Capitolo 29

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La macchina rallenta e si parcheggia nel vialetto; sono arrivati a casa. Entrano nella loro splendida e accogliente dimora e Sam corre in camera a posare lo zaino. Lise e Jason sono in cucina e Paul li raggiunge li.

"Ciao!", saluta lui.

"Ehi Paul! Non siete passati per niente a casa oggi?", gli chiede Lise.

"No. Sharon non è stata molto bene e siamo andati da lei."

"Oh! Mi dispiace! Tutto bene adesso, spero!"

"Si, si! Tutto bene."

"La chiamerò domani per sapere come sta!"

"Tu Jason? Come stai?", cercava di fare la persona civile ed educata.

"Bene, grazie! Tu?"

"Tutto bene."

Arrivò anche il piccolo Sam e si sedettero a tavola. La cena trascorse tranquillamente; Paul e Jason parlarono del lavoro di quest'ultimo e del motivo per cui doveva trasferirsi a Chicago. Lise ritrovò il suo Sammy e lo coccolò un po'. Quando per il piccoletto si fece l'ora di andare a nanna, Paul lo mise a letto e, dopo avergli letto la favola della buona notte, lo lasciò nella sua cameretta. Tornò in cucina, dove Lise e Jason stavano asciugandole stoviglie.

"Avrei bisogno di parlarvi...", esordì Paul.

Si sedettero di nuovo al tavolino e l'uomo iniziò a parlare.

"Innanzitutto vorrei chiedervi scusa per il mio comportamento dell'altra sera, ma ero davvero troppo nervoso e ho reagito d'impulso. E poi vorrei chiedere scusa a te Lise per averti aggredita verbalmente. Sai che non è da me alzare la voce, ma tutto quello che è successo in questi giorni mi ha sopraffatto. Non mi aspettavo di scoprire che hai una relazione con un altro uomo da tre anni e che è partito tutto a causa del mio allontanamento..."

"Non devi scusarti Paul! La colpa è anche mia! Quante volte abbiamo provato a parlare, ma alla fine non facevamo altro che attaccarci? Non era previsto che mi innamorassi di Jason, ma lui c'era quando avevo bisogno di qualcuno con cui parlare! Tu invece no. Avevi il tuo lavoro e il più delle volte eri fuori città. Non capivo se lo facevi apposta per non stare in casa o se volevi solo stare lontano da me. Ho pensato che non mi amassi più, che non mi desiderassi più... Ed ho conosciuto lui. Il resto già lo sai!"

"Sai perché mi sono allontanato? Perché tu non ci sei stata quando io ho avuto bisogno di te! E sai invece chi c'è sempre stata? Mia madre! È stata lei ad aiutarmi quando Sammy era più piccolo e tu stavi fuori anche fino a notte inoltrata per preparare arringhe o esaminare nuovi casi. Non voglio trovare delle scuse, ma è così... Non puoi negarlo!"

"No. Non posso. Hai ragione! Non sono stata molto presente quando Sammy era più piccolo!"

"Non voglio assolutamente incolpare solo te di quanto è successo, anche perché c'è un altro motivo per cui, negli ultimi anni, mi sono allontanato da te. Ho scoperto di essere attratto da un'altra donna, una donna con cui non ho mai condiviso niente se non l'amore per Sam e una complicità innocente. Almeno lo era fino a qualche giorno fa. Sono passati più di tre anni da quando mi sono preso una cotta adolescenziale per lei, ma non ho mai detto niente a nessuno, tanto meno a lei! Quando, poi, dieci giorni fa ci siamo incontrati per caso, ho riscoperto quel sentimento che provavo per lei e che avevo chiuso in un angolo del mio cuore. Sapevo che tra me e lei non ci sarebbe mai potuto essere niente, quindi non ci davo peso più di tanto. Ma quando ho avuto paura di perderla, di non rivederla più, ho capito che non potevo e non volevo nascondere più i miei sentimenti, così ho preso la palla al balzo e quando l'ho vista, ci ho parlato. A quanto pare anche lei ha una cotta per me da anni ormai e la cosa mi ha lusingato parecchio, non te lo nascondo! In tutti questi anni non avevo mai capito cosa lei provasse nei miei confronti, anche perché è stata sempre corretta e professionale tutte le volte che...", fece una pausa.

"Tutte le volte che? Di chi stai parlando Paul? Non sarà!?... oh mio Dio! Stai parlando di Sharon, vero? Ti sei innamorato di lei?"

"Si Lise! Mi sono innamorato di lei.", gli rispose senza indugi.

La donna restò in silenzio a guardare quello che era stato per tanti anni l'uomo con cui aveva condiviso un amore, una casa, una famiglia. Effettivamente era diverso; era tornato ad avere lo sguardo che aveva quando guardava lei i primi anni di fidanzamento; era felice, solare e stranamente rilassato.

"Così, anche lei è innamorata di te... E anche da parecchio!"

"Così mi ha detto lei!"

"E dire che io ci sono stata parecchio a contatto! E mai mi sono accorta di niente!"

"Neanche io, sinceramente, me ne ero accorto! E non volevo crederci quando me lo ha confessato guardandomi negli occhi."

"Quindi adesso, beh, state insieme?"

"Praticamente si! Da una decina di giorni."

"Wow! Immagino che quando abbiamo discusso, tu sia andato da lei..."

"Già... Non so spiegartelo, ma lei mi capisce senza che io apra bocca. Una volta succedeva anche con te, ma ora le cose sono cambiate!"

"Ma cosa ci è successo Paul? Come siamo arrivati a tutto questo?"

"Non lo so Lise, non ne ho idea! So soltanto che ti voglio bene, ma non provo più quel sentimento che mi ha portato a sposarti. Non so cos'è che è cambiato; forse siamo cambiati noi, anzi, lo siamo indubbiamente. Spero solo che le discussioni e i litigi degli ultimi tempi restino solo un vago ricordo e che, per il bene di Sammy, resteremo in buoni rapporti."

"Ci mancherebbe Paul! Non so se sarà possibile né se ne saremo capaci, ma potremo provare a restare amici. Abbiamo condiviso così tante cose in tutti questi anni! Sarebbe da idioti mandare tutto all'aria. Basta aver messo fine al nostro matrimonio perché entrambi innamorati di altre persone; non serve rimanere in cattivi rapporti! Siamo due persone adulte e civili, ce la possiamo fare, che dici?"

"Dico che hai preso tutto troppo bene, per i miei gusti!"

"Beh... Se ci pensi... Sarai stato tu ad allontanarti da me per primo perché io non ero a casa, ma alla fine chi ha tradito l'altro per prima sono stata io. Tu non ti eri mai avvicinato a lei, pur provando un forte sentimento."

"Abbiamo sbagliato entrambi; potevamo parlarne ed invece non lo abbiamo fatto. Ci siamo sempre messi a discutere senza risolvere niente. Quello che più mi importa adesso è ricominciare a vivere. E voglio che sia così anche per te. Lunedì partirai ed io e Sam resteremo qui..."

"Con Sharon..."

"Già! Con lei... Ormai sanno tutti che te ne andrai e che mi hai lasciato per un altro uomo. Vi auguro davvero di ritrovare la felicità che negli ultimi anni non ci siamo goduti noi!"

"Sta tranquillo Paul! Farò di tutto per non farle mai mancare niente!", disse Jason, che era rimasto in silenzio ad ascoltare i due che parlavano. Quando aveva sentito che Paul si era innamorato di Sharon era rimasto a bocca aperta, ma era felice per loro. Soprattutto per Sharon; si ricordò che lei lei disse anni addietro di essersi presa una cotta per un uomo che non l'avrebbe mai e poi mai neanche sfiorata. Facendo due più due, il discorso tornava.

"So che lo farai. Ora scusatemi, ma torno da lei. Ha avuto una giornata piena oggi e vorrei starle accanto."

"Vai tranquillo, Paul! Buona notte! E salutami Sharon!"

"Lo farò! Buona notte anche a voi!", e presa la giacca, uscì di casa per raggiungere la donna che amava.

Qualcosa di inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora