Paura della solitudine

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La vide incrociare le braccia sul petto, accarezzandosi una spalla, pensosa e poi mormorare –Sì e ne sono molto felice...-

Draco, sentendola parlare in quel modo rimase sorpreso.

"Perché dirmi queste cose, se non le pensa? Vuole forse mantenere un buon rapporto per far filare liscia la missione? Andrebbe comunque bene... odio che mi mentano"

-Sì, è plateale- scandì lui, gelidamente e molto serio stavolta, attirando improvvisamente l'attenzione della bionda che spalancò gli occhi vedendolo, sembrava arrabbiato davvero stavolta.

-Perché non mi credi?-

Il volto di lui era imperscrutabile, cercava di leggere falsità nel suo sguardo ma non riusciva davvero a trovarne.

"I suoi occhi dicono una cosa ma le sue azioni ne dicono un'altra" e notò che la ragazza stava il più lontano possibile da lui, proprio sulle sue ginocchia, anzi che più verso le cosce. Aveva portato le mani giù, alla gonna, così da celare l'intimità che comunque non avrebbe potuto vedere in quella posizione.

-Dovresti andare a prendere i bambini, no?-

Lei arrossì, sapendo di aver bluffato prima, solo perché l'uomo le si era fatto fin troppo vicino per i suoi criteri di sopportazione.

Mise il broncio e abbassò lo sguardo mormorando –Perché fai così? Perché vuoi litigare? Se hai fatto finta di fare pace, ieri, dillo subito!!- si lamentò lei stavolta, alzando furente lo sguardo e vedendo lui sgranare i suoi occhi argentei mentre la osservava allibito.

-Sei tu quella che finge, non io. Io non ho nessun problema con te, sei tu che mi tieni lontano... nemmeno potessi infettarti- ultimò, velenoso, storcendo la bocca. Hermione perse improvvisamente la propria rabbia e assunse un'aria allibita –Ma... non è vero! Ti ho detto solo che non sono abituata! Non sei mai stato un tipo appiccicoso! Cosa dovrei pensare?-

Draco la guardò poco convinto e domandò –Appiccicoso? Ora voglio rilassarmi un po' sul divano con l'unica persona al mondo che sembra aver accettato e compreso il mio comportamento e sarei appiccicoso se ci gioco un po'? Ma in che modo vivi, Granger? Weasley deve inviarti un gufo per scoparti?- e lì la vide spalancare gli occhi e diventare un pomodorino, alzandosi rapidamente in piedi ma lui la trattenne –Ehi! Ehi!-

-Lasciami! Stronzo!- cercò di strattonarlo lei

-Oh, andiamo, quante storie!- fece lui, tornando a sedersi sul divano e spingendola con lui mentre lei tentava di liberarsi –NO! NO! Non voglio!-

-Lo farai lo stesso! Ieri è toccato a me e oggi è il tuo turno! Forza! Dirò a una mia collega di portarsi a spasso i marmocchi così non romperanno!- e si gettò sul divano, portandosi sopra la compagna scalpitante che invece era allibita –Cos... che stai facendo?- gli domandò, vedendolo tirare fuori il cellulare dai pantaloni.

-Pronto?-

Draco era già al telefono mentre con un braccio tratteneva saldamente la Granger sul suo torace –Sì, alle cinque escono, riportaceli verso le sette. Grazie, piccola, ciao...- e chiuse la chiamata, lanciando il cellulare sul tavolino davanti al divano.

-Allora!- e tornò immediato su di lei, stirandole un sorrisino e poi scompigliandole i ricci sul capo divertito.

-No! Ehi! Non puoi fare come vuoi tu!-

-Troppo tardi- tagliò corto lui –Parla, che problemi hai con Weasley? Non dirmi che non siete la coppia perfetta che credevano tutti!- e la guardò quasi divertito, vedendo invece lei stringere le labbra e guardare altrove, imbronciatasi in fretta –Non mi va di... di parlarne- e si morse un labbro ma gli occhi le erano già diventati lucidi.

"Ma perché mi sento così!? Maledizione!"

La mano di Draco si mosse al suo viso e glielo accarezzò, per poi avvicinarsi ad esso e stamparle un bacio sulla guancia –Ti sentirai meglio... te lo dico per esperienza.- e si lasciò sfuggire una risata al suo orecchio, sentendola rabbrividire.

Hermione deglutì sonoramente e tirò su col naso, sentendo lui sollecitarla –Forza Hermione, tutto fuori...-

Lei tornò a incrociare i suoi occhi argentei e la bocca prese a tremarle mentre lo fissava, così vicino al suo volto –Non... non so se lo amo o no.- snocciolò, quasi sorpresa da se stessa.

Draco storse la bocca pensoso e le accarezzò i capelli, pensoso –C'è stato un momento in cui l'hai amato?-

Hermione, alla domanda guardò altrove e borbottò –Quando eravamo ragazzi... tutto era diverso. C'era la guerra, mille avventure, nessuno dei due pretendeva qualcosa dall'altro e avevamo entrambi lo stesso obbiettivo. Quando abbiamo dovuto vedercela da noi... tutto è cambiato.-

-Volete cose diverse?- le domandò quindi il biondo, vedendola annuire e lui assunse un'aria perplessa, alzando lo sguardo pensoso –Credo sia normale, Hermione, quello che non è normale è che la cosa non vi vada bene. A te non va bene sacrificarti per lui e lui non vuole sacrificarsi per te, in parte perlomeno.-

Hermione strinse la bocca e replicò –A me potrebbe anche andare bene sacrificarmi per i suoi desideri, ma non adesso!- fece, ora risvegliando un'antica rabbia che aveva completamente dimenticato in quelle due settimane.

Draco storse la bocca e inclinò il capo –Si può sapere su cos'è che non andate d'accordo?- e gli venne anche un po' da ridere.

La bionda strinse le labbra e arrossì appena –Vorrebbe che lasciassi il lavoro per mettere al mondo i suoi figli. Spera che diventi come sua madre... una... una...-

-Una fattrice- disse lui, non riuscendo a trattenere il divertimento, infatti lei, inquadrandolo trovò di nuovo il broncio –Perché mi ridi in faccia!? È una cosa seria per me questa! Uffa!- e guardò altrove, scuotendo il capo.

-Lo so ma vederti ridotta in quel modo mi fa inorridire.- le disse lui, sistemandole i ricci e vedendola voltarsi di scatto, indicandolo –È proprio questo il punto! Non lo accontenterò fino a quando non mi sarò fatta una carriera e allora...-

-E allora?- le domandò lui poco convinto –Andiamo, Hermione! Pensi che a trent'anni vorrai mollare tutto per farti annualmente ingravidare così da poter mettere al mondo una marea di sciocchi e insopportabili Weasley? –

Lei arrossì, non credendo alle sue orecchie "Ha la stessa visione che ho io dei miei futuri figli con Ron, perché?"

Abbassò lo sguardo la donna e storse la bocca, prendendo ad accarezzargli la linea della clavicola –Vorrei avere dei figli, non dico che non mi piacerebbe, però... non vorrei sacrificare tutta me stessa per...- e sbuffò –Anche se in questo momento è lui che sacrifica se stesso...-

Draco spostò lo gli occhi metallici su di lei e le domandò –Si sacrifica? Davvero...?- domandò alzando un sopracciglio e lei fece spallucce –Beh, non gli sto permettendo di avere la vita che vorrebbe mentre io la sto facendo eccome, da anni ormai...-

-Questa è la vita che vorresti?- le domandò serio lui e lei arrossì appena, annuendo però e il compagno fece spallucce –Allora la conversazione è finita. Sai che cosa vuoi, Hermione, e mi sorprende che tu non abbia il coraggio di prendere la situazione in mano.- disse lui, svelando una nota di delusione nella voce, cosa che la intristì vagamente –Non è così facile, Draco.-

-Se lo amassi non lo sarebbe di certo ma ormai non sei più sicura nemmeno di quello.- sottolineò lui, eloquente.

La bionda abbassò lo sguardo e a quel punto si adagiò sul suo petto, non trovando il coraggio di guardarlo negli occhi –Penso che... ciò che mi trattenga sia che... io... io ho paura di...- si morse le labbra e Draco finì per lei –...di rimanere sola.-


Spazio Autore

Ciaoooo!! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Faccio superveloce che dopodomani ho un esame! HELP! Pregate per me! AHAHAHH! Voglio però salutarvi tutte come sempre, visto che siete meravigliose : book_lovers, Giulia_1987, taniaconlai, Ele_Felton, DoraGrosu, stregadivergente_, Marika278, Spaccio_Abbracci, SLYTHERINSLYTHERIN, _griseldadream_, comecartabianca, nonsmetterodisognare, Mezzosangue17, HermioneBella_Cullen, Fra13312, StregaDivergente, CristStefy, antopod, Isabelle_Lightwood50, SterbildPegasus, maryketta, NoRi208, 012Nadia, fandomcomedroga, _pandina23_, 

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