Cap 22 (Ross's POV)

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{ se vi piace la storia lasciate un like e un commento,non fatemi solo la visualizzazione please :)
Buona lettura }
Scusate gli errori grammaticali, se ce ne sono...

Ho deciso di riproporlo qui, perché forse molti non leggo il Narratore's pov, quindi vi richiedo di fare l'ask characters (domande ai personaggi ) se avete voglia di fare qualche domanda o siete curiose di scoprire qualcosa che non viene rivelato nella storia , basta fare la domanda nei commenti e poi quando sarò arrivata ad una cifra abbastanza alta di domande risponderò....Ora vi lascio.

La giornata passò in fretta, e per una volta potevo distrarmi da i mille pensieri che mi frullavano in testa.

Ma purtroppo il messaggio di Courtney non aiutava molto.
Un tutta fretta risposi
A Courtney:
Ti sto solo chiedendo una seconda possibilità?
Sai benissimo che non ho mai smesso di amarti.
Da Courtney:
Si, ci credo poco.
E quella tua amichetta, pensavo che ora foste gia grandi "amici di letto".
Una seconda possibilità non te la darò mai, non ti meritavi neanche la prima.
A Courtney:
Non è il caso di mettere in mezzo Emma, voglio parlare di te e di me.
Del NOI che siamo stati una volta.
Da Courtney:
Gia....del NOI che siamo stati una volta, tutte le emozioni che ho provato, le mille volte che ho creduto che non potesse esserci cosi più bella, più grande del nostro amore. Di tutta quella voglia che avevo di iniziare una nuova giornata con te, sapendo che sarebbe stata meglio di quella precedente.
E poi...quel casino, quel fatidico errore che hai commesso, e che è servito a rivelarmi la vera persona che eri. La fine di tutto.
Mi hai rovinato la vita, e tu questo lo sai bene.
Non ho intenzione di mandare avanti questa discussione.
E che sia l'ultima volta, ADDIO.

Decido di lasciar perdere.

"Hey Ross, come sto? Secondo te è adatto a una serata del genere?" Mi chiede Emma aggiustandosi il vestito blu che indossava

"D'incanto..." -La baciai-"...ma per quanto riguarda se il vestito è adatto o no, non saprei che rispondere, stiamo solo andando a cenare sulla spiaggia."

Il suo vestito secondo me è un po' troppo elegante,ma forse è meglio non dirgli nulla.

"Bene,possiamo andare"  disse prendendo la sua borsetta.

"Okay"
Ci avviammo alla porta.

"Aspetta un secondo..."-Rientrai nell'abitacolo e presi un preservativo-"...questa volta lo prendo" lo misi davanti ai suoi occhi.

Rise.
"Oggi non servirà" rise ancora aprendo la porta.

"Servirà e come baby, lo spumante che farò portare questa sera a cena ti farà uscire fuori di testa" sussurrai a me stesso.

"Hai detto qualcosa?" Mi chiese.

"No, nulla.."-le sorrisi-"..meglio andare"

Entrammo in macchina mettemmo in moto, e in meno di 5 minuti arrivammo al locale.

Troppo affollato per i miei gusti. Non pensavo fosse così.
È un locale da ricchi. Non potevo scegliere di peggio.

A questo punto smentisco il giudizio che avevo fatto sul vestito di Emma.

"Signori posso aiutarvi?"  Un cameriere vestito da pinguino ci si presentò davanti.

"Si, prenotazione a nome Lynch"

Il pinguino si atteggiava, mentre cercava in una lunga lista il mio nome.

"Ah si eccolo...tavolo 38"-che voce di merda, ma cos'è gay?-"..lasciate che vi accompagni"
Dio, no.

Ci sedemmo e ordinammo.
I piatti arrivarono dopo circa 10 minuti, e fra sguardo altezzosi e disgustati, da parte di mongoloidi straricchi che si atteggiavano, forse mangiammo con piacere la cena.

"Ottima."-Si espresse Emma-"..non potrei essere più sazia di così"

Perfetto.
"Che ne dici di un buono spumante pre mandare giu il tutto, meglio."

Comparve una smorfia di approvazione sul suo tenero visetto.
"Perché no"

"Chiamo il cameriere allora."
Come detto lo chiamo e dopo poco arriva il pinguino gay di prima.

"Cosa desiderate?" La voce, cazzo.

Uno sbuffo, troppo rumoroso, esce dalla mia bocca.

"Scusate, mi mancava l'aria." Dio, scusa peggiore non potevo inventarla.

"Può portarci una bottiglia di champagne?" Gli si rivolse Emma

"Certamente, arriva subito."

Lei le sorrise.

Il cameriere andò via. Non aspettò un secondo a guardarmi con aria minacciosa. Credo. Non capisco che faccia sia quella.
"Ti mancava aria? Scherzi ?"-iniziò a ridere come una pazza-"Seriamente scusa peggiore non potevi inventarla"-si mise una mano davanti la bocca, non mi piaceva che coprisse il suo sorriso-" Ho capito che il cameriere non ti piace, è tutta la sera che gli lanci occhiate disgustate."

"Shh, smettila di ridere di me e pensa a te e al tuo vestito troppo scollato." Le sorrisi maliziosamente.

"Cosa? Non è vero non è troppo scollato" inizio ad agitarsi e a controllare il suo vestito, tirandolo più su possibile.

A quel punto non potei non scoppiare a ridere io.

Le nostre risate furono interrotte dal cameriere che ci portò lo champagne.

Storsi gli occhi, e Emma soffocò in un altra risata.

"Scusa, devo andare in bagno, continuiamo dopo con le nostre risate." 
Annui.
Mi alzai e andai verso il bagno.

Quel pazzo splendore era ancora a ridere, stava ridendo da sola, di me.
È cosi buffa e tenera.

_______
HEY TIZIE.
NON HO NULLA DA DIRVI, LOL.
CONTINUO A 10 Stelline e 7 Commenti.
#NiGhTmArE_WhItE

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora