentire.
"Non ci posso fare niente se è questo l'effetto che mi fa stare accanto a te...", si allontana dal mio collo per risalire sulle labbra.
Il suo sapore è divino; il suo odore mi fa impazzire; le sue mani si insinuano sotto la mia maglietta e risalgono verso il reggiseno...
"Paul..."
"Mh?", non accenna a fermarsi.
"Ti amo da impazzire...", dico con un filo di voce. Si ferma. Alza lo sguardo e i suoi bellissimi occhi mi fissano, innamorati. Un sorriso dolcissimo compare sulle sue labbra.
"Ti amo anch'io!", e torniamo a baciarci.
Indietreggiamo fino alla porta del bagno; cerco a tentoni la maniglia e la apro; con mani trepidanti ci spogliamo a vicenda, lasciando cadere i vestiti alla rinfusa sul pavimento del bagno.
Ci allontaniamo per riprendere fiato; mentre mi strucco per non sembrare un pierrot sotto la doccia, Paul inizia a far scorrere l'acqua per poi tornare, con passo felpato, verso di me. Si posiziona alle mie spalle, la sua erezione che preme sulla mia schiena. Mi cinge i fianchi e mi bacia il collo; guardo il nostro riflesso nello specchio: mai visto niente di più erotico in vita mia! I nostri occhi si incrociano nello specchio; la mano destra di Paul inizia a scendere pericolosamente sotto il mio ombelico; il mio respiro diventa pesante; mi volto a guardarlo negli occhi; le sue labbra si posano dolcemente sulle mie e soffocano i gemiti di piacere che mi provoca, massaggiando delicatamente il punto del mio corpo in cui si sta concentrando tutto il piacere. Riesco ad infilare una mano tra i nostri corpi ed afferro la sua virilità, che si indurisce ulteriormente tra le mie dita. Sento montare l'orgasmo...
"Paul...",sussurro sulle sue labbra.
"Lasciati andare amore...", il movimento delle sue dita aumenta e il primo orgasmo sopraggiunge, facendomi tremare le gambe.
Prontamente Paul mi sostiene col suo corpo e mi bacia.
"Vieni...dobbiamo lavarci...", mi prende per mano ed entriamo in doccia.
L'acqua è alla temperatura perfetta; le mani del mio uomo sono sul mio corpo e mi stanno massaggiando le spalle; mi godo ampiamente le sue attenzioni emi lascio coccolare. Mi giro faccia a faccia con il bellissimo uomo davanti a me; maledettamente sexy e dolorosamente perfetto. Prendo il bagnoschiuma e glielo faccio colare direttamente sul torace.
"Mmm... che intenzioni hai?", mi chiede.
"Secondo te?", avvicino le mani al suo corpo e inizio a spalmare il bagnoschiuma sulla sua pelle.
Sento ogni muscolo del suo corpo irrigidirsi al mio tocco; la sua splendida erezione sempre presente tra noi. Indietreggio fino a toccare le fredde mattonelle con la schiena; lo prendo per la catenina e lo attiro dolcemente a me, leccandogli le labbra; mi prende per i fianchi e strofina la punta del pene tra le mie gambe, facendomi bagnare ancora di più. Mi solleva una gamba e mi schiaccia contro il muro; con un'unica mossa di bacino è dentro di me. Prende anche l'altra gamba e se la porta attorno ai fianchi; mi stringo alle sue spalle con tutta la forza che ho nelle braccia, mentre lui pompa dentro di me, lento e fino in fondo. Le nostre lingue si accarezzano; le labbra si cercano; l'ennesimo orgasmo si fa strada. Lo sento fin dentro il midollo. Scosse elettriche ci percorrono i nervi, i muscoli e perfino le ossa. Non siamo mai stati così vicini come in questo momento, e non stiamo dicendo una sola parola. Sono i nostri gesti e in nostri sguardi silenziosi a parlare. Le nostre anime si sono congiunte insieme ai nostri corpi ed è una sensazione e un'emozione mai provata prima. Il piacere ci travolge contemporaneamente, scuote i nostri corpi e ci lascia piacevolmente esausti l'uno nelle braccia dell'altra.
"Che cosa mi fai... eh?", sussurra Paul sul mio collo.
"La stessa cosa che tu fai a me...", mi guarda con estrema dolcezza e posa un casto bacio sulle mie labbra.
Esce dalla mia intimità e mi insapona i capelli; ci sciacquiamo ed usciamo. Mi passa l'accappatoio, mentre lui si avvolge un asciugamano attorno alla vita. Spontaneamente lo abbraccio, perdendomi tra le sue braccia per qualche secondo; poi, dopo avergli stampato un bacio sulle labbra, vado in camera a vestirmi, lasciandolo in bagno a prepararsi.
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Qualcosa di inaspettato
ChickLitSharon, una ragazza venticinquenne, perde la testa per un uomo 15 anni più grande di lei, Paul, sposato con Lise e con figli. La loro storia d'amore si svolge alla periferia di una splendida New York primaverile.