Cap 29 (Ross's POV)

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Mancavano solo due giorni prima del rientro a scuola. Avrei dovuto dire addio a Emma.
E non conoscevo modo migliore di sfogarmi con lei, oltre al sesso.
Ma i suoi rifiuti sonori rimbombavano nella mia mente e aumentavano giorno per giorno.
Eppure faceva di tutto per farmi impazzire, dormiva nuda, mi si strusciava contro, mi faceva dei succhiotti.
Non so cosa le possa essere preso. Forse è il suo periodo e i suoi ormoni sono in subbuglio, peggio di quelli di una dodicenne in calore.

E ora era lì,sul divano a giocare con Zac,come se fosse un innocente e quel piccolo bambino, troppo sveglio per i miei gusti ricambiava i piccoli sorrisi che Emma gli porgeva.

"Zac ti va di andare al parco?" Sentì Emma parlare.
"Siii" un esulto da parte del bambino fu la risposta.
Sapevo di doverli accompagnare, e quindi non aspettai neanche che mi rivolgessero la parola. Presi giubbotto e le chiavi e richiamai la loro attenzione.

***
Zac sembrava divertirsi e Emma si divertiva con lui, parlavano,giocavano, come se fossero due adulti in una normale conversazione, ma non era questo il punto, lei è un adolescente e lui un bambino di 4 anni, troppo assurdo per capire la situazione.
Sentivo le loro voci in lontananza.
"Se ti piace stare tanto con me , allora quando la tua mamma torna puoi dirgli di passare un giorno con me e tuo padre"
Tuo padre. Suona ancora troppo strano.

Il bambino si incupì in un secondo, l'espressione sul suo volto non prometteva nulla di buono.
Meglio continuare ad ascoltare la discussione.

"La mia, la mia mamma non tornerà" una lacrima cadde sul prato, seguita da un altra, e un altra ancora.
"C-cosa significa non tornerà" Emma con quel suo strano modo di reagire alle cose sembrò spaventarsi.
Mentre le lacrime del bambino continuavano a scendere, e Emma lo rassicurava, io me ne stavo seduto su una stupida panchina ad osservarli.
Che padre di merda che sono, ora dovrei essere lì, ad asciugare le lacrime di mio figlio, e non starmene qui a vederlo soffrire.
"Ho sentito dire alla mamma ad una sua amica che, il suo lavoro era brutto, e che gli uomini le avrebbero fatto male, ho paura Emma. Cosa significa che gli faranno del male? Morirà?"
In quel momento gli occhi lucidi di Emma si persero nei miei e mentre lei scuoteva la testa piangendo, non sapendo cosa dire al povero bambino fra le sue braccia io ero ancora lo ad osservarli.
Non posso credere che fosse una prostituta, anche se c'era da aspettarselo, era l'unico modo per poter guadagnare qualcosa,ma non capivo sopratutto il perché se dovesse farlo ,sarebbe dovuta partire per Londra,non ha senso la cosa.
Solo ora mi rendo conto delle lacrime che stanno rigando il mio volto e del mio egoismo.
Abbassai lo sguardo, non potevo sopportare ancora gli occhi di Emma , puntati nei miei , come se fossero spilli.
Un grido da parte del bambino mi riportò alla realtà. Si Stava disperando, stava soffocando nel dolore, e ancora una volta non capisco, non capisco come un bambino di 4 anni , possa aver vissuto tutti i dolori e allo stesso tempo i pochi beni , di un intera vita. Neanche io sono arrivato a tal punto, almeno credo.
Senza rendermene conto sono gia seduto vicino ad Emma con in braccio il bambino, che continua a piangermi sulla spalla.
"Shh, non piangere, va tutto bene amore di papà" gli accarezzavo la testa e la schiena, cercando in qualche modo di tranquillizzarlo, e allo stesso tempo dovevo fermare anche io,le lacrime.
Emma restava a guardarci con dei lacrimoni che percorrevano le sue guance rosee.
La strinsi , unendola nell'abbraccio disperato che si era formato.
Continuavo ad accarezzare i biondi capelli del bambino e contemporaneamente baciando la fronte dello splendore al mio fianco.

***
Tornammo subito a casa.
Chiudemmo tutte le finestre,tutte le porte.
Entrammo in una stanza chiudendola poi a chiave,ci sdraiammo sul letto.
L'unica luce ad entrare era prima degli ultimi raggi del sole, ora la luce avvolgente di una luna piena.

Zac si era gia addormentato e con lui Emma
Non smettevo di guardarli, e di pensare a Courtney, e tutti i malesseri e dolori che gli ho causato nella vita.
Mi detesto per questo, e non oso immaginare cosa stia passando ora.

L'unica cosa di cui sono certo è che devo proteggere le persone che ora ho accanto.

Diedi un ultimo bacio ad entrambi, infine cercai invano di dormire e di stare sereno con la mente, mentre ero tutt'altro,ero solo un incosciente.

_______
HEY TIZIE.
SCUSATE IL RITARDO MA GO GIA SPIEGATO COSA È SUCCESSO, COMUNQUE PRESTO NUOVI AGGIORNAMENTI
E SPERO CHE NON SIA TROPPO TARDI E CHE LEGGIATE.

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All the love #NiGhTmArE_WhItE

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