_Chapter 55•

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•Alexander.
"Su andiamo!"mi urlò Kimberly davanti al centro commerciale,affiancata da Sidney.
Mi ero come imbambolata in macchina,soprappensiero.

Pensavo a me e Cameron e del fatto che finalmente mi sentivo pronta...
Mi sentivo pronta di compiere il grande passo con lui.
Lo amavo così tanto e non avevo paura di farlo con lui.

"Arrivo!"risposi e corsi verso l'entrata.
"Finalmente-sospirò Kim-in che negozio?"mi chiese.
"Il tema sono i sedici anni il che significa molta pelle nuda-ridacchiai-seguitemi!"le guidai in un negozio davvero alla moda di cui me ne parlavano spesso delle mie pazienti adolescenti.
"Okay,Kimberly questo è per te!"le passai un paio di jeans strettissimi un goccio a vita alta quasi sul bianco,un top croat rosso con una leggera stampa floreale e dei tacchi neri poco alti.
Come avevo scelto per tutte,la riempì di anelli di tutte le taglie e di collane color oro.
"Okay.."mi rispose titubante e andò a provarseli.
"Sidney,questo a te!"le passai un paio di jeans bianchi un pochino strappati,delle Air-Force completamente nere e un top croat nero.
"E se fa freddo la sera?"chiese.
"Ascolta,non avrai caldo con tutto l'alcool che assumerai,al massimo ti metti una giacchetta rossa per staccare un po'."
"Okay vado.."rispose e raggiunse Kimberly nei camerini.

Come mi vesto io?mi chiesi dopo ore che cercai i vestiti per le altre ma non per me.
Cercai in giro ma non c'era nulla che mi "emozionasse".

Alla fine presi un semplice paio di jeans nero molto aderente,dei tacchi laccati rossi e un top color nude.
Sulla schiena oltre all'effetto vedo non vedo correva sulla schiena un tipo di intreccio di nastro nero che mi piaceva da impazzire.
"Ragazzi mi vesto e usciamo tutte e tre insieme!"urlai alle ragazze che stavano per uscire.
"Okay!"urlarono.
"Pronta!"dissi poco dopo ridacchiando.
Uscimmo tutte e tre rivelando una bellissima immagine sullo specchio davanti a noi.
"Oh mio Dio!"dicemmo assieme e scoppiammo a ridere per poi squadrarci allo specchio.
"Allora,Sidney devi metterci quella famosa giacchetta rossa,è troppo monotono così"le consigliai.
"Okay"disse con gli occhi fissi allo specchio.
"E tu Kimberly stai benissimo così!"gli
sorrisi mentre si guardava.
"Ora passiamo a lei,signorina.."lasciò la frase in sospeso.
"Vuole far morire quel povero Cameron"finì Sidney ridacchiando.
"Forse.."dissi percorrendo con gli occhi l'intreccio sul top.
"Bene,siamo qui da ore,è ora si pagare e andare a mangiare..sono le tre del pomeriggio e non abbiamo ancora pranzato"ci ricordò Sidney.
"Hai ragione,ho una fame assurda!"le dammo ragione io e Kimberly.
Pagammo e uscimmo.
"Ragazze!Tornate indietro!"ci fermò Kim.
"Che c'è?"chiesi io curiosa.
"C'è Carter.."continuò lei.
"E allora?Che fa?"chiese Sidney.
"È con una ragazza.."disse dispiaciuta.
Guardammo la ragazza,e poco dopo quel viso mi parse famigliare..
"È la padrona della villa,non preoccuparti"dissi io.
E lei sembrò ritornare a sorridere.
"Andiamo a salutarlo dai!"propose Sidney.
"A salutarli..ci sono tutti,non ditegli come ci vestiremo..sarà una sorpresa"continuai io.
"Okay.."risposero le due.
"Ragazzi!Anche voi qui?"chiese Sidney andando ad abbracciare Cameron,Carter e poi gli altri via discorrendo.
"Eh si,non c'è niente in giro se non qui.."disse Carter che visibilmente non sapeva come trattare Kimberly.
Detti una gomitata a mia cugina e le consigliai di andarlo ad abbracciare,ne aveva bisogno, o meglio,ne avevano bisogno.

•Carter.
Stava per abbracciare me?mi chiesi mentalmente quando  la vidi venirmi incontro,subito allargai le braccia.
"Ehi"la abbracciai.

Ormai i ragazzi intorno a noi non esistevano più,tutte le loro voci erano ovattate..io vedevo solo lei.
"Comprato qualcosa?"chiese.
"Si dai...ma su per giù mi vestirò uguale a  come faccio di solito...io sono sempre rimasto un sedicenne!"scherzai e lei ridacchiò.

Dio quanto volevo riabbracciarla.

"E tu?"chiesi io.
"Sarà una sorpresa!"mi sorrise.

Stavo per svenirgli davanti,quando diceva che ero bello da svenire si sbagliava di grosso.
Era lei quella bella da svenire!

"Kimberly,io vado a casa con Cameron a mangiare qualcosa...ci vediamo domani,alle quattro saremo da te per prepararci"disse Alexander alla cugina.

Mi lanciò un occhiata e mi sorrise.
Quanto potevo amare questa ragazza?!..
Ci voleva lasciare soli..

"Mmmh,okay,Sidney tu dove vai?"
"Lei viene con noi...le devo dare una borsa bellissima che le starà di incanto!"disse lei subito..era brava a mentire,Kimberly infatti non sospettò di nulla.
"Okay,a domani ragazze"le salutò con la mano prima di tornare a me e iniziare a ridere amara.
"Certe volte si scorda che facciamo lo stesso mestiere.."
"Chi?"chiesi confuso.
"Alexander...strano che non le è cresciuto il naso."
"Aaah!"iniziai a ridere io.
"Sai vero che io non mangio da ieri sera?"chiese.
"Mi sta chiedono di uscire?"chiesi io ridacchiando.
"Veramente ho fame,se poi lo vuoi interpretare così va bene,però poi me lo offri tu"mi sorrise.
"Tutto per lei madame."dissi ridacchiando,la stavo per abbracciare ma ricordai della nostra rottura.
Lei sembrò accorgersene,mi sorrise flebilmente e iniziò a camminare verso il ristorante che c'era davanti ai nostri occhi.
"Tu non mangi?"chiese dopo che ci mettemmo a sedere.
"Kimberly,sono le tre io ho già mangiato è stra mangiato.."risposi per poi mettere il silenzioso al cellulare,lei veniva prima di tutto.
"Dai,almeno un dolce per farmi compagnia"mi pregò prima che arrivasse il cameriere a prenderci le ordinazioni.

Ci stava provando spudoratamente.
Se lo picchi davanti a lei è finita Carter...respira.
Me lo ripetevo e intanto guardavo altrove.

"Okay,il tuo ordine arriverà presto dolcezza!"sorrise alla mia ragazza,rimase lì per almeno due secondi.
"Ti ci devo rispedire a calci in culo in cucina?"gli dissi con tutto l'odio possibile al mondo.
Il ragazzo mi fulminò con lo sguardo e se ne andò prima che Kimberly si scusò a posto mio.
La guardai ed era così delusa dal mio comportamento...e parecchio scocciata.
"Kimberly..non volevo,scusa se ti ho messo in imbarazzo ma lui.."
"Fa niente Carter.."mi bloccò sorridendo falsa.
"Scusami,davvero"
"Perché lo hai fatto?"chiese stranamente con aria divertita.
"Scherzi vero?Tu vuoi un dessert?Ma sei già dolce di tuo tesoro.
Un insalata?Ma hai un fisico fantastico"dissi con voce stridula cercando di imitare il cameriere.
"Detto così sembra gay!"disse per poi scoppiare a ridere..

Amo,amo,amo,amo,amo,amo,amo,amo,amo la sua risata pensai.

•Alexander.
I ragazzi andarono ogni uno a casa propria anche Sidney che doveva sistemare un po di cose..
"Fatto compere?"chiese Cameron alle mie spalle.
"Si,lei?"risposi.
"Si..non sono molto soddisfatto ma può andar bene.."mi abbracciò da dietro.
"Che hai preso?"chiese baciandomi una guancia mentre quel altra era piena di pasta.
"Non si dice!"ridacchiai.
"Daiii!"insistette lui forse per la milionesima volta.
"Facciamo così,io ti faccio vedere solo una cosa che metterò e anche tu una."sorrisi.
"Okay,vado a prendere la busta"disse correndo su in camera.
Ne scese poco dopo con una busta enorme tra le mani.
Scelsi di mostrargli il top che mi piaceva molto.
"Ecco questo è il top che indosserò..ti piace?"
"Oh mio Dio,potrei farti davvero male.."sorrise ridacchiando.
"E se io lo volessi?"risposi facendogli l'occhiolino.
Rimase per un attimo zitto e poi mi guardò con aria complice,non gli avevo mai risposto così a quella affermazione,arrossivo sempre.
"La cosa si fa interessante-sentenziò-ma ora tocca a me!"
"Questi sono dei jeans che ho deciso di mettere"
Dissi mostrandogli dei jeans non molto stretti color caco...
Lui e i ragazzi le portavano spesso,già sapevo come si sarebbero vestiti..peccato che loro non ne avevano la ben che minima idea....
Sorrisi avidamente e tornai a parlare con il mio ragazzo immaginando le loro reazioni..le reazioni dei ragazzi e dei amici di quest'ultimi che erano stati invitati a bizzeffe.

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