La resa dei conti (Parte III)

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Pranzarono insieme in salone. Lei aveva preteso che indossasse una maglietta o gli sarebbe tornata la febbre e lui, nonostante le lamentele, aveva obbedito.

Ora si fronteggiavano a gambe incrociate sul divano, mentre mangiavano degli spaghetti.

-Perché li odi tanto?- domandò poi dal nulla Hermione e Draco alzò lo sguardo su di lei. Aveva capito bene che si riferiva ai bambini e, mentre vedeva i suoi occhi gentili e curiosi osservarlo, fu indeciso inizialmente su come risponderle, poi però, cercò di essere sincero –Perché lei ha dato la vita per loro ma non per me, mai...-

Hermione smise di mangiare e lo fissò triste, capendo davvero le motivazioni del suo odio radicale.

-Io ero il figlio che Lucius stava cercando di manipolare. A volte mi chiedo se sarebbe finita così, se lei si fosse imposta contro di lui seriamente, ma capisco che non ha senso farlo. Amavo e odiavo mia madre fino allo sfinimento e purtroppo credo che la sua morte, per quanto mi abbia fatto male, da una parte mi abbia sollevato.-

Hermione sgranò gli occhi sorpresa e Draco proseguì il suo racconto -Quando ero piccolo e capì che stava tradendo mio padre, non glielo riferii solo perché volevo fargli una buona impressione ma... anche perché sentivo di essere stato abbandonato. Narcissa aveva rinunciato ad aiutarmi, a reindirizzarmi. Come ha tradito Lucius aveva tradito anche me, tentando di abbandonarci e di rifarsi una nuova vita. Sentivo che era giusto che la tradissi e... tutt'ora penso che...-

Deglutì, abbassando di nuovo lo sguardo e sospirando profondamente, non sapendo come l'avrebbe giudicato lei, dopo quelle parole.

-È comprensibile Draco, hai sofferto molto più di quanto potevi sopportare. Più di quanto qualunque ragazzo potesse sopportare. I tuoi genitori sono stati tutto, tranne che dei veri genitori. Non ti si può denigrare se ti hanno portato ad odiarli. Se mi fai vedere Narcissa in questo modo è naturale che io... io non possa dirti che tradirla è stata la scelta sbagliata. Eri comunque troppo giovane per prenderti sulle spalle la responsabilità di una scelta così difficile e poi credo che, certe volte, in confine fra ciò che è giusto e cosa non lo è, sia davvero molto labile.-

Lui lì tornò a guardarla, con fare riconoscente e lei arrossì, abbassando improvvisamente lo sguardo sul piatto –Come ti senti? La febbre è scesa?-

Lui notò il cambiò di argomento e alzò le spalle, spingendosi verso di lei e vedendola trasalire –Non lo so, controlla-

Hermione lo guardò, sbattendo gli occhioni e poi avvicinò una mano al suo viso, sporgendosi e premendo le labbra sulla sua fronte –Sembra scesa...- mormorò abbassando lo sguardo su quello di lui che tornò indietro, rimettendosi dritto e replicando –Dopo mi passi la crema anche sulla schiena?-

La bionda annuì, sorridendogli appena, però tornò subito severa –Però si torna in camera! Non puoi stare qui sul divano-

Fece decisa e lui assunse un'aria triste –Perché? E poi se vengo in camera potrei contagiarti.-

La donna fece spallucce e prese i loro piatti vuoti –Ne dubito, visto che stai guarendo in fretta. Il tuo corpo con la febbre e le medicine ha debellato l'infezione, ora bisogna solo aspettare che ti sistemi. Non insistere, ho già chiesto a David e ha detto che è meglio che torni in camera da letto, visto che c'è anche più caldo e poi, se dovessi star male stanotte non potrei...-

-Okay, okay...- fece a quel punto il platinato, assumendo un'aria birbante, riuscendo ad ammorbidire quella di lei –Dai forza, saliamo...-

-Adesso?- le domandò lui a quel punto, visibilmente deluso e lei annuì –Sì, dai...-

-No, ora no. Sono stanco e ho sonno...- e sbadigliò vistosamente vedendo lei sbuffare –Dai, così dormi in camera...-

-Na na... stanotte mi aiuti a salire. -

Hermione sbuffò sonoramente, ancora una volta e alzò le mani –Ok, ma stanotte non voglio discussioni!-

Il biondo annuì, guardandola sempre birbante e lei assottigliò lo sguardo additandolo –Non fare il furbo con me, chiaro?-

Quello trattenne un sorrisino e annuì ancora –Sì, Granger...-

Hermione lì lo scrutò attenta, poi sospirò e si sedette di nuovo, affianco a lui che si era di nuovo sdraiato sul divano.

Calò un breve silenzio, mentre Draco osservava la donna seduta di profilo, sapeva che presto avrebbe parlato e infatti...

–So che non hai voglia di parlarne, però...-

-E allora perché insisti? Non posso amarli come vorresti tu, Hermione.-

Draco sapeva esattamente quale fosse il reale obbiettivo della Granger e non era arrabbiato del suo insistere solo perché aveva capito che credeva di farlo per lui, perché pensava che l'amore per quei bambini l'avrebbe aiutato a lasciarsi ogni cosa alle spalle e ad essere meno solo, ma lui non era dello stesso avviso.

La bionda, sentendolo parlare, si volse a guardarlo, con gli occhioni languidi e speranzosi, vedendolo quindi roteare i suoi con stanchezza –Io sono certa di sì, Draco. Quei bambini non ti hanno mai fatto nulla, non puoi odiarli in questo modo! Tua madre di certo ha tradito il tuo affetto e non si merita che il suo primogenito si prenda cura dei suoi fratellastri, ma... dimostreresti di essere migliore di lei.-

-Sono comunque migliore di lei- scandì lui scocciato e sentì la mano della compagna sul viso, che cercava di incrociare il suo sguardo –E questo io lo so. Sei tu che ancora ti senti in colpa per aver pensato di scegliere la parte dei Mangiamorte, quando ti sei arreso alle continue pressioni della tua famiglia, quando ti sei arreso alla paura. Anche tu l'hai tradita...-

-Ma io ero solo un ragazzo e poi mi sono vendicato!- si lamentò lui, tornando deciso a guardarla e sensibilizzando anche lei, che gli afferrò il viso con aria supplicante –E loro sono solo dei bimbi innocenti. Bimbi che non sono abbastanza grandi per capire queste cose, bimbi che sentono il tuo odio senza sapere perché li ferisci e li allontani senza una buona motivazione. E comunque, anche la tua motivazione per loro non avrebbe senso! Loro non c'entrano nulla con quello che ti ha fatto Narcissa!-

E lì appoggiò ambedue le mani sul suo torace, con aria supplichevole –Per favore, non... estraniarli completamente dal tuo cuore. In fondo sappiamo entrambi che non è ciò che vuoi davvero. Pensi che prendendoti questa vendetta risolverai i tuoi problemi, ma... sarà il loro affetto a risolverli davvero, Draco- gli disse positiva e sicura di sé.

Lui la fissava senza aver molto da dirle, odiava affrontare quell'argomento. Prima aveva la scusa per evitarlo, visto che non era in amicizia con la Granger. Adesso invece... era un problema. Non era certo che sarebbe riuscito a dirle di no.

Deglutì e spostò altrove lo sguardo, mugugnando –Ora li odio, non so cosa succederà più avanti- e non la vide stringere le labbra contenta di avergli strappato quelle parole.

Così, spinta dalla situazione gli si avvicinò e gli stampò un bacio sulla guancia, schioccando sonoramente –Vedrai, sarà molto più facile di quanto credi!- Quello roteò gli occhi poco convinto e sbuffò –Me la passi o no questa crema, Granger?-

La vide sorridergli, davvero graziosa stavolta e annuire –Voltati su!-


Spazio Autore

Olaaaaa!! Salve a tutte belle e bellissime!! AHAHAH! Oggi aggiornamento doppio! Qui e ne "La Promessa"! Spero che i capitoli vi piacciano e tengo davvero a salutare e ringraziare tutte voi lettrici soprattutto chi recensisce, ovvero: marti090, nina_fiorito, EstefaniaPaola1, book_lovers92, comecartabianca, taniaconlai, SternbildPegasus, fandomcomedroga, MRT_01, GrattastinchiBurfoot, _pandina23_, mmariareitano, HermioneBella_Cullen,  StregaDivergente, LordVoldeviv, Ele_Felton, Karmen_kenit, Marika278, antopod, engybenjy, a_r_i_a_n_n_a, nonsmetterodisognare, CristStefy, maryketta, Fra133112.

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