In partenza...

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Quasi subito dopo essere tornato sul proprio foglio, il Malfoy le fece notare –Sei in anticipo, però. David arriverà fra pochi minuti.-

Hermione alzò le spalle e si avvicinò alla scrivania, avvicinandosi a Deidre, il persiano di Shannon.

-Non importa... ehi!- salutò il gattone che, ruffiano, iniziò subito a ronfare mentre la donna lo accarezzava, divertita.

Adorava i gatti, le assomigliavano. Erano indipendenti, fieri, furbi... anche lei si sentiva così, anche se non era mai stata un'opportunista.

Draco sbuffò con noia e dopo poco fece –Oh, finalmente...- e andò rapidamente a sedersi alla scrivania, appoggiando il foglio e iniziando a scrivere al margine di questo una frase.

Shannon assunse un'aria sorpresa e abbracciò il Malfoy di slancio –Ah! Il mio genietto ha colpito ancora! Grazie tesoro! Sono settimane che cerco di risolvere questo dannato anagramma...-

Draco guardò con compatimento la bionda e la vide tutta contenta guardare la sua frase e annuire compiaciuta –Che bello!- per poi vedere Hermione che guardava i due perplessa.

-Sei fortunata, sai?- iniziò la segretaria, verso la ex-Grifona.

Hermione assunse un'aria poco convinta e la bionda confermò –Draco è senz'altro il compagno migliore che potesse capitarti, il migliore fra tutti gli Aether!-

Draco roteò gli occhi e ghignò compiaciuto verso la donna –Il più bello senza dubbio- e quella arrossì –Beh, non c'era nemmeno bisogno di dirlo...-

-Non sapevo che tuo padre ti avesse comprato un cervello dopo la scuola, poteva anche pensarci prima...- commentò acidamente Hermione, con una scrollata di spalle.

Draco divenne improvvisamente molto serio davanti alle sue parole e la Granger si sentì un pelo in colpa per aver parlato in quel modo, visto che ora sapeva in che situazione familiare Draco si trovava. Purtroppo, stuzzicarlo era rimasto intrinseco nel suo spirito ma davanti a quell'occhiata decise che da quel momento in avanti sarebbe stata più attenta.

-Già, fortunatamente l'ha fatto prima di diseredarmi-

La bionda deglutì, arrossendo appena e gli lanciò un'occhiata imbarazzata ma lui aveva gli occhi puntati sul camino. Si levò in piedi e in quel momento varcarono la soglia David e i gemelli Black.

-Siamo pronti, signori?- domandò pacificamente l'uomo.

Draco ignorò la sua domanda, stampò un bacio a fior di labbra a Shannon e le disse –Mi raccomando, tienimi sempre informato, bionda.-

La donna annuì sorridendogli e fece –In bocca al lupo, ragazzi. Ciao, Hermione!- e le sorrise gioviale, muovendo le dita unghiate di verdolino in sua direzione, salutandola divertita.

La Grifona replicò educatamente al saluto e, insieme a Draco, stavolta entrò in un ascensore. Probabilmente serviva per raggiungere il tetto dell'edificio, dove non potevano essere posizionati degli oggetti magici, altrimenti i mezzi babbani avrebbero potuto rilevarli.

-Ciao fratellone!!- fece invece Aries, muovendo la manina verso Draco che nemmeno abbassò lo sguardo su di lei.

Lynx tratteneva solidamente il polso della bimba che, vedendosi ignorata completamente, abbassò gli occhioni argentei imbronciata.

Hermione ovviamente, testimone della cosa, venne influenzata dallo stato d'animo della piccolina e guardò Draco che però ignorava anche lei. Sembrava da solo in ascensore.

David, notando il silenzio generale fece –Temo dovrete impegnarvi un po' più di così per apparire come una famigliola felice-

Hermione sospirò stanca e fece per andare a consolare la piccola ma Draco replicò –Non sei tu che devi insegnarmi come lavorare, David. Non mi pare di averti mai deluso-

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