_Chapter 46•

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VI CONSIGLIO VIVAMENTE DI;APRIRE LA PLAYLIST,METTERE IN PLAY RUNNING LOW DI SHAWN SUI PUNTI PIÙ SAD(non tanto per il testo..ma per la musicalità della canzone)E LEGGERE QUESTO CAPITOLO🔥

-So much love,G✍🏻

•Sidney
*pochi minuti prima*

Stavamo andando a casa Reynolds ma Skate tutto d'un tratto svoltò per casa mia ancora.

Dovevo avvisare Cameron ma non potevo,gli avevo detto di essere arrivata a casa Reynolds ma non ci ero completamente arrivata.

Chiesi mille volte cosa stesse facendo ma nessuno mi diede risposta,sembrano sapere tutti cosa stesse facendo tranne Sammy che mi guardava con aria interrogativa.
Forse per la prima volta dallo specchietto vidi gli occhi di Skate.
Non quelli rossi per la marijuana,i suoi veri occhi,così furbi e vivi.
Ci fecero scendere e ci trascinarono in casa.
Gli altri portarono Sammy in salotto e invece io fui portata da Skate in cucina,solo io e lui.

Stavo tremando ma non dovevo farglielo vedere.

"Che vuoi Skate?"chiesi con il mio solito e svogliato tono.
"Cosa non voglio Sidney.."ridacchiò accendendosi una canna.
"Sarebbe?"chiesi.
"Sbirri,guai e tu tra i piedi."sorrise falsamente dopo aver preso un tiro.
"Ah,ah,ah divertente sbirri?"dissi io con tono convinto mentre dentro stavo per svenire dalla paura,mi avevano scoperto.
"Di che cosa parlavi con il tuo adorato Carter?"chiese guardandomi nei occhi avvicinandosi.
"Carter?Tu stai male!È da quando se ne è andato che non lo vedo più"mentii allontanandomi da lui.
"Ah davvero?E al bar qualche giorno fa?C'era anche Cameron se non ricordo male,e tu te ne sei andata con il cappuccio in testa mia cara"

Rimasi sbalordita,non sapevo più che dire.

Lui mi si avvicinava sempre di più pronto a togliermi dal mondo.
"Brutto pezzo di merda cosa vuoi fare con una donna?!"urlò Sammy fermando il suo gesto mettendosi davanti a me.

Sarei scoppiata a piangere se avrei potuto ma dovevo rimanere calma.

Chiamai subito la polizia mentre Skate si prendeva a parole con Sammy,sarebbero arrivati.

Rialzai gli occhi e vidi del sangue scorrere sul viso angelico di Sammy.

Persi un attimo la ragione e iniziai a lanciare di tutto contro Skate e il resto dei ragazzi.
Continuarono a picchiare Sammy che per metà era pure fatto.
Cadde a terra e non rispose più,fecero in tempo a tirare uno schiaffo pure a me per poi andarsene sentendo la polizia.
"Gli sbirri?Sei proprio una puttana!"commentò lui prima di andarsene.
"E tu sei proprio un senza palle a picchiare una donna!"risposi io.

•Cameron.
"Cosa è successo?"chiese Alexander mentre io ero in balia delle emozioni.
"L'han-hanno scoperta"balbettai cercando di non scoppiare a piangere dal nervoso.
"Dammi qui il cellulare.."disse Carter e io così feci.

Non so descrivere le emozioni che provai in quel momento,ma erano così forti e contrapposte che non sapevo che fare.

"Dai Cameron su andiamo!"mi scosse Carter.
Mentre io pensavo loro si era preparati e mi avevano trascinato in macchina.
Non sapevo dove stavamo andando.
"Okay Cameron,stiamo andando a prendere Sammy e Sidney a casa di quest'ultima.."mi ripetè Kimberly che aveva gli occhi lucidi.
Annuì con la testa provando a riprendere il controllo del mio corpo e della mia mente.
"Oh cazzo!"esclamò Carter vedendo le condizioni della casa solo da fuori.
Scendemmo tutti e quattro di fretta lasciando pure i sportelli aperti della macchina di Carter.
"Ragazzi aiutatemi!"disse Sidney con in grembo la testa di Sammy,era come se dormisse,forse svenuto o peggio,in coma.
"Ragazze andate in macchina ci pensiamo noi a lui."dissi mandando via Alexander che piangeva silenziosamente.
Prendemmo Sammy in braccio e lo caricammo davanti.
In macchina ci adeguammo un po alla meglio:Carter guidava,Sammy accanto a lui,Alexander dietro in braccio a me e le due ragazze affianco a me sedute.
Avvertii i ragazzi per via messaggio una volta dentro al ospedale nella attesa delle risposte dei medici.
Sarebbero dovuti arrivare i genitori di Sammy..decidemmo di non chiamarli finché non si sapeva se era grave eccetera.
Stavano ad ore di aereo da lì.
Alexander stava davanti alla finestra anche se faceva freddo,voleva respirare aria fresca per non cadere in apnea.
La abbracciai.
"Ehi,andrà tutto bene.."cercai di rassicurarla.
"Non dire più questa frase,l'hai detta anche poche ore fa e guarda dove siamo.."disse sul orlo di una crisi di nervi.
"È un tipo tosto il nostro Sammy"dissi.
"Già.."disse lei stringendo l'abbraccio,per poi girarsi a guardare fuori.
Carter e Kimberly erano da Sidney che era in lacrime.
"Aspettami qui"dissi a Alexander baciandole la guancia.
"Certo.."disse lei con lo sguardo fisso,perso alla finestra aperta.
Andai subito ad abbracciare lateralmente Sidney che subito poggiò la testa sulla mia spalla,ormai esausta,di tutto e di tutti.

Così piccola e giovane e così grande e vissuta.

"I ragazzi dove sono?"chiese.
"Arrivano,Matthew arriva"gli sorrisi sapendo della sua grande amicizia con Matt.
"Grazie ragazzi!"disse abbracciandoci tutti.

Passò un ora.

Due ore.

Tre ore.

"Eccoci!"arrivarono i ragazzi mentre noi ci stavamo per addormentare sulle sedie della sala di aspetto,Sidney ormai dormiva da due ore.
"Spiegatemi che cosa è successo"
"Non sappiamo ancora nulla di sicuro..hanno scoperto il piano ed hanno provato a picchiare Sidney ma lui non gli e l'ha permesso."disse Carter bevendo del caffè per svegliarsi con affianco Kim che sbadigliava.
"Dove è lui?"chiese Tay.
"Dentro,è da ore che aspettiamo gli esiti."sbuffai mentre Matt andò ad abbracciare Sidney che subito al suo tocco si svegliò.
"Ragazzi!"esclamò alla vista di quest'ultimi.
Si abbracciarono tutti.
"Allora come è successo?"chiesero dopo aver ritrovato la quiete.
"Eravamo a casa mia-"
"Sidney Maxwell è la ragazza di Samuel Wilkinson?"la interruppe il medico preoccupato.
"Si è lei"risposi io visto che lei non connetteva più alla vista del viso preoccupato del dottore.
"Mi dovrebbe seguire.."
"Certo.."disse ed entrò dentro per poi uscirne distrutta...
"Allora?Come sta?Si riprenderà?"la riempii di domande Nash che arrivò con Cassandra.
"Lui..lui..è in coma,forse si riprenderà forse no.."disse con lo sguardo fisso al pavimento.

Calò il silenzio lasciando spazio a dei pianti soffocati,di una sofferenza così grande da non poter esprimere.

Rimanemmo così per almeno altri trenta minuti nei quali anche Kimberly che non aveva ancora pianto scoppiò in lacrime tra le braccia di Carter che era peggio di una fontana come tutti.
In quel momento avevo Alexander abbracciata quando arrivarono pure Chloè e Shawn.
Capirono tutto vedendo le nostre condizioni.
Sidney avrebbe passato la notte in ospedale mentre avevo invitato tutti da me a dormire.
"In che stanza posso trovare il paziente Wilkinson?"chiesi alla receptionist,seguii le sue indicazioni ed entrai per salutare sia lui che Sidney.
"Ehi,campione!"dissi asciugandomi le lacrime una volta dentro.
Gli andai a stringere la mano.
"Minimo mi stai sentendo e ti dirai:Oh,ma senti che coglione che è questo,piange come un bambino a venti anni passati..-risi amaro parlandogli liberamente come se non ci fosse Sidney ad ascoltarmi-So che mi senti e vorrei darti la buonanotte e ricordarti che mi devi almeno dieci anni di vita una volta che ti riprendi,perché tu lo farai,perché tu sei tosto e perché ne devi prendere da tutto il gruppo per le cazzate che hai fatto."detto questo gli lasciai la mano,salutai Sidney.

Appena fuori dalla porta mi accasciai a terra,messa la testa tra le mani iniziai a piangere come un bambino..avevo paura davvero per lui.
Quei ragazzi erano come dei fratelli per me.
Dei pezzi di cuore.

The GamE•|| #Wattys2016 CameronDallas/CarterReynolds Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora