Cap 48 (Emma's POV)

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Corro il più veloce possibile, fra la gente.
Sto attenta a non andare a sbattere contro nessuno.
In circa 10 minuti arrivo al centro commerciale, in cui c'era il bellissimo vestito che Francesca avrebbe voluto indossare al ballo.
Al quale saremmo dovute andare insieme.
Come amiche di una vita, come due anime inseparabili e come due sorelle.
Il suo ricordo, è ancora immenso nella mia mente.
I nostri abbracci , i nostri segreti, e tutti i pianti.
Una lacrima percorre il mio viso, affretto ad asciugarla entrando nel negozio.
Eccolo li, ancora intatto, intoccabile sulla sua stampella decorata con perline.
Mi affretto a prenderlo e ad andare in cassa a pagarlo.

Lo posai sulla cassa e feci per prendere i soldi.
"Sapevo che sarebbe tornata" alzai lo sguardo verso la cassiera, che mi stava regalando un sorriso.
Io non posi domande, mi limitai solo, a sorridere a mia volta, prendendo l'abito e porgendole i soldi.

"Arrivederci" dissi sorridendo e filai via.

Tornai in fretta e furia a casa, dove provai subito l'abito. Mi meravigliai della sua bellezza, e non potei fare a meno di non notare quanto stonasse sul mio gracile corpo. Legai i capelli facendo una sorta di chignon sciolto.

Mi sedei sul letto, e ancora una volta, poco entusiasta del mio acquisto, mi lasciai cadere nelle braccia di Morfeo, cercando di eliminare i troppi pensieri, le troppe preoccupazioni e l'ansia che ultimamente era viva in me.

Mi svegliai coperta da un leggero lenzuolo bianco, che non ero solita a vedere nel mio o nel letto di Ross, la maggior parte dei nostri lenzuoli erano neri. mi alzai controvoglia, e sentì uno strano senso di calore invadermi il corpo. mi guardai allo specchio. Sbalordita e quasi impaurita feci un balzo indietro. Un enorme rossore era presente sulle mie guance, gli occhi rossi, e una tuta grigia a dir poco orribile.

Non capivo cosa fosse accaduto, le lenzuola, il senso di calore e il mio aspetto. Avevo solamente dormito, non rivoluzionato il mondo. Per non parlare dei vestiti,come avevo fatto a mettermi una tuta nel bel mezzo del sonno?

Lasciai ancora una volta i pensieri da un altra parte e uscì da quell'ambiente che mi puzzava di strano. Varcai la soglia e per l'ennesima voltai i miei occhi si spalancarono. Era mai possibile che tutta la mia vita fosse cambiata dopo aver dormito per non so quanto tempo.

"Hey amore! Vedo che ti sei svegliata." un leggero bacio si posiziono sull'angolo della mia bocca.

Ross.

Mi girai sorridendo, felice di poter vedere l'uomo, che forse avrebbe potuto dare spiegazioni a tutto questo.

Ma, il sorriso mi si spense in volto, quando vidi che l'uomo davanti a me, non era Ross, ma bensì, un ragazzo a me totalmente sconosciuto. Mi staccai dalla sua presa, e mi allontanai da lui.

"Ma dov'è Ross? E chi sei tu?" dissi con rabbia, mi stava assalendo un forte senso di confusione e di paura. L'albino davanti a me sembrò non capire, ma con tutta calma mi rispose.

"Tesoro ti senti bene?" mi disse mettendo una mano sulla mia fronte.

"Prima di sicuro benissimo, ma ora ho le idee leggermente confuse,ma comunque si può dire che io stia bene" dissi con un poco di sarcasmo.

"Bhè, scusa, ma ti vedo un poco affranta e strana" io alzai un sopraccio, la voglia che avevo di rispondere a tono era troppa. E' eccessivamente sdolcinato. "Insomma con me e con i nostri figli non hai mai voglia di parlare di Ross, e ora te ne esci cosi"

Quasi caddi. Nostri figli? Era impazzito questo tipo?

"Figli? Di cosa parli scusa?" dissi con fare serio.

"Oh mio dio" sorrise. "Tesoro,in questo modo mi fai preoccupare!" rise. E ancora una volta, lo considero troppo smielato e perfetto.

"Okay,tralasciando questa storia. Perché non parlo mai di Ross?" dissi nervosa.

"Non che tu non ne abbia mai parlato, ma raramente succede. Ma ancora non capisco perchè tu, non ricordi nulla!" fece una smorfia con la bocca, portandola al lato. " Sai almeno chi sono io ?" Disse indicando il suo corpo.

Scossi la testa, tanto a questo punto non sarebbe valsa la pena mentire.

"Amore,sono Drake Kelly, tuo marito da circa 3 anni."

Okay la situazione si fa al quanto imbarazzante e stava degenerando.

Parlammo per una buona mezz'ora, nella quale lui cercò in tutti i modi di riportarmi alla realtà, la quale per me era ormai lontana e ignota. Mi rassegnai dopo le sue varie lamentele riguardo, la domanda alla quale non avevo voglia di rispondere,perché non ricordi nulla?

"Senti, l'unica cosa che ora ho voglia di sapere, è il motivo per il quale io non parlo di Ross. Ed il perché tu lo conosca così bene!" dissi ancora seriamente

Lo vidi prendere un gran respiro. Alzarsi per poi dirigersi verso una mensola, sulle quali molte foto erano poste.

"Dopo la sua morte" persi un battito sentendo solo quelle due misere parole, e cercai di trattenermi nel versare lacrime o nel mostrare dolore, solo per farlo andare avanti, anche se ormai credo che il pallore sul mio viso,sia l'unico indizio certo.  "Molto fu il tempo che tu passasti fra le lacrime, dopo quella notte, sembrò spegnersi la tua luce, la tua gran luce di speranza  verso il mondo e verso l'umanità. Durante quel periodo, tuo fratello e Jacke ti stettero accanto, ti aiutarono ad affrontare tutti i dolori e tutto il male che avevi dentro. Pochi mesi dopo, feci la mia conoscenza, e per quanto riguarda me,il nostro, fu amore a prima vista. Mano a mano che le fasi della tua vita mutavano e andavano avanti, il dolore per la sua perdita sembrava affievolirsi, ma solo a gli occhi della gente, dentro di te un uragano in pieno cuore, ti colpiva ogni giorno di piu, iniziai ad entrare sempre di più io, nella tua vita, finche non ci ritrovammo ad essere qui. Nonostante la tua immensa felicità il giorno del nostro matrimonio, purtroppo,tornò a farti visità l'immagine di Ross. Diceva che sarebbe tornato e che non ero io l'uomo per cui valeva sposarsi. Almeno furono queste le parole, stando a quanto tu mi dicesti. Quel giorno tu riuscì a capire che la traccia e il segno che lui lasciò nella tua vita, non furono solo delle piccole e semplici parti, ma fu la cicatrice più grande che il tuo cuore potesse avere e che dovesse curare." sospirò ancora. " La notte del 5 anniversario dalla morte di Ross, feci stamapre questa, del quale io oltre ad essere immensamente geloso, sono immensamente addolorato, ma per te, so che lui sarà sempre il dolore più grande che porterai nella tua vita"

Girò la foto, e quasi mi prese un colpo.

"Questa è la foto del vostro ultimo bacio" la guardò " La notte del ballo di fine anno"


Mi svegliai di soprassalto. Con il sudore in ogni parte del corpo e con il cuore che andava a mille.

"Stronzate, stronzate, immense stronzate" mi alzai, tolsi il vestito e mi buttai in doccia.

"Tranquilla Emma è solo lo stress e l'ansia, tranquilla, era solo un sogno" dissi sciacquando nervosamente i capelliz

Rimasi in doccia per 20 minuti, e appena uscì , lo trovai steso, dormiente come un ghiro nel nostro letto. E in quel momento non potei non trattenere un sorriso spezzato e una lacrima che attraversò il mio viso.

Corsi a bacialro, sussurrandogli
"Scusa amore. Ti amo."

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Scusate il ritardo, e spero che il capitolo vi sia piaciuto...
Ditemelo con un commento e con un mi piace.

Continuo a 10 stelline e (10 commenti)

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora