Cap 32 (Emma's POV)

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Una settimana volò via, non notai nessun cambiamento in me e di questo ne fui felice, era ancora troppo presto per verificare il mio stato e vedere se è presente una gravidanza, dovrò aspettare qualche altro giorno per fare il test. Per quanto riguarda le mestruazioni non è questo il periodo in cui si sarebbero dovute verificare, secondo la mia applicazione dovrebbero iniziare la prossima settimana, quindi posso stare tranquilla.

Non mi sarei aspettata così la mia prima volta, la preoccupazione aveva invaso il mio corpo lasciando tutto il bene che avevo provato per quei pochi,magici istanti.

Ho ripreso le lezioni con il Prof. Lynch, in tal modo che mi possa controllare, ma i rapporti fra noi sono cambiati, come da accordo, io sono l'alunna e lui il professore, niente di più niente di meno.

"Smith, alla lavagna...signorina Smith non ho più intenzione di chiamarla, quindi si alzi ora o la mia penna toccherà il foglio del registro di classe" sobbalzai, accorgendomi solo ora che mi stesse chiamando.

Mi alzai senza rivolgere la parola a nessuno, e con il capo chino presi il gessetto e mi girai verso il professore.

Lui si schiarì la voce e parlò.
"Come anche il resto della classe" -Li guardò minaccioso, i ragazzi presero un foglio-" Dovrà scrivermi una poesia con un tema a suo piacimento, e spiegare in seguito il significato della scelta e il significato che la poesia che ha per lei..."
Annuì e mi girai verso la lavagna.
"...e dopo aver fatto ciò che le ho chiesto vorrei che me la leggesse, mentre...il resto della classe ascolta..la sua lettura" un ghigno sul volto. Non so se sia per non far notare alla classe la nostra relazione, se così si può chiamare, o perché volesse farmi sfigurare davanti a tutti.

Iniziai a scrivere...
Les Enfants qui s'aiment

Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt.
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage leur mépris leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.
(J.Prevert)
Mi girai verso Ross, e lo guardai, la mia poesia preferita, la dedicavo a lui. Mi piacerebbe che fosse questo l'amore , che proviamo l'uno per l'altra.

Inizia a parlare guardandolo negli occhi.
"La poesia è a tema romantico. L'ho scelta perché è sempre stata la mia preferita, in qualche modo ha sempre suscitato in me forti emozioni, e il desiderio di poter vivere un amore come quello dei due ragazzi. Ha molto significato, sotto ogni parola, anche piccola che sia; la cosa bella e che mi ha sempre sorpreso,è che non ha mai specificato la loro età, come se l'età dei ragazzi non avesse importanza quanto l'amore provato, mi ha colpito, invece, il modo in cui se ne fregano del giudizio degli altri, l'unica cosa a contare sono loro, e non gli importa, delle risate, del disprezzo, dell'invidia e della rabbia che le persone possono provare nel vederli, come dice la poesia, loro non ci sono per nessuno, riescono a percepire solo le loro ombre tremare nella notte, in poche parole, amo l'indifferenza nei confronti degli altri, che in questo mondo oramai non c'è più, ormai il giudizio degli altri sembra essere l'unico a contare veramente, e questo, secondo me è sbagliato. Ecco il motivo della scelta e il significato che ha per me, signor Lynch"

Deglutì.
"B-bene signorina Smith" Si sistemò la cravatta "può leggerla ora, o meglio, tradurla"
Cos'è, aveva perso la sua corazza dura? Sorrisi maliziosamente, e tornai a guardarlo ancora negli occhi , per dedicargli un ultima volta quella poesia.

"I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano,in piedi,contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito.
Ma i ragazzi che si amano,non ci sono per nessuno.
Ed è la loro ombra soltanto,che trema nella notte,stimolando la rabbia dei passanti.
La loro rabbia ,il loro disprezzo ,le risa e la loro invidia.
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno.
Essi sono altrove, molto più lontano della notte.
Molto più in alto del giorno.

Nell'abbagliante splendore del loro primo amore"

L'ultima frase è sempre stata quella in cui mi sono emozionata di più, e non riesco a capire come possa con poco, contenere la storia di me e Ross, il mio abbagliante primo vero amore.
Si poteva percepire nell'aria il sentimento che misi nel declamare la poesia, quelle stupende parole messe insieme, in qualche modo suscitava ancora in me il desiderio di poter provare un amore così.

Ross cercava di far uscire delle parole di bocca , mentre mi guardava con occhi stupefatti e imbambolati, come il resto della classe.
"Molto bene signorina Smith, può tornare a sedersi" disse con voce stridula e soffocata.

Tornai a sedermi, e mentre la campanella suonava io e Ross eravamo ancora intenti a guardarci senza spostare gli occhi, mentre intorno a noi, il caos delle persone che lentamente se ne andavano, sembrava non importarci, nessun suono nessuna voce, il tempo che si era fermato, e i nostri occhi, ancora persi, l'uni negli altri.

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