Le 15.30 arrivano in fretta. Oggi il tempo sembra correre disperatamente. I cartoni animati che piacciono a Sam sono finiti così usciamo in giardino con il pallone da calcio. Iniziamo a tirarcelo da una parte all'altra, quando la macchina di Paul entra nel vialetto.
"Papà!",esclama Sam, che corre verso di lui.
"Campione! Come stai?", gli stampa un bacio sulla guancia e lo tira su.
"Benissimo! Sharon è davvero una brava tata!"
Tata...Fa un certo effetto sentirsi chiamare così, ma lo ha sempre fatto!
"Immagino Sammy! Ciao Sharon!", dice rivolgendosi a me.
"Ciao Paul!", ci salutiamo anche noi con un bacio sulla guancia.
"Vieni a giocare anche tu con noi, papà?"
"Certo! Vado a cambiarmi e arrivo!"
Scompiglia i capelli al piccolo ed entra in casa a cambiarsi; dopo 10 minuti è fuori con noi. Pantaloncini corti e maglietta bianca: uno schianto!
"Allora...Giochiamo?"
"Siiiiiiiiii!!", esclama Sam, e gli tira il pallone.
Giochiamo per quasi un'ora e mezza, poi rientriamo in casa per la merenda. Sammi chiede di preparargli uno dei miei panini speciali e tira fuori dal frigo la bottiglia del latte.
"Ne faresti uno anche a me?", mi chiede Paul, passandomi una mano lungo la schiena.
"Ok. Ma tieni giù le mani!"
"Tata lo vuoi anche tu un bicchiere di latte?"
"Volentieri gnomo!"
Mi fa la linguaccia e mi versa un po' di latte.
"Buono davvero questo panino Sharon..."
"Grazie Paul!"
"Papà posso giocare con i videogiochi?"
"Certo tesoro! Vai pure!"
E se ne va nella sua stanzetta, lasciandomi da sola con Paul.
"Non sapevo avrei trovato te qui con Sam!"
"Lise non ti ha avvisato?"
"No, non l'ha fatto. E' stata una bella sorpresa!"
"Non dirlo a me! Quando ho sentito la sua voce al citofono ho quasi avuto un infarto. Poi mi ha detto della babysitter e che aveva una giornata di fuoco oggi e che aveva bisogno di un aiuto con Sam. E così, eccomi qui!"
"Si è comportato bene?"
"Oh è un angioletto!"
"Si diverte tanto con te, me lo ha detto l'ultima volta che sei stata con lui."
"Mi diverto anche io con lui."
"E mi diverto anche io con te..."
Prova ad avvicinarsi per baciarmi, ma mi scanso appena in tempo.
"Che fai Paul?"
"Non posso?"
"No.",rispondo fermamente.
"Come no? L'altro giorno non la pensavi così!"
"L'altro giorno eravamo da soli, a casa mia. Adesso è diverso."
"Vieni con me!", mi prende per mano, "Sammy, papà e Sharon escono un attimo qui fuori in giardino, ok?"
"Ok papà!"
Ed usciamo. Mi porta sul retro della casa, nel suo nascondiglio.
"Ora siamo soli! E nessuno ci disturberà!"
Non mi da neanche il tempo di rispondere; le sue labbra incontrano le mie e le nostre lingue giocano allegramente nelle nostre bocche.
"Sei un pazzo!"
"Lo so!"
Mi sbottona i jeans e infila una mano tra le mie gambe. Lo voglio, lo desidero, devo averlo, ora! Gli tolgo la maglietta e lui fa altrettanto con me; mi sfila i pantaloni e gli slip e abbassa appena l'elastico dei suoi boxer. Mi fa sedere sul tavolo da lavoro ed entra in me con sicurezza. Passa la lingua sul mio seno, mentre io stringo ancora di più le braccia attorno al suo corpo. Il piacere arriva e ci travolge; non un solo fiato esce dalle nostre bocche; cerca ancora la mia e mi bacia. Ci rivestiamo e torniamo in casa. Pochi istanti dopo squilla il telefono: è Lise.
"Paul come va?"
"Tutto bene, stavo parlando con Sharon."
"E' ancora lì?"
"Sì, vuoi parlarle?"
"No, sono di corsa. Ho l'ultima deposizione e poi torno a casa. Chiedile di fermarsi a cena da noi!"
"Lo farò!"
"Allora a più tardi! Volevo solo controllare che tutto fosse ok."
"Tranquilla! A dopo!", e riattacca. "Mi ha detto di chiederti di fermarti a cena qui."
Oh Signore! Che situazione! Ma proprio a me doveva capitare?
"Non vorrei creare disturbo!"
"Ma finiscila! Nessun disturbo!"
"Beh...Allora resto."
"Hai preferenze sul mangiare?"
"No. Mangio tutto."
"Ok. Vai pure da Sam se ti va, qui ci penso io! Hai fatto tanto oggi!"
Gli sorrido e, dopo avergli dato un bacio sulla guancia, vado a bussare alla porta del piccolo.
STAI LEGGENDO
Qualcosa di inaspettato
ChickLitSharon, una ragazza venticinquenne, perde la testa per un uomo 15 anni più grande di lei, Paul, sposato con Lise e con figli. La loro storia d'amore si svolge alla periferia di una splendida New York primaverile.