La nostra storia d'amore

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Il biondo allargò un braccio sulla sedia della compagna prendendo ad accarezzarle con un dito la spalla, la vide rabbrividire e, trovandolo rilassante, proseguì, giungendo fino ai boccoli luminosi e dorati. Erano più lunghi di quello che pensava.

Non poté continuare però perché presto arrivò il primo e vide la finta moglie tornare a mangiare, mentre lui aveva saltato quel pasto. Non assumeva zuccheri a cena.

-Non mangi?- gli domandò a quel punto la bionda e lui, che la stava ancora fissando, domandò –Uh?-

Hermione trovò molto tenera la sua espressione curiosa e sorpresa, ma non volle sottolinearglielo –Non hai mangiato niente- ribadì lei, indicando il piatto. Lui la continuava a fissare però, e a quel punto le sfiorò il viso con la mano e le sollevò il mento tenendolo verso di lui e avvicinandosi dolce –Se sporca qui...- le sussurrò, baciandole il bordo delle labbra, riuscendo a farla arrossire e abbassare timidamente lo sguardo dorato, sotto quello compiaciuto di lui.

-Ah, che carini. Si vede che siete innamoratissimi...- constatò la signora Collins, sospirando intenerita.

Draco sorrise alla donna, sapendo che li stava guardando di sottecchi, mentre Hermione tornava a mangiare, cercando di ignorare i loro discorsi.

-Sarebbe assurdo il contrario- fece appunto Draco, cosa che sorprese molto la compagna, anche se non lo diede affatto a vedere.

"Questa missione sta diventando davvero pesante... spero proprio che la prossima uscita non sia prima della settimana prossima"

Si era dimenticata dei piani che Draco aveva in serbo per la loro tenera combriccola.

La cena venne ultimata in fretta, gli uomini si erano concentrati prevalentemente da un lato del tavolo e stavano bevendo l'ammazzacaffè, mentre le donne chiacchieravano e gustavano del buon passito dolce, insieme alla crostata di mele fatta da Tina.

-Allora, intervistiamo la nostra nuova vicina adesso...- disse compiaciuta la padrona di casa, facendo arrossire un po' Hermione che invece stava molto attenta a tutti i loro racconti, per assimilare eventualmente abitudini di cui non l'era informata.

La bionda ridacchiò in imbarazzo e lanciò un'occhiata a Draco che in quel momento era scoppiato a ridere per una battuta del suo vicino, Robert Ruthfort, il padre di Megan, la sua parrucchiera, assente quella sera.

-Già, sono molto curiosa. Si vede che non hai lo stesso... portamento di Vlad, di certo hai origini molto più umili di lui- fece Peonia con estrema naturalezza, cosa che corrose intimamente lo stomaco di Hermione.

"Sì, sono una cazzo di persona normale! È così palese la differenza fra noi!?"

-Ecco sì, era proprio quello che avrei voluto dire anche se mi sembrava un po' scortese farlo in quel modo...- fece, senza girarci troppo intorno Tina, guardando dolente Peonia che alzò le spalle replicando –Sai che dico sempre quello che penso e di certo la ragazza sa bene che ho ragione! Vero, Leona??-

La bionda ridacchiò, visibilmente in imbarazzo ormai, anche se avrebbe volentieri lanciato il piatto in faccia alla donna che per tutta la cena non aveva fatto altro che vantarsi del suo albergo sul fiume. Un vero miracolo che né lei né Draco sembravano propensi a riferire al gruppo il loro intento di andare a vedere il Kuskokwim, di certo la donna li avrebbe implorati di passare a salutarla in albergo.

"No grazie!"

Pensò fra sé Hermione, venendo però attratta dalla signora Collins, che fece gentilmente –Suvvia, perché volete tormentarla in questo modo? Leona mi sembra una giovane molto bella e altrettanto semplice, se ne trovano ben poche di ragzze come lei oggigiorno!-

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