⊱ 24 ⊰

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<ti è sembrato che fingesse, che non fosse veramente costernato ?>

Rian aggrottò le sopracciglia scure, un lampo di luce gli attraversò lo sguardo.
<perchè me lo chiedi, è quello che pensa Alec?
Lascialo stare, non dico che si inventerebbe cose sul suo conto per poterlo arrestare ma se si fissa con una persona può arrivare a braccarla.

È toppo determinato, a volte perde di vista le altre possibiltà.
È come se nella sua mente vedesse solo il bene ed il male , con nessuna sfumatura di mezzo. E Tomas è il male.
Comunque il secondo campo è il lavoro giusto?>

Arrivati ad un bivio Rian scese con sicurezza  delle scale ,facendole segno una volta che la sentì alle sue spalle.
Erano arrivati alla piazza centrale, dalla parte opposta però , erano passati da una scorciatoia che percorreva la parte posteriore della chiesa.

Rian stava indicando un piccolo luogo illuminato , ad un centinaio di metri di distanza.
Vic assottigliò lo sguardo per leggere l'insegna.

<esattamente, a quanto pare James Murphy si dedicava al suo impiego con lo stesso impegno di Alec, forse anche maggiore>

<beh, se vuoi parlare con gli aiutanti di Murphy quello è il posto migliore in cui cercarli.
La taverna del paese.
Non ti far ingannare dalla prospettiva, è un bel posticino e si mangia bene.
Se non fosse per l'aria che si respira lì dentro mi tratterrei lì ogni sera>

<tu odi questo posto vero?>
Chiese Vic a bruciapelo.

Rian rise , rivelando due piccole fossette sulle guance, appena visibili sotto uno strato sottile di barba scura.

<imparerai ad odiarlo pure tu, sarà un grande sollievo ritornare a Dublino>
<probabilmente hai ragione>

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L'odore di rosmarino li accolse prima ancora che mettessero piede dentro la taverna, insieme al vociare confuso di diverse persone.
Un novità rispetto all'assoluto silenzio e al riserbo che Vic aveva vissuto a Darkle prima di quel giorno.
Entrarono cercando di non farsi notare , i clienti erano concentrati sui piatti e sulle loro discussioni .
Sembrava che l'animosità di quelle persone potesse essere vissuta solo in segreto, lì lontano dalla presenza costante dell' abbazia.

La sala contava una ventina di tavoli , quasi tutti pieni, le pareti formate da uno strato di pietra massiccio da cui spuntavano fuori dei fiori secchi, una blanda decorazione.
I tavoli e le sedie tutte rigorosamente in legno , di buona qualità , ma scorticati in più parti.
Tra i tavoli si aggirava una ragazza con un grosso vassoio , lo sguardo fisso sulle pietanze mentre le distribuiva.
Victoria non l'aveva mai vista, aveva il naso aquilino, le labbra rosa e sottili , i capelli raccolti in una cuffia bianca.
La lunga gonna ocra rattoppata in più punti con toppe provvisorie di un verde scuro.

<quella giornata, subito dopo aver fatto delle foto al corpo mi sono occupato di alcune testimonianze.
Due uomini erano lì già dalla mattina, avrebbero dovuto controllare la carne di Murphy e portarla al loro capo.
Capo e padre insieme>

Rian bisbigliava per non farsi sentire da orecchie indiscrete, Vic teneva un sorriso forzato in volto e nel frattempo scrutava l'interno.

Lui indicò uno dei tavoli presenti nella grande sala, contava quattro posti ma solo due di questi erano occupati , da due ampie spalle ricurve che si muovevano a tratti.
Vic non riusciva ad osservare i loro volti.

<sono i fratelli Walsh.
Non ti far spaventare dalla loro apparenza, sono innocui, non brillano di acume ma se anche fosse non sarebbe certamente un vantaggio per il loro lavoro.
Controllavano attentamente ogni capo di bestiame che usciva dall'allegra fattoria dei Murphy.
Ti può interessare una conversazione con loro?>

<più di ogni altra cosa al mondo in questo momento>
Ripose lei.
Sentiva già l'eccitazione della caccia tornare a scorrerle nelle vene.

Si avvicinarono di soppiatto e uno dei due alzò lo sguardo non appena l'ombra di Rian si palesò scura sul tavolo.
Lo salutò con un cenno.

<ciao ragazzi, come va?>
Iniziò Rian.

Il primo alzò le spalle.
<ci sono novità per il povero James?
Questa mattina abbiamo parlato con suo figlio, vuole venderci tutti i bovini.
Non sa che farsene,un vero peccato per quella famiglia.
Anche se suppongo che non manchi loro denaro>

<no, infatti. È sicuramente la decisione migliore>
Commentò distrattamente Rian.
Non poteva fregargliene di meno della fine che avrebbero fatto quelle dannate mucche.

<Vi volevo presentare la mia collega, l'agente Victoria Reed, viene da Dublino, vorrebbe farvi giusto due domande>

Victoria gli annuì, cercando di tenere a freno una crescente agitazione.
Per quanto Rian l'avesse rassicurata , la mole di quei due  fratelli era considerevole.
Se avessero voluto sarebbe bastato loro un dito per farla fuori.

——

Domani nuovo capitolo ♥️

La faccenda si sta complicando come potete vedere, continuano ad emergere nuovi personaggi.
Chissà che ruolo avranno in futuro...

THE REVENGEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora