Non ti ho promesso niente

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Hermione si portò le mani alla bocca, ora visibilmente spaventata mentre Draco aveva le mani poggiate al tavolo.

-Vi consiglio di tornarvene a casa. Se Lucius scopre che siete in contatto con noi e che volete appoggiarci... i primi a subirne le conseguenze saranno i bimbi, come ben sapete- fece freddamente il signor Farven

E Draco lì sollevò il capo all'istante, mentre gli occhi di Hermione si illuminarono di terrore.

-Sono il frutto del vostro amore e allo stesso tempo del tradimento verso Lucius, oramai il capostipite di tutti i mangiamorte, una leggenda per l'intero pianeta di mangiamorte. Non sarete mai liberi. – ultimò lapidario il padrone di casa, Robert Ruthfort.

Hermione e Draco incrociarono gli sguardi e in quell'istante capirono che il dolce sentimento che iniziava davvero a farsi largo fra loro... poteva veramente rivelarsi un problema.

Draco allungò la mano verso quella di Hermione e mormorò –Se anche fosse, non posso abbandonarli. Sono la mia famiglia e, sono pronto anche ad abbandonare per sempre la magia e vivere come un babbano per il resto dei miei giorni per loro... non mi importa. Mi sono nascosto come un topo per troppo tempo.- e tornò sul Circolo –Ora basta-

Quelli notarono il vigore con il quale aveva parlato e videro Hermione buttarsi piangente fra le sue braccia, facendosi stringere forte.

I Collins parvero, insieme ai Petrucci, commossi dal loro sentimento e Marion, la parrucchiera di Hermione fece, mentre sorrideva, anche lei presa dalla situazione –Negli anni abbiamo trovato delle città... Bianche. Città senza mangiamorte, ripulite dai nostri seguaci e molto sicure- disse, levandosi in piedi e muovendosi verso la libreria, dove prese una pila di fogli che portò ai due.

-Qui c'è ogni informazione che potrebbe servirvi per sparire. In alcune città ci sono anche delle piccole scuole di magia dove i vostri figli potranno almeno impararne le basi... non è molto ma...- non ultimò la frase che Hermione abbracciò anche lei di getto, lasciandosi andare in un pianto liberatorio –Grazie! Grazie! –

Ribadì più volte e ben presto, una volta ripresisi entrambi, tornarono alla villa, con aria molto tranquilla, ma silenziosi.

Una volta a casa, notarono che la babysitter era addormentata così Draco fece –La sveglio io... tu controlla i mocciosi-

Hermione vide il biondo non dirle assolutamente nulla di ciò che avevano scoperto al Circolo e suppose che volesse farlo una volta a letto e obbedì.

Venti minuti più tardi lei era già in pigiama e in camera da letto, aspettando che Draco tornasse dal bagno. Lo vide uscire, per poi gettarsi stancamente sul letto –Sarà bene darci un taglio Granger, tanto sapevamo entrambi che la cosa non poteva di certo durare-

Hermione, affacciata alla finestra, sgranò gli occhi sconcertata e si volse lentamente verso il biondo che la guardò divertito –Che faccia è quella? –

La ex-Grifondoro scosse il capo e scandì con fiato corto –Buonanotte- e si mosse in bagno, sbattendosi la porta alle spalle.

Draco era sensibilmente sorpreso. Scese dal letto ed entrò anch'esso nel bagnetto privato della camera, notandola mentre riempiva la vasca e si lavava i denti al lavandino.

-Granger, se è per scopare...-

-Esci- scattò lei duramente, con tono basso e molto distaccato. Avrebbe potuto incontrare i suoi occhi nello specchio, ma decise di non farlo. Draco roteò gli occhi e si appoggiò al muro a braccia conserte –Non mi pare di averti chiesto di sposarmi, né di averti promesso amore eterno... non puoi trattarmi da stronzo se eri d'accordo col divertirti e basta-

-Infatti... ora esci-

Ribadì lei gelidamente. Draco storse la bocca e assottigliò lo sguardo –Non trattarmi da fesso. Sei incazzata e non me ne andrò fino a quando non me lo dirai-

La vide denudarsi, un po' rossa in viso mentre lo faceva, ma non si fermò nemmeno quando giunse all'intimo ed entrò nella vasca, soffrendo per il bollore dell'acqua, ma mai quando il dolore che sentiva dentro.

-Allora rimarrai lì a vita-

Fece lei di rimando, sconcertandosi di vederlo raggiungerla e sedersi sul bordo della vasca, prendendo a fissarla –Vuoi che entri anch'io? Che cerchi di convincerti...?- ironizzò malevolo come suo solito.

Hermione sentiva l'orgoglio venir divorato dal desiderio di sputargli in faccia quando si era sentita bene e felice insieme a lui in quei pochi giorni e come ora si sentiva manipolata, usata e poi sputata via come un boccone ormai marcio! Ma strinse i denti e i pugni, avvertendo la rabbia venir placata dal suo autocontrollo –Vattene, non te lo ripeterò più Malfoy-

-Non farai nulla Granger ma se non parlerai, giuro che entro e di certo non lo farò da vestito. Parla-

La bionda strinse la bocca e scosse il capo, chiudendo gli occhi e iniziando a singhiozzare, cercò di guardare altrove ma non ci riuscì. Sbatté le mani sulla superficie dell'acqua, schizzandolo rabbiosa e poi lo guardò aggressiva –Maledizione! Lasciami in pace! - e i suoi luminosi occhi dorati lasciarono colare lacrime che lei sperò assomigliassero a schizzi d'acqua, ma invano. Lui fece per parlare ma lei poi mugolò –Ti prego... vattene Draco-

Il platinato sentì il cuore stringersi davanti alle sue implorazioni e capì di aver incrinato qualcosa in lei –Senti... non volevo che ti sentissi così. Sapevi già come ero fatto Hermione, siamo diventati amici e ci siamo divertiti, io mi diverto con tutte le mie amiche... non reputo il sesso così importante!-

-MA LO È PER ME!! CAZZO!- urlò lei, furente e paonazza, mentre singhiozzante si portava le ginocchia al petto.

Draco si morse un labbro, sentendosi in colpa –Sì, ora l'ho capito, mi dispiace... non volevo ferirti, non era mia intenzione.-

La vide continuare a singhiozzare e annuire, così decise di darle il colpo di grazia –Sarà meglio che torniate a casa, tu e i bambini... non... ci fate più nulla qui ormai.-

Lì la vide sgranare gli occhioni dorati e alzare lo sguardo scioccato verso di lui che stavolta spostò rapidamente il suo e si levò in piedi –Non preoccuparti. Hai ricevuto la promozione nell'istante in cui hai accettato la missione. Aaron e tutti noi sappiamo quanto vali e la tua competenza è stata premiata non appena hai deciso di passare sul tuo orgoglio per aiutare me in questa missione.-

La sentì tornare a singhiozzare e a quel punto decise di lasciarla in pace, come gli aveva chiesto e abbandonarla sola nel bagno, chiudendosi la porta alle spalle e appoggiandovisi ad essa, portandosi quindi una mano fra i capelli e alzando il capo verso il soffitto, sospirando di puro sollievo.

"Mai potrei costringerla a una vita lontano da chi ama solo per... me. Non sono niente in confronto alla sua famiglia, ai suoi amici ed è meglio che lo capisca così. Io... non sono fatto per essere felice e di certo non sono in grado di rendere felice nessuno"

E guardò il letto, raggiungendolo e addormentandosi ben presto, senza porre la sveglia.


Spazio Autore

*Evita pomodori agilmente* Siiii lo so siete probabilmente furibonde e vorrete probabilmente picchiare Draco o qualcun altro(tipo me XD) ma, beh... meglio prevenire che curare. Draco ha capito una brutta verità, ovvero che la sua famiglia potrebbe distuggere il mondo di Hermione e non è pronto a permetterlo, quindi ritiene che questa sia la cosa migliore. La sola cosa da fare. Ora vi saluto tutte! In particolare: StregaDivergente, Iron9208, SonoIncintaDiNash, book_lovers92, EssePi29, Marika278, aryfau, Books_Future, taniaconlai, lullubook, serena_potterhead, HermioneBella_Malfoy, comecartabianca, GaiaBarbello, maryketta, antopod, Fra13312, always_sara, GrattastinchiBurfoot, LalyZeta, alwaysbeapotterhead, Dramione_forlife, Isabelle_Lightwood50, anirbasoup00, McSnugglefacesxx, tynnys

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