Cap 38 (Emma's POV)

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La signore ci aveva risparmiato la denuncia, ma che comunque non si sarebbe scordata di quello che era successo, suonava come una minaccia.

"Scusa, non so che mi è preso" dicemmo insieme.
"Okay" dicemmo contemporaneamente ridendo.

"Scuse accettate" gli dissi.
Sorrise, e lo abbracciai.

"Migliori amici come sempre, giusto?" Mi disse.
I suoi occhi lucidi significavano che anche lui, aveva bisogno di qualcuno che lo sostenesse, e che non dovesse sopportare e oltrepassare tutti gli ostacoli che la vita pone davanti,da solo.

Gli ricordai che io ci sarei sempre stata per lui, qualsiasi cosa fosse successa.
Gli dissi di trovarsi qualcuno da amare, e la sua risposta fu semplice.
"Io amo te" lo abbracciai ancora.
Non ha mai saputo trovare la differenza tra attrazione corporea e vero amore, lo asseconderò, forse in futuro lontano, questa notte mi è servita da esempio.
Ho capito che i miei sentimenti per Ross, sono ben altro che una cottarella adolescenziale.

Ho intenzione di chiedergli se lui è pronto ad una relazione, con una persona come me.
Sono 6 mesi che sopporto questo pazzo ragazzo, e sono 6 mesi che ho trovato finalmente, l'amore che ormai è sulla bocca di tutti.
Quel sentimento tanto cercato, quel sentimento troppo desiderato, quel sentimento che mi fa sentire viva,quel sentimento che solo Lui sa farmi provare. Il mio amore, il mio unico, grande amore.

Notai che la benda di Jacke si era leggermente bagnata a contatto con alcuni schizzi d'acqua, aveva evitato di andare sotto, ma comunque l'acqua ormai aveva inzuppato quel pezzo di plastica.

Lo portai in bagno,lo feci sedere sul bordo della vecchia vasca , e gli medicai la ferita sulla testa.

"Tu lo ami vero?" Mi disse improvvisamente.

Sospirai.

"Si" annui , mordendomi contemporaneamente l'interno della guancia.

"Si vede come lo guardi " mi sorrise "...prima che andasse via, i tuoi occhi brillavano mentre parlava di te, e di tutto quello che avete fatto durante questi interminabili mesi" fece un altro sorriso " quasi quasi mi dispiace che li abbia dovuti passare con te" disse con ironia ridendo. "Poverino"

Ridemmo.

Appena finito di medicare la sua ferita, uscimmo dal bagno e andammo a prendere qualcosa da bere in cucina.

Il mio sguardo si posò sull'orologio.

"Cazzo, ma sono le 3 di notte" ma come era possibile?

"Quando ci si diverte le ore volano" rise, sapevo di che divertimento parlava.
Risi anche io.

Ci sedemmo sul divano a parlare ancora , gli raccontai di cosa era successo a mio fratello e ai miei genitori, ottenni in cambio un caloroso abbraccio, in cui si sentiva tutto il bene che mi voleva, e quanto potesse tenere me quel ragazzo.

"Ma i tuoi genitori lo sanno che sei uscito
dall'ospedale?"

"No"

Sputai quella poca acqua che avevo in bocca.

"Cosa? Come è possibile"

"Appena mi sono risvegliato, il mio primo pensiero è andato a te e all'ultima volta che ci siamo visti, non ricordavo quasi nulla, quindi....l'altro ieri, dopo aver capito la situazione, chiamai un infermiera, gli chiesi il permesso di chiamare i miei genitori per informarli, ma ci avevano gia pensato loro, e mi disse anche che non sarebbero potuti venire a riprendermi e che sarei dovuto tornare a casa da solo, ebbene, non sono tornato a casa, in quanto sarei potuto tornare quando volevo, e così oggi, o meglio, ieri pomeriggio ho lasciato quel posto maledetto, e ora eccomi qui"

***
Un altra ora passò.
Le 4 di mattina e i primi raggi di sole si facevano vedere.

"Fallo venire, io vado via" non parlavamo da 30 minuti e ora lui se me esce così.

"Chi?"

"Ross, stupida" rise.

"Oh, emh, perché dovrei?"dissi confusa.

"Fidati, avete molto da dirvi, non importa che ore sono o che giorno è, sono un ragazzo, ho visto come ti guarda e so che lui è innamorato di te, e chi è innamorato farebbe di tutto" abbassò lo sguardo "...io, lo so bene"

Andò via, mi disse che sarebbe andato in un motel per non creare disturbo ai suoi genitori e che sarebbe andato a casa il giorno dopo, lo lascia sulla soglia, con un bacio stampato sulla guancia.

E ora sono qui,ad aspettare Ross, con un groppo in gola, e una voglia matta di baciare ogni singola parte del suo corpo.

Suonano, vado ad aprire.

"Emma, cos'è successo, non farmi preoccupare"

Lo presi per la camicia e lo portai verso di me , lo baciai e gli misi una mano sul petto.

"Ti amo, e questa volta, lo dico seriamente, non voglio aspettare ancora prima di dirtelo..." Lo guardai negli occhi" ...ma mi sono stancata di vederti solo come il professore che ad ogni lezione mi lancia sguardi e di nascosto mi da baci e mo dice ti amo...ovviamente questa cosa non vorrei farla sapere a tutti, vorrei solo..." Gli presi le mani " ...che fosse ufficiale per noi"

Non pronunciò parola, mi baciò solamente.

"Emma, te lo dico chiaramente" intreccio le nostre dita " quanto cazzo aspettavi prima di dirlo, sono stato in pena per 3 fottutissimi mesi, non puoi capire quanto sforzo ho dovuto fare per fare passi piccoli, mentre ne avrei voluto fare di giganti, credevo che non volessi stare con me e avere una relazione seria. Ma ora che lo so non ti lascerò scappare." Sciolse le nostre dita e prese il mio volto con una mano avvicinandolo al suo, amavo la poca differenza di altezza che ci divideva " quindi, Emma Sophì Smith, vorresti essere la mia ragazza?"

"Fidati, è l'unica cosa che ho sempre desiderato"

Ridemmo, mentre i nostri occhi si chiudevano per lasciare spazio al tocco delle nostre labbra e e alla danza delle nostre lingue.

"Sei l'unica ragione che ora mi sta dando la forza di continuare"
Disse sulle mie labbra.

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TATATATA......
MI SENTO EMOZIONATA.
COSI TANTO EMOZIONATA CHE ORA MO CREO ANCHE LA SHIP #Remma

Facciamo un gioco, se volete, twittate con #Remma #TeacherRL taggandomi @bennyfelixUSA tanto per fare qualcosa. :)

Continuo a 15 stelline e 10 commenti

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora