Non vedo Ross da alcune settimane.
Ho cambiato tutti i corsi.
L'unica cosa di cui sono molto dispiaciuta è aver dovuto lasciare Zac, quel povero bambino.Sto percorrendo il corridoio, da sola. I miei amici ancora in coma, sembrano non dare nessun segno di miglioramento, e ora, come mai, ho veramente paura per loro, non potrei sopportare la loro perdita.
Ho perso troppe persone nella mia vitae alcune non sono mai state presenti.
I miei genitori li vedo solo durante le feste, mio fratello non mi rivolge più la parola, ho cercato di riallacciare i rapporti e parlarci, ma non vuole parlare di nulla o meglio, non vuole parlare con me, e non so neanche il motivo, ho solo scoperto che è gay, ma per me non c'è nessun problema, anzi, per me va più che bene,la diversità nel mondo deve esserci.
Sto perdendo i miei amici poco a poco, e avendo avuto solo loro, non ho più nessuno con cui relazionarmi.
E ora, ho perso anche Ross e suo figlio, dio mio, che vita di merda."Emma..." Una stridula voce richiama la mia attenzione.
Mi giro, e sono stupita di vedere chi ho davanti.
"Zac...piccolo" corro ad abbracciarlo, con un pieno sorriso stampato in faccia mi salta letteralmente addosso.
Sono contenta di vederlo felice."Zac...Torna qui,non correre in giro da solo."
Alzo gli occhi. Ross.
Si ferma, vedendomi con il bambino in braccio.
"Emma" Dice lui, quasi in un sussurro.
"Ross" dico di getto.
Lascio andare Zac, che si posizione accanto alle gambe si Ross.
Non posso non sorridere nel vedere quella scena, così tenera.
Credo che in queste ultime settimane qualcosa sia cambiato, spero che Ross si comporti da padre, spero e credo, quel bambino ne è la prova.La campanella suona.
"Ora io, devo andare...ciao Zac" Continuo ad avere gli occhi puntati in quelli di Ross, e tremando saluto timidamente anche lui.
"Emma"mi prende per un polso.
Mi giro di scatto.
"Cosa c'è?" Gli dico con tutta la calma possibile, cercando di tenere la tristezza nascosta, sotto il mio corpo tremolante."Dobbiamo parlare..."-non ho voglia di parlare con lui ?-"...Dopo"
"Non abbiamo nulla da dirci" gli dico di rimando.
"Fidati, abbiamo molto di cui parlare" mi guarda sicuro di se.
Annui. Sapevo che non ci sarebbe stato modo di convincerlo, e sempre meglio dargli ragione che controbattere e farlo incazzare.***
Sono fuori dalla scuola.
Tiro fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette, non so se farlo, non so se è una buona idea.
Ne accendo una portandomela alla bocca.
Tossisco due volte, dopo aver aspirato.
Ne finisco una, poi due, aspettando Ross ne accendo una terza. Cosa sto facendo.
Ero a metà della terza quando un Ross con i capelli portati all'indietro mi si presentò davanti."Cosa cazzo fai?" Mi prende la sigaretta e la butta a terra.
"Quante ne hai fumate?"
Abbasso lo sguardo, non so se 3 siano tante.
"T-tre"
Gli occhi di Ross si sbarrarono.
"Dimmi che non l'hai fumate tutte ora..."
Abbassai ancora lo sguardo.
"Perché? Dimmi...perché!" Restò a guardarmi "Credi che sia l'unico modo per sfogarti? Fidati, ci sono passato, non lo è" scuoteva la testa nervosamente.
"Promettimi che non lo farai più,non voglio che tu diventi come me"
Cercava Un contatto visivo con me.
Lo ottenne.
"Te lo prometto"
"Bene."-Mi prese le mani.-" Ora...voglio sapere perché hai cambiato corso, credevo di dover essere io, quello ad allontanarsi da te, e non pensavo che fossi tu quella che...dopo avermi detto ti amo...mo avrebbe lasciato andare"gli si incrinò la voce
Rimasi stupita dalle sue parole, se lo ricordava, si ricordava le mie parole.
"Ero, ero solo scombussolata per quello che stava accadendo, e tu poi non hai risposto..cosa avrei dovuto fare, continuare a pensare di amare una persona che non corrisponde...fammi il piacere" sbuffai.
Rimase senza parole.
"Chi ti ha detto che io non corrisponda?"
Lo guardai negli occhi.
"Non hai risposto"
Strinse le mascelle.
"Il fatto che io non l'abbia mai detto, non significa che non provi nulla, pensi che sarebbe facile dirlo per uno come me, non riesco neanche a dire a mio figlio che gli voglio bene, figuriamoci dirti ti amo."
Mi colpirono al cuore quelle parole, sentivo come una crepa nel petto.
"Hai affermato ora di non amarmi"
Mi guardò con fare incazzato.
"Stai scherzando vero? Ti prego dimmi che scherzi." Iniziò a camminare avanti e indietro tirandosi i capelli.
"No non scherzo, le tue parole sono state chiare. Non riesco a dire a mio figlio che gli voglio bene. FIGURIAMOCI dire a te di amarti.Fidati più chiaro di così, non esiste. È come se io non fossi un oggetto" morsi l'interno della mia guancia. Si sentivano i respiri affannato di Ross.
"Vuoi sapere cosa c'è...." Gli dissi.
"Ti amo Ross, già, credo di amarti, anzi, ti amo. Ti amo, come amo questo albero, come amo quella macchina e come amo questo asfalto, il mio è un amore irrazionale verso te. E tu Ross? Tu non mi ami irrazionalmente?"Uno sguardo poco sicuro e poi, solo due labbra soffici posarsi sulle mie.
"Ti amo Emma...Ti amo con tutto il mio cuore, non irrazionalmente...."
Me lo disse con tutta la calma possibile
"Non è vero....""Si, cazzo, si è vero"
"No, niente è cero in questo mondo di merda"
Mi incamminai velocemente verso casa."Morirei per te Emma"
Mi bloccai, nel sentire quelle parole.
Quel sogno, quel maledetto sogno."Non dirlo neanche Ross"
Continuai a camminare."E invece si lo dico, perché ti amo. Si ti amo."
Mi prese nuovamente per un braccio.
"Per l'ennesima volta, lasciami,andare, via."
"No...non vai da nessuna parte senza di me."
"Lasciami andare..." Mi dimenavo dalla sua stretta.
"Ti prego Ross.."piangevo, non per il dolore al polso, ma per il dolore del mio cuore in frantumi, mentre dicevo a quel ragazzo di non amarlo, perché non potevo amarlo, mentre l'unica cosa che ora avrei voluto fare era stare fra le sue braccia.
"Di la verità Emma, dilla."
Mi stava pregando, mi stava quasi obbligando a dirlo.
Ma quando lo dissi ancora, non fu un obbligo, ma quasi una liberazione.
"Ti amo Ross, davvero, ma non posso, amarti."
"Perché?"mi disse ad un centimetro dalla mia faccia.
"Perché me ne pentirò"
"Non ti pentirai di nulla con me..." Continuava a tenermi il polso e fra l lacrime quasi tiravo fuori una risata amara.
"Mi fai ridere Ross, con te non dovrei pentirmi di nulla?" Ridevo sguaiatamente fra le lacrime.
"E allora non amarmi, ma facciamo almeno una stronzata, e poi diciamoci addio definitivamente."
"Quale stronzata? Provare a stare insieme?" Ridevo ancora.
"No." Mi guardò serio.
Capivo cosa intendeva e si anche io volevo fare quella stronzata.
"Voglio fare l'amore con te Ross"
Quasi sorrise.
"Bene."Ha sempre voluto questo, ora lo avrà e finalmente gli dirò addio, senza più soffrire, non mi importa neanche più di perdere la mia verginità con le persona sbagliata, voglio solo levarmi un peso di dosso.
_____
HEYYYYY TIZIEEE.
CAPITOLO 30....CAPITOLO SPECIALE...GRAZIE ANCORA UNA VOLTA A RUTTE PER LE VISUALIZZAZIONE I COMMENTO E I LIKE.SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, MI SONO QUASI COMMOSSA NEL SCRIVERLO STAVO ANDANDO ANCHE TROPPO PER LE LUNGHE....MI SONO DOVUTA FERMARE CON FORZA E CONTINUARE NELLA PARTE 31 SENÒ DIVENTAVA UN LIBRO INTERO.
QUINDI SPERO CHE VI SIA PIACIUTO ALLO STESSP MODO, IN CUI HA EMOZIONATO ME, LE PAROLE VENIVANO SENZA NEANCHE CHE LE PENSASSI ERA GIA TUTTO NELLA MIA TESTA...CREDO CHE QUASTO SIA IL PIÙ BEL CAPITOLO CHE IO POSSA AVER SCRITTO. HAHAHAHAH. LO SO SONO MATTA.UNBACIOSSS
Continuo a
15 stelline e 8 commentiAll the love #NiGhTmArE_WhItE
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Teacher /R.L
Fanfiction[In Revisione] Non poteva essere reale, quel sentimento. Non poteva essere reale cio che io provavo per lui. Ma non potevo neanche pensare il contrario...lui e quei suoi stupidi giochetti, quegli sguardi, quel suo modo di essere dolce e furioso all...