Cap 36 (Emma's POV)

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Mi svegliai da quell'incubo prendendo il respiro più forte che potessi, mi strinsi il petto con la mano e ripresi fiato.

Un ross preoccupato mi strinse a se.

"Amore mio, è tutto okay, era solo un incubo"

Mi dispiace Ross, non so se consiederarlo solo un incubo.

Lo baciai. Mo ripromisi di non fare mai una cosa del genere, sapevo che era solo un incubo, ma le parole di Ross era come se fossero vere, i suoi occhi nei miei, le sue braccia forti che cercavano invano di prendermi e il suo volto in lacrime per la mia perdita. Ha gia sofferto troppo nella sua vita, non ho intenzione di essere un'altra causa della sua sofferenza.
Vorrei essere solo, la causa del suo sorriso, e per quante volte me lo ripeta nell'arco della giornata, non bastano a farmi capire che ora lui sia felice.

Ci rivestimmo e mentre Ross preparava la colazione, decisi di andare a svegliare Zac.

Bussai lentamente, la porta era socchiusa e si poteva intravedere un bel bambino dai capelli biondi dormire nel suo letto.

Entrai cercando di fare il meno possibile
rumore.
Mi sedetti sul letto accanto a lui. Gli accarezzai i capelli e la guancia.
Quel bambino non era mio, e mai lo sarebbe stato, ma l'affetto che provavo verso di lui era immenso. Sapevo che prima o poi Courtney sarebbe venuta a riprenderselo, ma io e Ross avevamo gia deciso da tempo, sarebbe rimasto con noi, come anche lei.
La casa in cui vivevano non era adatta alla presenza di un bambino, nemmeno per un adulto, sopratutto per lei,Ross sentiva di doversi riprendere, e in qualche modo di riparare i danni causati a quella povera donna e tutti i dolori di cui lui era stato la causa, aveva bisogno di un posto in cui stare dei soldi per poter vivere ed un vero lavoro.
Ross ricordava che lei si era laureata una settimana prima del disastro, avrebbe cercato poco a poco di inserirla come insegnante nella mia scuola.
Di questo non potevo non gioire, il suo altruismo verso gli altri stava migliorando, e il volere di far tornare tutto come prima e di poter risolvere e togliere il peso che aveva addosso ormai da troppo tempo, era tanto, finalmente sarebbe stato libero dal rimorso di quei tempi.

Il piccolo si sveglia fra le mie braccia, con un sorriso bellissimo.

"Buongiorno" mi disse allegro.

"Buongiorno" gli dissi sorridendo.

"Cosa facciamo oggi? Credo sia una bellissima giornata" si sporge per guardare fuori dalla finestra con balcone.

Rido pensando ancora una volta a quanto possa assomigliare ad un adulto quel bambino dai capelli d'oro.

"Oggi è sabato, quindi scegli tu"

"Mmh" stava pensando, grattandosi il mento.
"Posso andare con i miei amici al parco?"

"Oh...emh...per me va bene, a che ora vanno i tuoi amici così andiamo anche noi?" Sono un po' sorpresa dalla sua risposta.

"No, in realtà volevo andarci solamente con loro e la mamma di Josh, posso Emma?"
Cosa? Mi stava chiedendo di andare al parco da solo?

"Quanti sono i tuoi amici?" Gli chiesi.
"3 ,4 più di me" rispose
"Quante sono le mamme che si sono offerte di tenervi d'occhio?" Lo guardai sorridendo.
"Emh..2"

"Bene okay, per me,credo non ci sia nessun problema, ma comunque devo parlare con il tuo papà okay?"

"Si, grazie Emma" gli diedi un bacio e mi alzai con l'intenzione di scendere a parlare con Ross " aspetta" mi girai, mi corse contro, mi abbracciò e mi disse "Ti voglio bene"
Lo strinsi e poi lo lasciai.
"Adesso vado a parlare con tuo padre"

***
Dopo infiniti non lo so da parte di Ross, per la troppa paura che potesse succedere qualcosa, mi fece chiamare le mamme che li avrebbero tenuti sott'occhio e dopo venti minuti di convinzioni da parte delle madri Ross accettò.

Appena Zac andò via ci dedicammo l'intero pomeriggio libero.

Chiamammo i fratelli di Ross escluso Riker, decidemmo di passare il resto del pomeriggio ad un parco divertimenti.

Passammo il resto della serata così, ad andare sulle giostre più stupide, fra risate e scherzi la giornata volò via, mancava solo un attrazione.
Le montagne russe.
Non sono più salita su quel gioco da quando avevo 9 anni, la paura che provai quella volta mi traumatizzò.

Eppure questa volta fu diverso, la mano di Ross intrecciata alla mia i nostri respiri allo stesso modo.
E il brivido durante la corsa sembrava somigliare ai baci do Ross, che come sempre riescono a provocarmi un brivido in tutto il corpo.

A fine corsa, ero scossa, in più il bacio di Ross non servì a calmarmi molto.

Tornammo a casa e non ci volle molto prima di ritrovarmi con la schiena contro il muro e le labbra di Ross sulle mie.

"Hey" la voce do Zac ci mise paura.

"Oddio" disse Ross

" Ma Zac quando sei tornato...come hai fatto ad entrare? Che ore sono?"

"Emma calma, ho chiamato a casa con il telefono di una mamma , nessuno ha risposto, quindi ho chiamato a casa tua e poi ha risposto lui, e mi è venuto a prendere e ora eccoci"

Ancora mi stupisco di quanto questo bambino somigli ad un adulto.
Ci eravamo scordato di lui, dio mio.

"Ma lui chi?" Si intromise Ross

"Lui" indicò la cucina.

Uscì un ragazzo.

Quasi mi prese un colpo.

_______
AMO IL SUSPENSE.
Volevo chiedervi una cosa...secondo voi la storia sta andando troppo in fretta?

Continuo a 10 stelline e 8 commenti

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora