Dopo aver controllato che Peonia non avesse lasciato alcun tipo di cimice magica all'interno dell'abitazione, fecero colazione molto silenziosamente mentre la tivù parlava per loro, poi andarono tutti a prepararsi.
Per la felicità di Hermione quel giorno avrebbero tutti indossato abiti sportivi.
Scesero in garage mezz'ora più tardi, ormai pronti per la scampagnata.
Draco, alla guida della sua Audi, controllò come sempre gli specchietti e il sedile, poi aprì il portellone e mise in moto, sperando che nessun vicino li notasse uscire.
Si misero in strada e notarono che di domenica mattina il quartiere era desolato.
-Devono essere tornati tutti molto tardi a casa per la festa...- fece Hermione, guardando Draco che annuì –Beh, potevamo farlo anche noi...-
-Sei ancora in punizione ti ricordo...- lo stuzzicò lei, ricordandogli come si era lasciata la coppia la notte prima. Fuori di casa.
-Io ricordo che abbiamo fatto pace.- la confutò lui e la bionda ridacchiò –Mh... ci sto ripensando.-
-Troppo tardi, cara. Spiacente- decretò lui, alzando le spalle e vedendola ridacchiare in risposta.
-Mamma, ho portato la macchina fotografica!-
Fece allegramente Aries, nei sedili dietro ed Hermione si volse, sorridente –Ottima idea, tesoro, così aggiungiamo nuove foto a casa!-
Lynx osservava con aria placida la sorellina, iniziando a temere seriamente per lei. Non voleva che si illudesse che fosse quella la realtà e che alla villa fosse tutta una finzione. Aries era davvero molto ingenua, non aveva nemmeno iniziato a metabolizzare la morte di loro madre, quindi ora cercava di tappare dei buchi ma lo stava facendo nel modo sbagliato. Draco poteva essere tutto per loro, tranne una spalla su cui fare affidamento. Nel giro di un mese avrebbero completamente perso i contatti con lui e chissà se davvero li avrebbe ceduti entrambi ad una buona famiglia Purosangue. Iniziava a dubitarne visto che palesemente li odiava.
-Lyo, tutto okay?-
Gli domandò quindi Draco, improvvisamente, lo fissava da tempo dallo specchietto.
-Ieri notte sono caduto dal letto, ho sbattuto la testa e mi sono svegliato.-
Hermione volò a guardarlo, preoccupata e mormorò –Oddio, tesoro, ti fa ancora male?-
-Un po', ma sto bene...-
Draco tornò a guardare la strada e sentì la Granger al suo fianco, allungare una mano verso il ginocchio del bimbo e mormorare –Mi fai vedere?-
-Ma', sto bene- rispose il bimbo, un po' scocciato ed Hermione lo fissò, non notando che Draco la vedeva dallo specchietto.
"Si impegna moltissimo per farsi apprezzare da lui... perché ci tiene così tanto?" iniziò a chiedersi il biondo, non capendola davvero.
-Okay- fece la donna, accarezzandogli ancora la gamba e rimettendosi dritta sul sedile, sospirando e accendendo la radio.
Di certo Draco, nel mollare il fratellino a terra, doveva averlo fatto con talmente poco garbo che il bimbo aveva sbattuto sul pavimento, mentre dormiva.
Fu un viaggio abbastanza breve, di appena una mezz'ora. Non avevano parlato molto. Perlopiù lo aveva fatto Aries. Fortunatamente era una vera chiacchierona a differenza del gemello.
-Pensate che troveremo degli animali belli??-
Domandò curiosa, era forse la millesima domanda che faceva ai due adulti che sorridevano, un po' stanchi dell'insistenza della bimba.

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I Gemelli
FanfictionSono passati molti anni dalla sconfitta di Lord Voldemort. Hermione, è un Auror di successo alla ricerca però di una promozione che le permetterebbe di diventare un'Aether, un agente speciale dedito alle missioni più complesse e più a rischio. Final...