⊱ 35 ⊰

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Tomas non si aspettava un racconto del genere, non in quel momento.
Forse aveva ragione a pensare che non tutti i poliziotti a Darkle volessero vederlo sulla forca.

Victoria si fidava abbastanza di lui da confidargli una parte fondamentale del suo passato, una parte privata e dolorosa.

<io penso proprio di si, tu ti batti per la giustizia, è uno scopo nobile da dare alla propria vita, rispetto a ciò che ho fatto io della mia...>
Sussurrò, continuava a tenere lo sguardo basso, fisso sui lacci consunti delle sue sneakers.

Aveva una voglia incredibile di liberarsi, di confessarle i fantasmi del suo passato, anche se questo lo avrebbe messo in una cattiva luce.
La desiderava, dal primo momento , non voleva che scappasse, ma allo stesso tempo che senso avrebbe avuto stringere qualcuno a sè con l'inganno.
No, voleva che Victoria lo conoscesse davvero. Lui non era una cattiva persona, anche se chiunque a Darkle pensava il contrario.

<mio padre si aspettava più supporto da me, voleva che io diventassi la nuova testa della sua impresa, che mi dedicassi al campo e a quegli stupidi animali.
Così come avevano fatto tutti gli uomini della mia famiglia per generazioni.
Ma io...non volevo questa vita.
Ho scelto di studiare, per me stesso, senza tenere conto dei suoi desideri.

Io lo odiavo, ma mi manca.
Ho già perso troppo nella mia vita. Una parte di me in questi anni ha pensato che se lui fosse morto i miei problemi sarebbero scomparsi, come evaporati.
Invece va sempre peggio>

Victoria tolse il braccio intorno alla sua spalla e gli prese delicatamente una mano, era morbida , dei calli stavano iniziando a spuntare sui palmi biancastri , leggermente sporchi di terra.

Gliela carezzò.

L'ultima cosa che voleva in quella situazione era spingere un ragazzo verso la depressione.
Ne aveva visti fin troppi di familiari della vittime iniziare a percorrere quel tunnel oscuro.
No, Tomas non sarebbe stato fra loro.

<voglio che tu sappia che io ci sono, non solo come agente , ma come persona.
Non sei solo.>

Quelle due misere frasi bastarono per restituire un quieto sorriso a Tom.
Era vero, lei non lo detestava.
Aveva una speranza.

Il cellulare di Vic squillò, interrompendo i loro sguardi di intesa.
Era Alec.
In quel momento non aveva voglia di parlare con lui.
E poi doveva ancora chiedere qualcosa a Tomas

<tomas a proposito di quello che mi hai raccontato della vita sentimentale di tuo padre, penso che tu ci abbia riflettuto abbastanza negli anni, hai idea di chi possa essere l'amante di james?
È di vitale importanza in questo momento delle indagini vagliare tutte le piste e questa sembra promettente.
Tua madre non saprà nulla, te lo garantisco>

Tomas era reticente, non si sentiva sicuro a gettare qualcuno tra le fiamme, quella situazione avrebbe potuto avere gravi conseguenze per chiunque.
A Darkle si veniva ostracizzati per molto meno, il dubbio che tua moglie abbia una relazione con un altro uomo era sufficiente per cacciarla di casa, dove altro sarebbe potuta andare allora quella donna?

Ma doveva farlo.
Sperò che non trovassero nulla su di lei,non voleva che qualcun'altra soffrisse in quella situazione.

<si, ho sospettato di Remy Ornell>

<chi sarebbe?>

<abita a sud di darkle, gestisce una taverna con il marito.
Ho pensato a lei perchè la sua chioma coincideva con il capello ce ho trovato tra i vestiti di mio padre e perchèi avevo visti parlare in piazza da soli>

In quel posto tutto era collegato, le persone unite fra loro da un sottile filo rosso, e più scavava in quella cittadina maggiormente capiva che il cuore pulsante risiedeva nella piazza.

Era lì che i bambini crescevano, le amicizie si consolidavano, gli adulti si stringevano le mani in segno di pace, si scambiavano sguardi e promesse.
Qualcosa aveva rotto l'equilibrio perfetto e James Murphy ne aveva fatto le spese.

Tomas annuì.

Si era aperta una nuova pista?

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Perdonate il capitolo breve , mi farò perdonare domani con un nuovo post :)

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