Capitolo 31

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DOMENICA

Il profumo del caffè appena fatto mi solletica le narici. Che sensazione strana svegliarsi con questo aroma! Erano anni che non mi succedeva più!

Ancora stordita dal sonno, non riesco a capire il perché del profumo, poi mi ricordo che c'è Paul in casa e mi viene da sorridere.

"Che fai: ridi da sola?", esordisce entrando in camera con solo i pantaloni addosso.

"E' che stavo pensando ad una cosa..."

"Una cosa divertente?", si siede sul letto.

"Si, molto a dir la verità!", gli sorrido.

"Comunque buongiorno!", mi bacia.

"Buongiorno anche a te!", gli carezzo il viso.

Mi alzo e lo seguo in cucina, dove una meravigliosa colazione mi attende.

"Wow! Mi vuoi far ingrassare?"

"Perché?", ride.

"Come perché? E chi mangia tutta questa roba?"

Sul tavolo ci sono latte, spremuta d'arancia, cereali, pancakes, fette biscottate e marmellata.

"Ci vuole una bella colazione per iniziare la giornata! In particolare oggi!"

"Eh già! Potresti aver ragione, sai?"

"Come potrei?", mi versa del caffè.

"Non ti dirò nulla! Non provare a farmi parlare perché non ci riuscirai!"

"Cavolo! Hai scoperto il mio tentativo di corromperti!", mi fa l'occhiolino.

"Ti conosco meglio di quanto credi!", bevo un sorso di caffè.

La colazione prosegue tranquilla e spensierata; è strano trovarsi di nuovo in questa situazione, ma potrei davvero farci l'abitudine!

Rassettiamo la cucina e ci infiliamo sotto la doccia; per la prima volta non ci saltiamo addosso e le dolci e tenere effusioni che ci scambiamo sotto l'acqua mi fanno sentire sempre più amata e desiderata. Ne usciamo una decina di minuti dopo e ci prepariamo per andare a messa.

Sammy ci raggiungerà con Lise e Jason direttamente lì. Ci saranno tutti. E ci vedranno arrivare insieme. La prima uscita "ufficiale" con lui e sarà proprio in chiesa. Che vergogna! Io che sono credente mi sono impelagata in questa situazione! Però all'amore non si comanda e non era stato premeditato! Vedremo cosa succederà.

"Dimenticato niente?", mi chiede Paul.

"No! E' tutto qui!", e gli mostro lo zaino che avevo preparato mentre lui era in camera a vestirsi.

"Perfetto! Allora possiamo andare?"

"Certo!", ed usciamo.

Il tragitto fino alla chiesa sembra più breve del previsto. Lasciamo la macchina in un parcheggio non molto lontano e ci avviamo a piedi. Arriviamo davanti alla chiesa proprio mentre i miei stanno attraversando la strada.

"Buongiorno Sharon!"

"Buongiorno papà!", gli vado incontro."Come va?"

"Si tira avanti tesoro. Tu?"

"Tutto bene!", non potrebbe andare meglio in effetti.

"Ciao Paul! Abbiamo saputo di Lise... Ci dispiace davvero tanto!"

"Oh! Non vi preoccupate! Sto bene! E' tutto chiarito e sistemato tra noi."

Per fortuna arrivano Lise, Jason e quella polpetta di Sammy a toglierci dall'imbarazzo.

Qualcosa di inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora