L'invadenza

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Quando furono faccia a faccia sul pianerottolo del primo piano, Draco scandì -Hai qualcosa da dire, Granger?-

-La dirò quando sarai abbastanza maturo da sentirla.- lo liquidò però lei –Buonanotte, Malfoy- e si chiuse in camera da letto, non vedendolo stringere un pugno nel capire che, per la seconda volta, la ex-Grifondoro aveva sancito la sua superiorità come persona, cosa che aveva fatto di continuo ad Hogwarts. Avere a che fare con lei gli ricordava quanto era stato infantile e sciocco in molte decisioni, in molte azioni.

Avrebbe voluto non averla mai conosciuta, perché la sua vicinanza lo spingeva ad essere quello che non era, tutto per orgoglio, per non darle la soddisfazione di...

"Di cosa? Se fossi davvero diverso..."

Varcò la soglia della camera da letto e la sentì pronunciarsi –Non entrare nella cabina!-

Si stava cambiando.

Chiuse la porta, appoggiandosi ad essa e iniziando a sbottonarsi.

-Credevo che avessi capito, Granger. Lo credevo davvero...- iniziò lui, non vedendola sgranare gli occhi sconcertata. Le vide uscire dall'armadio indossando solo la sua maglietta che aveva lasciato sulla sedia all'interno della cabina, prima di mettersi la camicia.

Le lunghe e magre gambe attirarono la sua attenzione ma solo per un secondo –Capito?! Cosa avrei dovuto capire, Malfoy? Che getti per terra tuo fratello per puro compiacimento? Che urli a l'una di notte ordini scontati apposta! Solo per svegliarlo e inacidirlo, più di quanto già non sia?! Ma non lo vedi quanto... quanto ti detesta!? Maledizione, Draco!-

Ultimò, chiamandolo per nome stavolta, mentre lui, senza maglietta, la scrutava –La cosa è perfettamente reciproca e non potrebbe rendermi più soddisfatto. Io odio quei bambini. Se sapessi chi è loro padre, probabilmente lo ucciderei davanti ai loro occhi...- sibilò lui, muovendosi verso di lei e assottigliando lo sguardo assassino, intimidendola davvero stavolta, ma non abbastanza da ammutolirla –Sono solo dei bambini... se tua madre li ha messi al mondo con un altro uomo, piuttosto che con tuo padre, dovresti farti qualche domanda, Malfoy-

Sottolineò lei, facendo un passo aggressivo verso di lui e stringendo forte il pugno della mano.

-Perché era una puttana. Ecco perché.- decretòlui, vedendo la compagna sospirare sonoramente e abbassare il viso.

-Quando torneremo a casa mi occuperò io stessa di cercare loro padre e...-

-...E dovrai gettarlo ad Azkaban, perché è anche lui un razzista purosangue. Non è un mangiamorte ma siamo abbastanza sicuri che li abbia sempre coperti. Quei mocciosi meritano il collegio e sta' certa che ci finiranno!-

Hermione strinse un pugno, vedendolo muoversi nella cabina.

Lei rimase fuori, pensosa.

Incrociò le braccia sul petto e scosse il capo –Aries desidera tanto avere un rapporto con te...-

-Che si fotta-

Replicò lui gelidamente ed Hermione deglutì, sentendo gli occhi iniziare a gonfiarsi di lacrime. Come si poteva essere così freddi davanti ai sorrisi dolci di quella piccola bambina?

-Devi imparare che in questo lavoro non puoi lasciarti trascinare dai sentimenti, Granger. Ora ho capito perché in questi anni non sei mai salita di grado.-

Hermione sollevò lo sguardo dorato, sentendolo commentare in modo tanto sincero quanto odioso –Allora vorrà dire che sarò il primo Aether con sentimenti verso il prossimo. Aiutare le persone è una cosa che deve nascere dal cuore, non dal portafoglio.-

-Non tutti la vediamo allo stesso modo.- tagliò corto Draco, uscendo dalla cabina con addosso solo i pantaloni e infilandosi sotto le coperte.

-Ah e levati la mia maglietta.- lo sentì pronunciarsi, prima di addormentarsi.

Lei gli lanciò un'ultima occhiata, poi prese la propria tuta e si chiuse in bagno.


Il mattino successivo si svegliarono verso le otto, grazie alla sveglia di Hermione che mugugnante sbadigliò, allungando le mani e i piedi. Nello stesso istante suonarono il campanello e il tonfo dei passetti di Aries risuonò nella villa.

La bimba bussò ripetutamente sulla porta dicendo –Mamma! Mamma! C'è la signora Farven!-

Hermione lanciò un'occhiata scioccata a Draco, che aveva la sua stessa espressione –Dille che stiamo scendendo, tesoro!- replicò ansiosa Hermione, facendo per precipitarsi fuori dal letto.

-Sta salendo!- fece però la piccola oltre la porta e Draco spalancò la bocca sconcertato, afferrando per un polso la compagna e gettandosela propriamente addosso, cacciando un mugolio dolorante, visto che la Granger, nel cadergli sopra, gli aveva dato un'ancata sui gioielli di famiglia. Lo vide portarsi la mano al viso trattenendo i mugolii e lei non poté riuscire a trattenersi dal trovare la cosa divertente, anche se cercò immediatamente di non farglielo notare –Ehm... stai bene?-

Ricevette l'occhiata assassina di lui e ben presto la porta venne aperta da Peonia che fece –Ragazzi! Sono le otto! Non siete ancora svegli?!- li sgridò quasi.

Draco chiuse gli occhi, con il volto girato dalla parte opposta alla porta, mentre Hermione sorrise in imbarazzo alla donna –Buongiorno Peonia! Cosa ci fai qui così presto?-

Peonia si guardò intorno –Mh, bella camera davvero. I bambini mi hanno fatta entrare e ho pensato di dirvi che stavo andando in albergo, al fiume... potevate passare la giornata lì. La sera è molto romantico! I bimbi potremmo tenerli noi... tanto sono così buoni!- fece, sorridendo divertita verso Aries, che mise un tenero broncetto –Ma io voglio restare con mamma e papà!- si lamentò la piccola ed Hermione le sorrise teneramente –Ma certo, tesoro, resterai con noi. Peonia grazie ma... ieri siamo andati a letto piuttosto tardi e... non abbiamo molta voglia di alzarci.- e ridacchiò, accarezzando il torace nudo e muscoloso del compagno, sotto di lei. Fortuna che nella notte si era levata il pezzo di sopra della tuta e ora aveva solo una canottiera in cotone.

La donna storse la bocca e alzò le spalle –Mh, d'accordo... l'ho detto anche perché ho convinto mia figlia a venire, quindi, non so, potevate farle compagnia.-

Hermione non capì proprio che razza di cose aveva in testa quella donna.

-Mi dispiace, sarà per la prossima volta...- fece, sorridendole, sempre più falsa e in imbarazzo oramai.

E così la vide chiudersi la porta alle spalle, con fare mogio.

Hermione sospirò pesantemente e cercò lo sguardo di Draco che la scrutò e asserì –È fuori di testa-

-Ma veramente!- fece Hermione scioccata, sentendo presto Aries urlare oltre la porta –È andata via!!-

Hermione rotolò dal suo lato rapidamente e vide il biondo portarsi una mano alle parti basse, mugugnando dolorante. Lei si morse il labbro divertita e fece –Immagino non andremo da nessuna parte-

-Faremo un giro qui su, in montagna. Al fiume andremo la settimana prossima.-

Hermione annuì e scese dal letto –Allora preparo pranzo al sacco?-

Lui la vide mettersi di nuovo le pantofole e replicò freddamente –Sì-

La bionda così lo lasciò solo in camera e scese di sotto.

Spazio Autore

Eccomiii con il nuovo capitoletto! Spero vi sia piaciuto anche questo! Son felice che la storia vi stia prendendo! Davvero! Siete gentilissime e adorabili! Un ringraziamento speciale però va però a voi che commentate capitolo dopo capitolo! Grazie davvero a:nonsmetterodisognare, taniabascucci, book_lovers92, comecartabianca, marti090, Ele_Felton, Marika278, EssePi29, fandomcomedroga, a_r_i_a_n_n_a, mmariareitano, MRT_01, SternbildPegasus, HermioneBella_Cullen, maryketta, StregaDivergente, antopod.

A martedì!! <3

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