Cap 45 (Ross's POV)

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"Cosa?"  Qui stanno iniziando a saltare fuori troppo segreti. Non capisco, a volte mi sembra di vivere in una di quelle strane Tele Novelle.
Mi gratto nervosamente la nuca. Mentre cerco qualcosa con cui poter rispondere.
Jacke è gay.
"Non me lo sarei mai aspettato" esclamo sincero, in modo sbalordito.
"Ha colpito parecchio anche me, perché...come dire...lui mi ha rivelato di provare da sempre qualcosa per me, e poi l'altro giorno in detenzione, mi dice di aver cercato più che altro di nascondere i suoi sentimenti, per non ammetterli a se stesso, dicendomi ciò" Gesticola con le mani.

La cosa si fa seria, è un ora che siamo qui a parlare di loro e di mio fratello Riker.
Il quale ora vorrei pestare.
Alla fine della conversazione sento Emma avvicinarsi a me poggiando la testa sul mio petto e circondando il mio busto con le sue braccia. Rimango paralizzato. Non so se stringerla a me.

"Grazie di tutto Ross" mi dice. E in quel momento sento che sia giusto stargli accanto, con tutto quello che sta passando. La stringo a me. Tenendola stretta a me, sento di aver sbagliato pensando di dover distaccarmi da lei, di allontanarmi, perché anche essendo un piccolo gesto, questo , mi fa perdere la testa. Ma allo stesso tempo è sbagliato ciò che io credo di provare per lei.
Ma non voglio dirglielo ora. Magari dopo la maturità e sopratutto dopo il ballo.

Tornammo a casa e lasciammo quei due soli, a quanto ho capito, troppe furono le cose che si dovettero dire.

"Come sta Courtney? Ha accettato il nostro invito?" Mi chiese dopo aver attraversato la soia di casa.

Mi ero quasi dimenticato di tutta questa storia.

"Emh..si sta bene, nulla di troppo grave!" La vidi annuire. "E comunque si ha accettato il nostro invito" un enorme sorriso le si fece vivo sul volto.

"Oh è fantastico!" Esclamò con entusiasmo, mi venne da ridere " Zac non fa altro che parlarmi di lei, e non vedeva l'ora di poterla riabbracciare" sorride ancora.

Le sorrisi anche io.

La vidi controllare il suo orologio.
"Uh, è tardi, meglio che io vada a far addormentare il piccolo e che me ne torni a casa"
Fece per salire le scale, ma la bloccai per il polso.

"Resta qui a dormire a Zac farà piacere e come hai detto tu, è tardi, non voglio che tu vada in giro da sola a quest'ora. Rimani."la vidi sorridere.
"Okay, per me non ci sono problemi" si guardò un secondo intorno "ma non ho un pigiama"

"Ti presto una mia maglietta" ammiccai un sorriso.
Sorrise ancora annuendo.

Andò a mettere a letto il piccolo e io andai nella mia stanza a prendere una delle mie magliette da Hockey.
Gliela porsi non appena entrò nella mia stanza, e poi me ne filai via in sala.
Passai l'intera notte a riflettere, come feci sull'aereo, a tutte le cose che in questi mesi sono andate troppo velocemente, e il tutto iniziato come un semplice gioco mi sembra strano che sia arrivato a questo punto.

Eppure, rimpiango il primo bacio che gli diedi, per i corridoi di una squallida scuola, alcuni dei nostri abbracci, finti da parte mia, la nostra prima vacanza, per lei di pieno amore, per me solo di confusione e quasi nessun sentimento, la perdita della sua purezza, forzata da parte mia, in un orrendo motel. Ho rovinato tutto, non so cosa mi sia preso, ho affrettato le cose, come sempre, solo per sfuggire per l'ennesima volta dal dolore di Courtney, e ora ci sono ancora dentro.
Quella ragazza mi ha sconvolto la vita, anche essendoci entrata da pochi mesi, e la mia voglia di renderla felice, dopo interi momenti di tristezza;paura;dolore;amarezza,è troppa.

Forse dovrei riniziare da capo, perché, per quanto possa essere tutto sbagliato, rifarei la stessa cosa mille volte, ormai lei è una part importante della mia vita, e sta volta voglio che lo sia per sempre, non importa cosa sarà in futuro per me. Mia moglie, una mia amica, o solo una conoscente, ma anche se solo una vecchia conoscente, voglio avere immensi ricordi di tutti i momenti passati insieme. La vita dovrebbe essere così, apprezzare ogni momento, senza pensare a cosa possa accadere dopo, e lasciare tutto al destino, bisognerebbe fare quello che si pensa di fare, le conseguenze vengo dopo.

E allora si. Mi alzai dal divano e controllai l'orologio le 8 del mattino.
Andai nella mia stanza dove Emma dormiva beatamente.

Mi sedei sul letto, accanto al suo corpo caldo, iniziai ad accarezzarle dolcemente i capelli, il gracile corpo, le sue cosce nude e quel faccino tanto tenero poggiato sul cuscino.
Si sveglio quando le lasciai un casto bacio a fior di labbra.
"Ross" sussurrò aprendo lentamente gli occhi.

Si alzò a sedere.
Sorrisi e lei mo seguì.
Le porsi la mano.
"Piacere, io sono Ross Lynch" dissi sorridendo.
Mi sorprese il fatto che lei non fece domande.
Mi strinse la mano.
"Piacere, Emma Smith" e poi sorrise, quel sorriso che spacca le pietre, e rallenta e velocizza contemporaneamente i battiti del mio cuore.

Rimanemmo li con dei sorrisi da ebeti stampati in faccia e le nostre mani ancora unite, finche non l'avvolsi fra le mie braccia,e dimenticai ancora per una volta ogni cosa che mi circondava, lei era l'unica,l'unica cosa di cui mi reso conto di aver bisogno, l'unica.

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HEY GIRLSSSS.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, scusate l'immenso ritardo, ma ci ho messo molto a scriverlo, fra compiti , interrogazioni e le troppe idee che mi balenavano in mente per continuare le varie storie non ho avuto tempo per continuare insomma.
Vabbè spero che comunque vi sia piaciuto perché mi ci sono impegnata.
Se volete lasciate un commento e un like.
Continuo a 10 stelline 8 commenti.

HO INTENZIONE DI CAMBIARE IL NOME DELLA STORIA. SIGGERIMENTI O COMMENTI A RIGUARDO?

Vorrei cancellare inoltre la storia All I Ever Need, ovvero la prima che ho scritto.

Kiss Kiss

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora