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<ero a Maylooth per il college>

<si è laureato un anno in anticipo, la seconda laurea>
aggiunse Dora, sorridendo al figlio con orgoglio.

<congratulazioni.
Da quando sei tornato a casa hai notato alcun cambiamento in James ?
Dei comportamenti diversi dal solito , era più agitato o nervoso, depresso...>

Tomas scosse la testa con decisione, stringendo la sorellina ancora più forte, odiava parlare del passato e non ricordava nulla di importante.
Il padre era sempre lo stesso, le sue giornate scandite quasi al secondo.

<assolutamente no>

<aveva degli amici, conoscenti fidati a cui può aver confessato le sue paure ?>

<perchè pensa che mio padre avesse paura, chi lo ha ucciso lo minacciava ?>

Victoria si sentì abbastanza sicura da rispondere, e ammettere per la prima volta il suo punto di vista a proposito di quella faccenda, informazioni di cui non aveva ancora discusso con Alec.

<penso propio di si, è difficile che uno sconosciuto possa aver agito così , la modalità con cui ha disposto il corpo è troppo peculiare.
L'omicida si è impegnato per rendere la morte di tuo padre la più vicina possibile alle sue fantasie>

Evitò accuratamente lo sguardo di Alec, sapeva che non sarebbe stato felice della sua presa di posizione, l'aveva già avvisata sui suoi sospetti e sicuramente si sarebbe aspettato ben altro da lei.
Poco male.
Sarebbe stata un'occasione perfetta per ribellarsi a quell'autorità che aveva assunto e per ammorbidire il suo comportamento.

In più sarebbe stato interessante osservare la reazione di Tomas.

<ma per quale motivo avrebbe dovuto farlo? E comunque l'unica compagnia di mio padre era dio, incontrava quelli del paese solo la domenica per andare in chiesa e martedì per vendere le carcasse degli animali al macellaio. Che io sappia eravamo noi l'unica presenza fissa nella sua vita>

Tomas nascose il volto tra le mani, si strinse con forza i lineamenti, cercando di trattenere la calma, aveva voglia di dormire, dormire per giorni, per scordarsi il volto livido del padre, gli occhi fuori dalle orbite, la lingua che gli penzolava dalla bocca e un rivolo di sangue scarlatto che gli usciva dal naso, cadendo in grosse gocce sul pavimento di pietra.

<sei stato tu a trovarlo giusto?>

<si>
ammise Tomas,sforzandosi di non piangere, doveva essere forte , per le sorelle e per sua madre.

<hai notato qualcosa di strano?>

<cosa intende?>
Rispose stizzito.

<beh, magari uno odore particolare , un rumore non provocato dai bovini, qualsiasi cosa,cerca di ricordare , è importante>

Tomas ebbe l'impulso di ridere tanto l'esperienza gli pareva surreale.

<l'unico odore particolare era quello del cadavere di mio padre>
Lo disse schiettamente, senza pensarci troppo, se ne pentì incrociando lo sguardo di Sister, lui e la madre avevano cercato di nascondere il più possibile I particolare della morte di James alle bambine per evitare loro ulteriori traumi.

<Tom >
Lo redarguì Dora, portandosi una mano alle labbra.
Diede un bacio in fronte a Sister e le ordinò di salire in camera.
La ragazzina scosse la testa, voleva sapere, era grande ormai, nell'ultimo mese era maturata contro la sua volontà.

<so che è difficile per te parlarne, che rievoca il più terribile ricordo della tua vita ma, c'era una sedia vicino al corpo di tuo padre?
Quando i miei colleghi sono arrivati ne hanno trovata una dalla parte opposta della stalla, è fuori discussione che l'abbia riposta tuo padre come puoi intuire>

Tomas alzò lo sguardo al cielo, quella domanda gli era già stata fatta da due agenti diversi.
<no, come ho spiegato, non ho toccato nulla, sono andato dritto in bagno a vomitare la mia colazione>

Alec la seguì con lo sguardo, probabilmente Rian si era dimenticato di aggiungere questo particolare nel fascicolo, la risposta negativa di Tomas.

Oppure Victoria voleva accertarsi che Tomas non cambiasse versione, voleva prenderlo in fallo, portarlo a tradirsi con le sue stesse parole.

Sister si agitava tra le braccia della madre.
<io so qualcosa>
Disse, torcendosi ancora la treccia , un tic nervoso le faceva arricciare il naso ripetutamente .
Si allontanò da Dora, quasi avesse paura del suo giudizio.
Avrebbe dovuto parlarne prima, si rendeva conto solo ora che quel particolare avrebbe potuto essere importante.

<a cosa ti riferisci piccola?>
Sussurrò Victoria , girandosi verso di lei.

<papà non mi portava più nelle montagne , a cercare le lepri, prima ci andavamo ogni giorno, subito dopo pranzo.
Ma ad un certo punto, dopo l'estate ,mi ha detto che non dovevamo farlo più.
Ma poi lui ci è tornato da solo e io mi sono arrabbiata con lui e non gli ho parlato più finchè... è morto>
La ragazzina iniziò a piangere copiosamente.

<è colpa mia, ora è in cielo e non può sentire le mie scuse, non l'ho salutato>

Victoria la abbracciò, le venne istintivo , sentì il suo corpicino abbandonarsi , sollevandosi e riabbassandosi, scosso da un dolore che nessuna bambina dovrebbe mai provare.

<sono sicura che non sia in collera con te , tu gli vuoi tanto bene e lui lo sapeva, se ti ha negato quelle escursioni sarà stato solo per proteggerti.
Una bravo papà sarebbe fiero di quello che mi hai raccontato oggi, sei davvero una ragazza in gamba>

Sister sciolse l'abbraccio e ritornò da sua madre, dall'altra parte del tavolo.
<posso fare vedere una cosa alla signorina?>
<mi puoi chiamare Victoria cara>

La bambina le sorrise in rimando.
Dora annuì. Confusa.

Qualche minuto dopo Sister stava aprendo la sua personale mappa di Darkle sul tavolo, la usava per le escursioni del lunedì

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Qualche minuto dopo Sister stava aprendo la sua personale mappa di Darkle sul tavolo, la usava per le escursioni del lunedì.
Indicò un punto preciso con l'indice.
Si trattava di un luogo a qualche migliaio di distanza dalla sua casa.

<sono le colline rocciose, mio padre ci passava molto tempo, per la caccia, da casa nostra parte un sentiero percorribile a piedi, ci vogliono delle ore ma è tranquillo e solitario, un bel posto.
Oppure ci si può arrivare in auto, proseguendo sempre a nord>
Spiegò Tomas, con lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi assunserò un blu più profondo , il taglio sul labbro ricomiciò a sanguinare.

<Qui c'è un albero tra le rocce, io e papà ci attaccavamo gli zaini per riposarci e non farli sporcare. L'ultimo giorno l'ho visto così...>
Mimò un espressione di sconcerto, con le labbra aperte che formavano una o gli occhi spalancati.

<E ha detto che dovevamo andarcene immediatamente>
Alzò le piccole spalle.

Victoria sentì un brivido correrle lungo la schiena.
La pioggia fuori batteva sul tetto, scendeva silenziosa lungo le tegole, imperlava di gocce la grande finestra che dava sul prato.

<perchè ha fatto così tuo papa , cosa aveva visto?>

<non lo so , non me l'ha voluto dire, forse una grande lepre>
———

Scusate per l'attesa , spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Domani spero che avrò il tempo per postarne un altro♥️

Avete delle ipotesi su quello che è accaduto a James Murphy?
Vi avviso la storia è molto più complessa di come sembra... :)

THE REVENGEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora