Cap 37 (Emma's POV)

768 63 14
                                    

"Jacke" urlai correndogli incontro.

Mi prese in braccio.

Il mio migliore amico era tornato, più forte di prima. I segni di dolore erano ancora presenti sul suo corpo, ma si vedeva che stava meglio. Anche se i suoi occhioni azzurri emanavano ancora tristezza,le sue labbra screpolate stavano a segnare tutti i medicinali assunti nei mesi e la benda sulla sua testa, il trauma che gli è stato causato da quell'incendio.

Gli diedi un bacio sulla guancia e lo strinsi forte a me.

"Mi sei mancato da morire,non puoi capire quanto ho bisogno di te in questo momento" una lacrima rigò il mio e il suo volto.

"Lo so, mi hanno detto tutto" avvicinammo le nostre fronti, in quel momento sembrò di ritornare bambini.

Ross era ancora sulla soglia, non aveva pronunciato parola.
Sciolsi le gambe dalla vita di jacke.

Mi girai verso di lui e fui seguita da Jacob.
I die si guardarono.

"Ciao" dissero insieme.

***
Mandai Ross a casa insieme a Zac, era tanto il tempo che dovevo recuperare con il mio migliore amico.
E ora siamo seduti sul letto a parlare del più e del meno mangiando gelato.

"Ma come hai fatto ad entrare?" Dissi ridendo.

"Semplice, una bambina che giocava con le rime nella sua casetta sull'albero, mi ha dato un'idea."Sorrise, e io con lui, a quel ricordo.

"Te lo ricordavi?" Sorrisi ancora.
"Come avrei potuto dimenticarlo"
Ci abbracciammo.

Passarono i minuti e così le ore.
"Emh...senti devo dirti una cosa" mi prese le mani.
"Dimmi tutto"

"È da..molto che volevo dirtelo, io credo, credo...di provare qualcosa per te, Emma"abbassò lo sguardo.

Presi un respiro, lo sapevo, e non potevo neanche negare di non aver mai provato nulla per lui, ma ora la mia confusione è molta, c'è Ross, che amo, e poi c'è lui...io non so neanche che dire, gli ho parlato di Ross e di quello che c'è fra noi, ma se lui me lo ha detto comunque, significa che non prova poca roba per me.

"Jacob, io ti..ti ho gia detto di Ross e..."provai a dire.

"Lo so cosa mi hai detto , ma mi hai anche detto,che non state insieme, e non sei sicura di ciò che provi"
Continuò.
Su questo aveva ragione.
Infondo cosa voleva, un bacio.
Un bacio e poi sarebbe finita lì.

"Okay" dissi di getto sospirando.

Le sue labbra screpolate andarono contro le mie, mi chiese l'accesso della lingua, glielo concedetti.

Era un bacio tenero, pieno di amore, ma per metà.
Eppure, riuscivo a sentire quasi come una dolce canzone suonata al piano forte, che ripeteva i nostri nomi. O mio Dio.

Mi staccai prima che quel bacio si potesse dilungare di molto.
Ma ormai avevo un problema, e credo anche lui.
Il rigonfio nei suoi pantaloni, merda.
Non avrei tradito Ross, non stavamo insieme, no?

"Levati la maglietta" gli dissi.
Okay, forse avevo troppa eccitazione in corpo, ma l'idea di provare cose nuove e di fare quelle cose con qualcun' altro, all'infuori di Ross,era troppo eccitante.
Non lo sto usando, voglio solo provare.
"Cosa?" Mi disse con un sorriso.
"Levala"
Si tolse la maglietta. Fiondai le mie labbra su quegli addominali scolpiti che aveva sempre voluto tenere nascosti.
Ross ne aveva molti di meno, ma di certo non era quello il motivo per cui lo amavo.

Lo buttai sul letto, gli slaccia la cintura.
Lo aiutai a togliermi la maglietta.
Ormai era tutto a terra, l'intimo era l'unica cosa che separava i nostri corpi.
I nostri baci erano sempre più bagnati e noi sempre più desiderosi.

"Aspetta" gli dissi staccandomi.

Quella notte volevo fare la cosa sbagliata, volevo essere diversa e per una volta fare la pazza.
Ripeto ancora una volta, non lo stavo usando, so come è fatto il mio migliore amico e sono contenta che non sia stato lui a togliermi la verginità, perché? Semplice, sono la sua migliore amica, ma il comportamento che ha con le ragazze non cambia. Sono molte le vergini con cui è andato a letto lasciandole il giorno dopo, e so che dopo stanotte, non penserà più a me in quel modo, quindi, perché non sbagliare.

I miei vicini avevano una piscina.
Presi due asciugamani, mi avvolsi in uno, l'altro lo diedi a jacke.

Scavalcammo la recitata e ci ritrovammo davanti l'acqua cristallina di quella piscina nella quale sognavamo sempre di poter nuotare un giorno.

"Cosa stiamo facendo?" Mi chiese confuso.

"Una pazzia" lo presi per il braccio, lo guardai ancora una volta e mi tolsi l'asciugamano.

Mi buttai ancora in intimo e lo stesso fece lui.

Non ci volle poco prima che anche quelli sparissero.
Gli ricordai che con me non serviva il preservativo e non era un problema portarlo.

Il mio collo ormai era pieno di suoi segni,come il suo addome.

Andai sott'acqua e non persi tempo a far sognare quel ragazzo che aveva gia avuto troppe bocche attaccate a se.
Mi staccai prima che potesse arrivare all'orgasmo.
Non potevo sentire i suoi gemiti sott'acqua ma potevo benissimo vedere la sua faccia cambiare ad ogni momento.

"Mi dispiace non averti potuto far sentire cosa sei riuscita a farmi" un ghigno sul suo volto non prometteva nulla di buono. "Ma io non voglio perdermi i tuoi urli"

Mi si mozzo il fiato in gola quanto sentì le sue dita in me.

"Dio" pronunciai fra i gemiti mentre lui si muoveva in me.

"Voi due, cosa cazzo state facendo qui?"

Il proprietario.

_________
Lo so, fa schifo....

Scusatemi....

Continuo a 10 stelline e 8 commenti.

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora