{ se vi piace la storia lasciate un like e un commento,non fatemi solo la visualizzazione please :)
Buona lettura }Credevo che dopo quel giorno non avrei più rivisto Ross e invece sono ancora qui.
Da due settimane a prendermi cura di suo figlio.
Mi suona ancora strano dirlo, suo figlio, cavolo.In questi ultimi giorno stavo facendo la mamma a tempo pieno, quel bambino era davvero buono, era uguale a suo padre, magari un po meno stronzo, ma sono sicura che non ci sarebbe voluto molto prima che lo diventasse, è un vero furbetto.
La scuola sta per essere ricostruita, per la metà di Marzo dovrebbe essere di nuovo accessibile.
Eppure questo ultimo anno me lo sarei aspettato diverso.
"Emma, giochi con me?" Una testolina bionda spuntò da dietro il divano, distraendomi dai miei pensieri.
"Ma certo." Risposi al piccolo.Mi posò una scatola davanti. Monopoly.
Amavo giocare a quel gioco, e adoravo vincere, sopratutto contro mio fratello, che si arrabbiava sempre quando riuscivo a mettere l'albergo sul piazzale più costoso, pensarci mi fa ancora ridere, ma allo stesso tempo rattristare, il pensiero di mio fratello che non osa rivolgermi più la parola mi fa perdere la ragione, ma ora devo tenere lontano questo pensiero, Zac è molto sveglio, si accorge di tutto, e non posso assolutamente attaccargli questo mio pensiero sopratutto non essendo un buon pensiero.Tornammo al gioco, quando un Ross appena uscito dalla doccia , con i capelli gocciolanti ci si presento davanti, gia vestito di tutto punto, una camicia e dei jeans.
"Ross?" Lo chiamò il piccolo, interrompendo la sua avanzata verso la cucina.Si girò verso di noi e fece un cenno con la testa a Zac, come se secondo lui un bambino di 4 anni potesse capire cosa stesse a significare.
Il bambino mi stupì, chiedendogli se volesse giocare con noi.
Mi girai a guardare Ross, il suo sguardo stava a significare no e che stava pensando a un modo per addolcire il suo rifiuto.Lo supplicai con gli occhi di giocare, Zac aveva bisogno dell'affetto di suo padre e io in quanto, nessuno, per lui, non bastavo. Mi stava guardando e in quel momento io non potei non sorridere vedendo che annui a Zac per accettare il suo invito.
"Infondo amo giocare a Monopoly" disse sedendosi a terra, accanto a suo figlio.Giocammo a Monopoly infinite volte,e il piccolo Zac sembrava vincere senza neanche una mano da parte mia.
Dopo aver smesso di giocare vedemmo un po' di Tv aspettando che Zac si addormentasse, eppure sembrava non cedere, quel bambino era davvero strano, alla sua età crollavo in un sonno profondo gia alle 8 di pomeriggio.
Come se avessi pronunciato le parole magiche, dopo 2 minuti si addormentò sulla mia spalla e Ross si offrì di portarlo su e metterlo a letto.
Non si offriva mai di portarlo a dormire,di solito ero sempre io che lo portavo nella sua stanza e gli raccontavo un storia per farlo addormentare,ma meglio così, è con i piccoli gesti, che si intensifica un rapporto, anche se questo , un piccolo gesto non era, ogni genitore nel mondo fa questo, ma Ross non era solito a far parte di ogni genitore normale nel mondo."Emma Emma...." Ross mi chiamava dalle scale. Mi girai. La sua faccia scandalizzata non portava nulla di buono. "...mi...mi ha chiamato..pa-papà"
Scoppiai a ridere a quelle parole , aveva paura per quello? La sua faccia confusa e spaventata era esilarante.
Le mie risate lo resero ancora piu confuso di quello che era."Ross, non c'è niente di strano, ti ha solo colto alla sprovvista, ma sarebbe comunque dovuto arrivare il giorno in cui ti avrebbe chiamato così"-smisi di ridere e mi feci seria-" infondo sono 4 anni che non ha una figura del padre accanto,credo sia stato anche liberatorio per lui, chiamarti così intendo"
Abbassò lo sguardo sospirando.
"Vieni a sederti qui" lo invitai a sedersi accanto a me sul divano.
Così fece."Puoi raccontarmi qualcosa di Courtney..." Gli chiesi non curante delle mie parole.
Mi guardò ancora più confuso di prima, eppure non esitò due secondi prima di parlarmi di ogni cosa che riguardava il suo grande amore.
Mi sono sicuramente persa qualche passaggio, non capisco perché dicesse di non avere soldi, quando la prima volta che la vidi era vestita come una signora.
"Vedi, il fatto è questo Emma.... Lei, ha sempre amato la perfezione, in ogni cosa che fa cerca sempre di essere perfetta, non gli piace apparire come una persona non curata difronte alla gente.
Fidati. Ma ormai sono poche le volte in cui, si può permettere di vestirsi così." - si fermò un secondo prima di riprendere a parlare- " io, sono entrato in casa sua"-il mio cuore perse un battito nel sentire quelle parole, ma come aveva fatto?-"Lei nasconde una chiave di riserva sotto il tappetino, sono entrato, e giuro...la situazione in cui vive fa quasi paura. La sua casa non è pulita, il legno dei pavimenti e a dir poco decadente, le finestre impolverate le tende strappate ormai dal troppo tempo che sono lì,e dai troppi dolori, mi ricordo...quando, quando le strappava sotto ai miei occhi, per tutte le cose di cui l'avevo fatta pentire,tutto il dolore che le stavo causando poco a poco,la carta da parati ha fatto la stessa fine. Ha solo una stanza, le altre sono messe in condizioni disastrose, il pavimento ha i buchi, e per quanto quella casa possa essere grande non basterebbe neanche a 3 persone, per questo non ho pensato minimamente a una seconda persona in casa, aprendo il suo armadio c'erano 3 completi, quello che gli avevo regalato io quando stavamo insieme, e che sapevo che amava e altri due pagati con i miei soldi, poi gli altri vestiti erano,tute , pantaloni e giacche e magliette che penso abbia messo e che metta da 3 anni. Quando l'ho lasciata non pensavo potesse ridursi in questo modo, ma con tutto il casino che è successo c'era da aspettarselo ,anche se non così tanto, non quale sia la vera causa del fatto che la casa possa anche semvrare abbandonata, se solo fino a die settimane fa non ci fosse l macchina nel giardino, posso solo dirti che in quella casa,si sentiva ancora l'aria del nostro tormentato amore, e che credo sia potuta essere stata lei,a ridurla in tale modo, magari cercando di far sparire ogni piccolo sentimento, ma la mancanza di sostegno e soldi ,in quella casa si sentiva."-sospirò, io ero ancora intenda a guardarlo senza pronunciare la minima parola-"E così eccoci qui."Lo abbracciai, mentre i suoi occhi lucidi sembravano trattenere le lacrime e la sua anima lottava per restare nel suo corpo e non fuggire via, mentre il suo cuore a pezzi sembrava non potersi aggiustare in alcun modo.
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HEY TIZIEEE.
Continuo ad 10 stelline e 8 commenti
Ditemi cosa ne pensate del capitolo se vi è piaciuto e quali emozioni ha suscitato in voi.Comunque Volevo chiedervi un favore.
Come penso, che gia sappiate, Ross ha vinto ancora come miglio attore ai Kca, e io su twitter gli ho fatto le congratulazione,ora, la cosa che vi chiedo è se potreste per favore mettere un like e ritwittare il mio ultimo twitt in cui gli faccio le congratulazione...grazie se lo farete.
(Sono @bennyfelixUSA NiGhTmArE_WhItE)
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Teacher /R.L
Fanfiction[In Revisione] Non poteva essere reale, quel sentimento. Non poteva essere reale cio che io provavo per lui. Ma non potevo neanche pensare il contrario...lui e quei suoi stupidi giochetti, quegli sguardi, quel suo modo di essere dolce e furioso all...