L'Albergo (Parte IV)

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La vide muoversi verso l'uscita della sala e inquadrare Peonia, seduta su un morbido divano mentre li attendeva.

-Peonia!- fece allegramente la giovane ex-Grifondoro e la donna sospirò sollevata –Oh, per fortuna, pensavo aveste perso la cognizione del tempo!-

Non ne persero ulteriormente e si accorsero che, mentre si muovevano verso l'area ristorante, Peonia chiacchierava senza mostrarsi mai indiscreta e maleducata come lo era stata in quegli ultimi tempi. Era evidente che in ambito lavorativo sapeva rendersi perfettamente amabile.

Pranzarono insieme agli altri ospiti, a base di pesce di fiume e selvaggina.

Poi, verso le tre, Peonia li raggiunse e fece loro –Se lo desiderate, alle quattro abbiamo i fanghi, stavolta ci saranno dei massaggiatori specializzati, successivamente ci sarà la cura dei piedi fatta da degli appositi pesciolini che li mordicchiano.

E sorrise ai due incoraggiante –Alla fine, alle sei, ci sarà la sauna e poi la cena che vi ho riservato, lì- e indicò un punto fuori dalla finestra, mostrando ai due una piccola porzione di terra che si dilungava sul laghetto davanti all'albergo, c'era un grazioso e piccolo gazebo in legno e una barca.

-Potreste farvi un giro con quella mentre aspettate i fanghi, se lo desiderate-

Draco spostò lo sguardo sulla compagna, che guardava sorpresa il lago e suppose che probabilmente non era mai stata in un posto del genere... Weasley di certo non la portava spesso in quei posti, visto che non ne aveva la possibilità.

-Faremo un giro, grazie Peonia- fece rilassato il biondo, attirando l'attenzione di un'Hermione piuttosto silenziosa. Sembrava gustarsi il cibo e l'ambiente, ma il movimento delle sue ginocchia sotto il tavolo e delle sue dita battenti, suggerivano solo ansia.

Peonia annuì e si ritirò rapidamente. Draco allungò una mano verso la compagna che arrossì ripensando a come erano entrati paurosamente in intimità poco prima e se ne sentì immediatamente in colpa. Gli effetti dei vapori afrodisiaci avevano ormai sortito il loro effetto...

Prese la mano a Draco e si lasciò accompagnare da lui, fuori dall'albergo e verso il lago –È tutto apposto? Eri strana a pranzo...-

Le fece notare lui, di certo non poteva fare finta di nulla.

Lei, che gli teneva la mano, annuì e gli sorrise appena –Sì, sono solo felice, stiamo passando una bella giornata... negli ultimi anni non è stato altrettanto facile-

Draco sospirò sonoramente e spostò lo sguardo sul lago, annuendo –Sì, lo so bene amore mio... ma non voglio che ci pensi ogni qualvolta riusciamo a trovare un momento per noi. Non voglio che ti intristisci per il passato, voglio che ti rallegri per il presente...-

Hermione lo guardò un momento, molto tentata di parlarli, in quel momento, ma lui le indicò il lago –Andiamo su quella barca, dai... sarà divertente-

La bionda si fece portare da lui e, quasi in un battito di ciglia, il pomeriggio passò, fortunatamente senza nessun incontro infuocato come quello della mattina appena trascorsa.

Fu presto ora di cena e i due, vestiti in maniera assolutamente elegante, si erano diretti verso il loro piccolo posto felice, al riparo da tutto e tutti.

La natura li circondava, c'era nell'aria l'odore degli aghifoglie e i grilli cantavano innamorati. Era tutto incredibilmente romantico, soprattutto col riflesso della luna che si specchiava narcisa sul lago.

Hermione appoggiò il capo sulla spalla del biondo, beandosi di quella visione che le si parava davanti agli occhi. Avvertì lui stringerla al suo fianco e baciarle il capo tenendola affianco a sé, lasciando che la donna assaporasse ogni istante della serata. Di certo, non ne avrebbero avute molte altre. Solo in quel momento si rese conto che, con l'ingresso nella settimana successiva, giungevano a metà del tempo che gli era stato offerto... non sarebbe stato facile ultimare il loro piano se non si fossero decisi a darsi una mossa.

-Spero che tu non creda che ci sono guardoni qui...- le sussurrò lui, con voce calda e allettante.

Lei ridacchiò e alzò le spalle, muovendosi nel suo abito verde intenso, verso il tavolino, seguita da lui che le spostò galante la sedia e l'aiutò ad avvicinarsi al tavolino –Non puoi saperlo tesoro...- fece lei, vedendolo aprire la bottiglia di vino bianco sul tavolo, e gettarglielo nel calice cristallino, dalla tipica forma a tulipano.

La fissava intensamente, l'aveva fatto per tutto il pomeriggio e ora, dopo essersi versato da bere, le prese una mano da sopra il tavolo e la scrutò, vedendola sorridergli, divertita –Che c'è?-

-Aspetto che tu mi dica che succede, non voglio che aspetti a domani per paura di farmi passare una brutta nottata...- la vide un attimo interdetta e le sussurrò poi –Leona, farò comunque l'amore con te per il resto dei miei giorni. Non mi importa niente di quel letto a baldacchino se so che i tuoi pensieri sono rivolti a delle preoccupazioni e non a noi. Smettila di trattenere questo tormento, lo trovo insopportabile, credimi...-

Le chiarì, molto serio, mostrando una tenerezza che mai la bionda si sarebbe immaginata.

"Finge in una maniera davvero convincente... è straordinario"

-No, è che sono solo preoccupata per i bimbi, sono da soli ed è la prima volta che...-

-Sciocchezze. Primo non sono da soli, secondo li abbiamo sentiti tre volte e stavano benissimo e terzo non mi stai guardando in faccia. Riprova, forza- la sollecitò lui, non lasciandosi incantare.

Hermione schiuse le labbra, ma in quel momento arrivò il loro primo, in mano ad un maggiordomo.

Il pesce venne servito davanti ai loro occhi e Draco liquidò in fretta l'uomo, mentre Hermione riprendeva a mangiare. La polpa era tanto dolce e succosa da sembrare burro. Era delizioso.

-Sto aspettando- la intimidì lui stavolta, era divenuto serio ed Hermione sapeva che era arrivato il momento di aprire la bocca –Mi è arrivata una lettera da degli amici, mi hanno detto che tuo padre... ci ha trovati e sembra intenzionato a raggiungerci. Vuole... vuole distruggere la nostra famiglia, ancora una volta-

Draco aveva smesso di mangiare, mentre lei tentava invano di proseguire, chiudendo però poi gli occhi, a un certo punto –Non ce la faccio a vivere così Drac... Vlad- si corresse troppo tardi, spalancando gli occhi per l'errore e alzandoli spaventata sul compagno che si guardò intorno allarmato, per paura che qualcuno l'avesse sentita –Sembra intenzionato, quindi non è ancora partito da Londra?-

Hermione scosse il capo semplicemente, cercando di passare oltre quel finto errore e lui annuì –Domani torneremo a casa per le nove. Nel mentre proverò a contattare gli... i poliziotti, per chiedere che gli aeroporti siano attentamente controllati.-

Hermione annuì velocemente e con ben poca voglia –Se... se preferisci possiamo tornare stanotte stessa, io non...- tirò su col naso, saggiando ancora il buon pesce, considerando che con difficoltà avrebbe potuto gustarne un altro tanto presto.

Draco lì le riprese la mano e la guardò serio –Voglio che ti godi l'intera serata, risolveremo anche questa amore mio. Mio padre ci ha scoperti, ma sapevamo che sarebbe potuta andare a finire così. Troveremo un altro posto dove scappare da lui, vedrai...-

Hermione annuì e, sebbene un po' risollevata dalla positività del compagno, trascorse insieme a lui una serata semplicemente piacevole, bevve il più possibile, per ritrovare l'allegria ma ebbe solo l'effetto di trovare una feroce sonnolenza.


Spazio autore

Ciao a tutteeeee! Spero che anche questo vi sia piaciuto! Siamo stati un po' più calmi qui, per fortuna! XDXD Vi ringrazio tutte, in particolare: 012NAdia, tynnys, always_sara, Iron9208, lamarta98, aryfau, CristStefy, lullubook, mmariareitano, EstefaniaPaola1, Ele_Felton, Giulia_1987, Mezzosangue17, monichella99, StregaDivergente, book_lovers92, comecartabianca, SlytherinSerpeverde, antopod, taniaconlai, HermioneBella_Cullen, Marika278, nonsmetterodisognare, Isabelle_Lightwood50, GrattastinchiBurfoot, McSnugglefacesxx, LalyZeta, fandomcomedroga, Ino_Nara.


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