"Papà,dopo cena posso guardare i cartoni animati?", chiede Sam mangiucchiando la sua bistecca tagliata a pezzettini piccoli.
"Solo 20 minuti e poi a nanna, ok?"
"Va bene! Tata li guardi con me?", mi chiede con quei suoi occhioni splendidi, uguali a quelli del padre.
"Ok!Lasciamo papà a rassettare la cucina e noi ci spaparanziamo sul divano, che te ne pare?"
"Siiiii!"
"Oh povero me!", ridacchia Paul, scuotendo la testa.
Ci scambiamo uno sguardo dolcissimo e mi fa l'occhiolino. Il mio cuore fa un doppio salto mortale carpiato nella gabbia toracica e atterra perfettamente, facendo un inchino alla platea.
Durante la cena, Sammy non fa altro che parlare della giornata e degli Yankes: credo proprio che non dimenticherà mai quello che ha provato oggi e domani racconterà tutto ai suoi amichetti.
"Tata,cucini davvero bene!", esclama Sam pulendosi la bocca.
"Grazie panzerotto!", scende dalla sedia e mi salta letteralmente in braccio, stampandomi un bacio sulla guancia.
"Grazie a te per la meravigliosa giornata! Ti voglio tanto bene!", e mi stritola in uno dei suoi abbracci a koala.
"Ti voglio bene anch'io!", gli stampo un bacio sulla fronte. "Allora...chi arriva prima al divano sceglie i cartoni da guardare!", e scende di scatto dalle mie gambe e corre a lanciarsi sul divano.
"Ho vinto!", grida saltando sui cuscini, "Tocca a me scegliere!", e prende il telecomando.
Cerca il canale con i cartoni animati e si accoccola sulle mie gambe.
Paul sistema la cucina e lava i piatti, poi ci raggiunge sul divano. Sono passati un po' più dei venti minuti concordati.
"Sammy è ora di andare a letto!"
"Ma papà io voglio guardare la tv ancora un po'..."
"Patato è tardi. Forza! Andiamo a lavarci i denti e a metterci il pigiama.", mi alzo dal divano e gli porgo la mano, che prende al volo e lo porto in bagno. Non avendo il mobiletto come a casa sua, si arrampica su uno sgabello e io mi metto dietro di lui per evitare che cada. Prende spazzolino e dentifricio e inizia a lavarsi i dentini; io faccio altrettanto. Mi ritrovo a sorridere alle sue faccette buffe e incrocio lo sguardo caloroso di Paul nello specchio. Sammy mette lo spazzolino nel bicchiere e, con un salto, scende dallo sgabello.
"Ciao papà!", e sgattaiola nella stanza per mettersi il pigiama.
"Da quanto ci stavi spiando?"
"Non da molto...", mi prende per i fianchi, "E' bellissimo starvi a guardare..."
"Lo sai che lo adoro!"
"E lui adora te!", inizia a baciarmi il collo.
"Tata!!Vieni?"
"Arrivo!Visto? Il dovere mi chiama!"
"Quando hai fatto mi trovi sul divano.", mi da una pacca sul sedere.
Raggiungo Sam, che da bravo ometto si è già infilato sotto le coperte. Gliele sistemo e, dopo avergli stampato un bacio sulla fronte, lo lascio mezzo addormentato. Accosto la porta, senza chiuderla, e raggiungo Paul in salotto.
"Dorme?"
"Quasi.È stata una lunga giornata!", mi accascio sul divano.
Paul si toglie le scarpe e mi fa cenno di avvicinarmi; si stende e io mi sdraio accanto a lui.
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Qualcosa di inaspettato
ChickLitSharon, una ragazza venticinquenne, perde la testa per un uomo 15 anni più grande di lei, Paul, sposato con Lise e con figli. La loro storia d'amore si svolge alla periferia di una splendida New York primaverile.