_Chapter 47•

1.6K 98 5
                                    

•Sidney.

Per ore,giorni,settimane non sentii più il suono della sua voce.
Mi mancava ma sapevo che si sarebbe svegliato,il Sammy che conoscevo io non avrebbe mai mollato.
Sentii bussare alla porta,così mi asciugai le lacrime e mi voltai sorridendo a un Carter davvero distrutto.
I ragazzi cercavano di venire il più possibile.
"Tutto bene?"chiese.
"Si,si,come mai qui?"chiesi andandolo a salutare.
"Ci sono le ragazze giù,va con loro..ci sto io per un po qua."
"Non se ne parla proprio"dissi a denti stretti.
"È da settimane che resti qua,tre ore e poi ritorni tu,okay?Hai bisogno di staccare un po..pensare un po a te."
"Okay."dissi e lui mi sorrise.
Aveva ragione,anche se volevo rimanere lì nel caso lui si svegliasse,dovevo però pendermi i miei spazi.
Dovevo un po' uscire da quel ospedale.
"Ragazze!"dissi una volta finite le scale.
"Non ci credo..hai accettato di lasciare Carter."disse sbalordita Alexander a cui feci la linguaccia.
"Dai monta su,hai bisogno di un bravo parrucchiere"disse Kimberly uscendo dal parcheggio.
"Questa ricrescita!"esclamai davanti allo specchio una volta entrati nel salone.
"Buon pomeriggio ragazze,che dovete fare?"
"Allora-"fui subito interrotta dalle due cugine.
"Deve tagliere un po i capelli"disse Alexander.
"E assolutamente tornare al suo colore naturale!"concluse Kimberly lanciandomi un sguardata della serie taci e acconsenti che è meglio per te.
"Bene,seguimi bellezza"disse la ragazza.
"E un altra cosa Sindney,sappi che sta scendendo l'estetista,ti farà una manicure e le sopracciglia"mi sorrise Kimberly.
"Ma devo andare da qualche parte?!"chiesi ridacchiando..
"Sei una donna,stupida!Ne hai bisogno"disse Alexander.
Una volta finito mi guardai allo specchio e stavo per mettermi a piangere..
Quella magra immagine di me era quella che avevo anni prima,prima di entrare in quel giro,ero una ragazza sana,benestante,pulita...e poi si sa,quanto si ha troppo si cade così in basso..solo per trasgredire a dei genitori che avrebbe voluto solo il bene per la figlia.
Una lacrima mi rigò il viso e le due se ne accorsero venendomi ad abbracciare.
"Grazie ragazze."riuscìi a dire.
"Noi ci saremo sempre.."dissero per far commuovere tutte le adorabili nonnine che erano nel salone.
Uscimmo salutando e mi sentivo un pochino meglio,ripulita.
"Ragazze,mi accompagnate a casa mia dovrei fare alcune cose..?"
"Certo"disse Kimberly alla guida.

Una volta entrata presi tutti gli alcolici,il tabacco,i filtri,le cartine e le buttai in un sacco.
Presi tutti i vestiti,che scoprii in quel momento,orrendi e li buttai in un altro sacco.
Aprii tutte le finestre e feci entrare del aria fresca.
Staccai tutte le tende che odoravano di fumo ed alcool e le buttai in un altro sacco.

"Avvisa Carter che arriviamo più tardi"disse Kimberly a Alexander capendo il mio intento.
"Ascolta Sidney che taglie porti?Visto che stai per buttare via tutto faccio un salto in negozio e ti prendo qualcosa da metterti dopo la doccia che ti farai quando hai finito qui.."
"Okay,allora xs di pantaloni,maglietta e mutande,una terza di seno."
"Okay,bene così almeno faccio qualcosa di utile pure io."sorrise e se ne andò.
"Io carico i sacchi in macchina tua?"chiese Kimberly dopo che ne riempimmo una decina.
"Certo...non voglio più questa merda intorno ai piedi"dissi convinta e lei mi venne ad abbracciare.
"Stai facendo la cosa giusta,sono così fiera di te"disse posandomi una mano sulla spalla e io sorrisi.
"Grazie Kim"sorrisi e arrivò Alexander con un sacchetto pieno di roba.
"Un cambio solo eh!?"chiesi ridendo.
"Su,su,Carter se non mangia ci uccide"disse ridendo.
"Grazie Alex"
"Di nulla"sentii dire prima di chiudere la porta del bagno.
Uscii di fretta e furia e misi le cose che mi comprò Alexander.
Aveva speso una fortuna per tutta quella roba.
Mi aveva comprato del intimo bellissimo,una camicetta davvero carina,due o tre magliette,un jeans bianco ed altri neri e blu.
Presi il jeans nero,la camicetta bianca e nera e le infilai.
Sciolsi i capelli,legati per non farli bagnare,e le pettinai appuntando la simpatica frangetta con una molettina.
"Cosa avete fatto?"chiesi entrando in camera mia e trovandola perfettamente sistemata.
"Abbiamo rifatto il letto,pulito un po' in giro e sistemato?!"disse ridacchiando Kimberly.
"E Alexander dove è?"dissi infilandomi della vans.
"Sta sistemando un po la cucina e il salotto"
"Cosa?Voi siete delle malate"dissi ridacchiando.
"Forse,ora andiamo."disse trascinandomi fuori subito dopo che presi un qualcosa di comodo da mettere per dormire in ospedale.

The GamE•|| #Wattys2016 CameronDallas/CarterReynolds Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora