Quando esce, viene a sedersi con noi.
"Ma non dovresti andare al lavoro?"
"Ho chiamato dicendo che Sammy non sta moltobene e che non vado. Se la caveranno senza di me! Adesso c'èqualcun'altro che ha bisogno del mio aiuto!", mi passa un braccioattorno alle spalle e mi appoggio a lui. Sammy è seduto in braccio ame e tiene le sue mani sulla mia, come se non volesse lasciarmiandare via. C'è una strana atmosfera in questo momento; siamo tuttirilassati, tranquilli, abbracciati sul divano, mentre guardiamo icartoni animati che piacciono a Sam. Pochi minuti dopo il piccolo siaddormenta e lo porto nella camera da letto degli ospiti.
"Dorme come un angioletto, sai?"
"Fa bene riposare un po'. Tu invece? Vuoiriposare un po'?"
"Non credo ci riuscirei, Paul!"
"Vieni qui!", mi fa sedere accanto a lui emi prende tra le braccia, "Chiudi gli occhi e respiraprofondamente. Caccia via dalla mente ogni pensiero negativo econcentrati su qualcosa che ti rende felice...", mi massaggia latesta all'altezza delle tempie. Il suo profumo mi avvolge; il caloredel suo corpo riscalda la mia anima; la dolcezza della sua voce mi fabattere il cuore al ritmo del suo. Lentamente mi rilasso e miabbandono totalmente al suo abbraccio.
"Oh! Brava! Lasciati andare tra le miebraccia piccola! Sono qui per te!"
"Grazie!", mi giro per guardarlo negliocchi e mi ritrovo a pochi centimetri dalle sue labbra.
Lo bacio. Volevo farlo, dovevo farlo... Erainevitabile... E' un uomo fantastico ed è rimasto a casa solo perme.
"Ti amo!", sussurra delicatamente sulle mielabbra.
Respiro il suo profumo a pieni polmoni e a miavolta gli dico "Ti amo!" e questa volta è lui a baciare me. Unbacio poco casto nonostante la presenza del piccolo Sam nella stanzaaccanto. Sento la sua lingua tentare di farsi spazio nella mia bocca;schiudo leggermente le labbra per far penetrare il suo sapore in me efonderlo con il mio. La sua mano destra si insinua sotto la magliettae raggiunge il reggiseno; sento il gancio aprirsi e allentare lastretta attorno al mio torace; mi toglie la t shirt e scopre il mioseno, iniziando a torturare i miei capezzoli. Ormai sono praticamenteseduta cavalcioni su di lui; sento la sua erezione premere dentro ipantaloni e soffrire a causa della compressione esercitata daglistessi. Subito li sbottono e lo libero da quella costrizione, notandoche è ancora più eccitato di quanto sembrasse. Mi prende in braccioe mi porta in camera da letto, facendo attenzione a chiudere la portaal nostro passaggio. Mi stende sul letto; si toglie pantaloni e boxere si sdraia su di me, riprendendo la dolce tortura del mio corpo. Mibacia il collo, il seno, la pancia; con la lingua gioca sull'elasticodei miei slip e mi eccita terribilmente. Con due dita li fa scorrerelungo le mie gambe, aprendosi la visuale sulla mia intimità.Avvicina le sue labbra e inizia a baciarmi; la sua lingua solleticail clitoride e le sue mani giocano col mio seno. Brividi di piacerepercorrono il mio corpo; lo sento eccitarsi e desiderarmi sempre dipiù. E lo stesso succede a me. Ormai non controllo più il miocorpo; lui si è impossessato di tutto e lo usa a suo piacimento.Risale lungo la mia pancia, finendo di nuovo sul mio seno; penetra inme con delicatezza e mi provoca l'ennesimo brivido. Non so quantotempo sia trascorso da quando abbiamo iniziato, so soltanto che nonposso più trattenere niente. Vorrei urlare e gemere di piacere, maso che sveglierei il piccolo nella stanza accanto; eccolo, lo sento,sta arrivando. Devastante. Fa quasi male questo orgasmo, tanto èforte e imponente. Paul viene insieme a me e si abbandona, inerme,sul mio corpo.
"Spero che non ci abbia sentito nessuno!"
"Lo spero anch'io! Soprattutto, spero non ciabbia sentito Sam!"
"Già... Sarebbe alquanto imbarazzante! Anchese vorrei davvero dirgli di noi Sharon."
"Sai che gli voglio bene, e che amo te. Sevuoi dirglielo io non ho alcun problema! Hai visto come ha reagitoquando ha scoperto della nave... Non vorrei ci rimanesse male peravergli tenuto nascosto anche questo!"
"Non credo ci rimarrà male. Forse all'inizionon capirà, ma gli racconterò la verità. E lo farò anche conLise."
"No Paul! A lei no!"
"Perché? Ormai se ne sta andando, ildivorzio è stato firmato, non c'è più niente che mi tiene legato alei a parte Sammy!", scruta il mio viso, "Non ti vedo convintaper niente..."
"In effetti non lo sono... E cosa haiintenzione di dirle?"
"Tutto quanto. Dall'inizio! Così capiràperché mi sono allontanato da lei."
"Il momento della verità è arrivato! Equando vorresti dirglielo?"
"Questa sera! Jason cenerà di nuovo a casanostra e ho promesso che ci sarò anche io."
"Ah! Wow! Mi lasciate da sola allora!"
"Non ti preoccupare! Non lo farò! Non appenaSammy si sarà addormentato, tornerò qui! Non per bissare quello cheè appena successo... E non che non lo voglia, sia chiaro! Ma perchéso che tu hai bisogno di me, lo sento!"
"E non sbagli affatto tesoro mio! Mai comeadesso ho bisogno di te!"
"Ed io ci sarò tutte le volte che vorrai!",mi bacia dolcemente.
Restiamo ancora un po' accoccolati nel letto,poi ci rivestiamo e andiamo in cucina, insieme.
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Qualcosa di inaspettato
ChickLitSharon, una ragazza venticinquenne, perde la testa per un uomo 15 anni più grande di lei, Paul, sposato con Lise e con figli. La loro storia d'amore si svolge alla periferia di una splendida New York primaverile.