Cap 24 (Ross's POV)

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{ se vi piace la storia lasciate un like e un commento,non fatemi solo la visualizzazione please :)
Buona lettura }
Scusate gli errori grammaticali, se ce ne sono...

Leggete il Narratore's POV c'è il prologo della nuova storia ⬇️

Passarono due giorni e io e Emma ci stavamo divertendo da matti.

Visitammo molti posti magnifici,non saprei scegliere quali di quelli visitati fosse il più bello.

Mancano solo 3 giorni alla nostra partenza , il tempo sembra volare troppo in fretta, e la cosa non va bene, una volta tornati dovrò dirgli addio per sempre.

Sta di nuovo dormendo, questo piccolo angelo ha sempre voglia di dormire,non so se sia stanca per le lunghe camminate o solamente pigra, in tutte e due i casi non mi cambia nulla.

Non perdo tempo a scattargli una foto, amo vedere il suo faccino rilassato, e dato che rimangono solo due notti per vederla così, meglio immortalare il momento.

Il telefono che inizia a squillarmi in mano, mo distrae dal guardarla.
Sul display appare il nome di Riker, rispondo.

"Pronto?"
"Hey bro, senti...volevo chiederti un favore!"

Riker stava esitando nel dire quelle parole, niente di buono stava per arrivare.

"Dimmi..."
"Ho fatto un casino, e ho paura che se ora si venisse a sapere tutto, nessuno della famiglia mi guarderebbe più in faccia" 

Faceva pause continue nel pronunciare quella frase, sembrava quasi affaticato nel dirmi quelle cose, non so cosa gli sia successo, ma Jeff centra sicuramente qualcosa.
"Cosa è successo con Jeff?" Gli dissi autoritariamente.

"Ellington, il ragazzo di Rydel...ci...ci ha visti...insieme"  balbettava, non avevo bisogno che arrivasse al punto avevo capito cosa stessero facendo.
"Si si, ho capito...non serve scendere nei dettagli.."
"Okay..."-prese fiato-"..ora cosa faccio?"

Rimasi a riflettere un secondo.

"Convincilo nel non dire nulla...trova una scusa, o semplicemente corrompilo con dei soldi..."- continuavo a riflettere-" qualunque cosa tu voglia fare, falla, basta che chiuda la bocca e si tenga le cose per se"

"Okay fratello, grazie"
"Non dirmi grazie, non mi piace sentirlo dire da te..."

Ottenni uno sbuffo e riattaccai, non mi piace essere interrotto mentre sto facendo qualcosa, o meglio, mentre sto guardando qualcuno, ma è pur sempre mio fratello, quel minimo di rispetto e interesse che ho nel confronto della gente, devo darlo anche  a lui.

Qualche ora dopo , la piccola, aprì gli occhi, gli chiesi se voleva fare qualcosa, ma non aveva voglia di fare nulla, ormai avevamo visto tutto quello che c'era da vedere, e non valeva la pena farla affaticare ,ancora, per nulla.

Restammo tutto il pomeriggio in silenzio a guardare un film e ad ascoltare musica.
Non so perché, ma non ha voglia di parlarmi.

È successo qualcosa che non so? È il suo periodo? Oppure ha semplicemente noia di fare tutto?

"Hey piccola...come mai non parli?"
Non ottenni neanche uno sguardo.

Iniziai a farle il solletico, ancora nulla.
Nessun accenno di fastidio, bessuno sguardo provocatorio, nulla.

"Ti prego, dimmelo se c'è qualcosa che non va, ti aiuto a superarlo...."
Mi fermai, vedendo una lacrima rigare le sue guance paffute.
L'asciugai con l'indice, per poi abbracciarla e farle appoggiare la testa sul mio petto.

"Shh, non piangere..."-gli scosati una ciocca di capelli dal volto, portandola dietro l'orecchio-"...dimmi cosa ti affligge"

Affligge? Come sono tornato a parlare...

Il suo pianto e i suoi singhiozzi riempiono l'aria nella stanza.

Mi rivolse uno  sguardo al quanto triste.
E non potei non intenerirmi a quella vista.
"Dimmelo..." Cercai di convincerla.

"Vuoi davvero saperlo?" Mi chiese fra un singhiozzo e un altro.

Annuii con la testa in segno di risposta.

Le sue labbra si schiusero per poi tornare nella posizione di prima.
Abbassò lo sguardo e iniziò a parlare.
"Francy...hanno...hanno intenzione, di..di staccargli la spina" tornò al suo pianto disperato.
Francy. Deve essere Francesca, quella sua amica. È nei suoi stessi corsi, frequenta anche la mia classe.Ottima studentessa.

"Come hanno intenzione di staccare la spina?"
La guardai, ma il suo sguardo è ancora fisso nel vuoto.

"Le sue condizioni sono gravi, ha un trauma cranico, i suoi polmoni sono ancora pieni del fumo che ha inalato il giorno dell'incidente...potrebbe restare anche tutta la vita attaccata a dei macchinari." Le sue lacrime era ancora infinite, e i suoi occhi gonfi e rossi, erano la testimonianza della sua paura.

Non so cosa fare.

________

HEY TIZIE.
CONTINUO A:
10 stelline
8 commenti

Spero che il capitolo vi sia piaciuto....

Ecco il prologo della nuova storia che sto scrivendo e che sarà pubblicata verso la fine di giugno....

" Non credevo fosse possibile tutto questo"
"Io invece, non credevo che fossi la ragione di tutto" Mormorò il biondo.

Da quando ho conosciuto Leo.il mio mondo è sembrato capovolgersi, come una palla di vetro.
La mia vita è sempre stata perfetta, prima di lui.
Ma solo dopo che ne è entrato a far parte , ho capito che l'imperfezione era l'unica cosa di cui avevo bisogno.

Noi due eravamo troppo strani per amarci.Siamo ogni opposto, ogni contrapposizione, ogni controsenso.Siamo l'angelo e il demone,  caldo e il freddo,la gioia e la tristezza,l'amore e l'odio, il bene e il male, la notte e il giorno.Eravamo cosi diversi,ma nello stesso tempo cosi uguali.Eravamo troppo per amarci e troppo per stare lontani.Cosi,passavamo il tempo ad innamorarci.Noi due eravamo troppo strani per amarci,ma bastava uno sguardo,un bacio per completarci. Noi siamo l'unica ragione. Siamo quella piccola parte introvabile di un enorme puzzle, che ha la forma del nostro cuore, basta solo quella perché tutto si completi, perché tutto sia perfettamente imperfetto. Una cosa è certa, quella piccola parte essenziale per me è Leo.

Spero vi piaccia....

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora