Rosso di sera...

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Hermione spostò lo sguardo sbuffante e mormorò –Okay, ho capito... lascio perdere.- e si mosse nella cabina armadio, seguita però da lui, che diede un'occhiata ai vari abiti appesi nella parte dell'armadio dedicata a lei. La Granger rimase sorpresa della cosa e lo vide osservare un abito rosso intenso, con scollo a barca e con una notevole scollatura sulla schiena, mentre la parte del torace sembrava molto rigida, atta proprio ad alzare il seno.

-Metti questo- fece lui, afferrando la gruccia e passando l'abito a lei che arrossì e mormorò –Grazie...-

-Spicciati- scandì lui e tornò in camera, andando a sdraiarsi sul letto, in attesa.

Qualche istante dopo la vide uscire con un'aria sollevata e più contenta, visto che non era costretta a mostrare il suo culetto a tutti.

Lui sorrise divertito e annuì –Decisamente meglio, eh?- le domandò, guardandola e lei annuì arrossendo –Sì!-

Lo vide alzarsi e afferrarle il viso improvvisamente –Non darle alcuna soddisfazione, Hermione. Se vedrà che rimani male alle sue provocazioni penserà che ti interessa quello che dic e che ti fidi poco di tuo marito, oltre che di te stessa.- sottolineò lui, serio e lei annuì –Hai ragione, lo so.- e lui annuì, facendo per andare a cambiarsi, ma lei lo trattenne e, presa dall'impulso, gli diede un bacio sulla guancia –Grazie- gli disse, sorridendogli poi docile e lui assunse un'aria sicura di sé, scuotendole i ricci sul capo –Sei brava con i pancakes...-

E la sentì ridacchiare mentre si muoveva verso la cabina armadio.

Quando anche il platinato ne uscì lei arrossì, un po' in imbarazzo. Come non poteva esserlo?

Portava un completo nero a meno della cravatta verde scuro... era fin troppo elegante e attraente.

La donna strinse le labbra pensosa, osservandolo, mentre lo vedeva intento a legarsi la cravatta.

Decise di raggiungerlo e di domandargli –La metti rossa?-

E lui alzò lo sguardo glaciale su di lei –Rossa? E poi cosa? Un paio di pantaloni dorati?- ultimò, con spiccato sarcasmo.

E lì la vide scoppiare a ridere, non riuscendo a trattenersi data l'immagine che si era appena visualizzata nella sua mente.  Draco, divertito mentre scuoteva il capo, tornò a sistemarsi la cravatta, anche se si stava un po' inalberando, era la seconda volta che sbagliava...

Hermione decise di raggiungerlo e di occuparsene lei mentre mormorava, vicina al suo volto  –Potresti metterla rossa per essere in pendant con me.- e lo guardò innocente, con quei suoi occhioni dorati vedendolo assumere un'aria molto annoiata –Davvero? E cosa mai ne ricaverei da un'assurdità simile?-

Lei storse la bocca pensosa e alzò le spalle –Non so, chiedi...- e stavolta spostò lo sguardo sulla cravatta, di nuovo imbarazzata anche se sembrava una mezza provocazione, la sua.

Draco le afferrò i fianchi saldamente e scese al suo orecchio, vedendola deglutire mentre tentava di far finta di nulla.

-Ci penserò... vai a prendermi la cravatta.- e la liberò, vedendola sorridere contenta e correre nella cabina armadio.

C'era una nuova e bella atmosfera in quella camera, sembrava che stessero finalmente iniziando a trovare la giusta armonia...


Quando fu il momento di uscire di casa, Draco ed Hermione presi per mano fecero per muoversi affiancati verso l'auto, ma improvvisamente Aries si bloccò in mezzo al prato –AH!- e gli altri tre si voltarono di scatto –Che c'è?!-

- Devo fare la pipì!!-

Disse la piccolina, correndo immediata verso il portone di casa e ad Hermione scappò una risata –Ahahah... dai, ti accompagno...-

Ma Draco l'afferrò e lanciò le chiavi di casa a Lynx –Vai ad aiutare tua sorella...-

Il bimbo, sbuffante, seguì la gemellina mentre Draco attirò fra le braccia la moglie che accarezzava compiaciuta la sua cravatta –Come ti sta bene il rosso.- e gli sorrise maliziosa vedendolo sorriderle a sua volta, sfiorando il naso con quello di lei –A te sta meglio... il color carne- e con la mano le strinse un gluteo, vedendo la compagna guardarlo sconcertata per poi allontanare la mano –Dai!! Ci potrebbero vedere! Che vergogna!-

Si lamentò, sentendolo ridacchiare perfido e catturare poi le sue labbra con un morso –Faccio quello che voglio...- le disse lui piano afferrandole poi il viso e baciandola appassionatamente, tanto che l'avvertì rabbrividire sensibilmente oltre che aggrapparsi a lui, presa da quel gesto.

Era bello stare lì a baciarsi sotto la luna piena, con il canto dei grilli in sottofondo, la brezza umida notturna che accarezzava la pelle scoperta. Era bello sentirsi parte di qualcosa che per tutti era reale... tutti meno loro, ovviamente .

Quando si separarono, Hermione allacciò le mani al collo del compagno e gli sorrise mentre prese a dondolare sul posto. Lui la teneva stretta a sé mentre seguiva il suo dondolio e la fissava.

Si fissarono entrambi, attentamente, rimanendo nel completo silenzio a contemplarsi.

Non c'era bisogno di parlare, non ne avevano la necessità in quel momento.

-Mamma! Papà! Andiamo!!-

I bimbi erano appena usciti di casa e la piccola Aries li aveva raggiunti mentre il fratellino stava ancora chiudendo la villa.

Hermione si separò dal marito e sorrise alla piccina –Tutto a posto, tesoro?-

Aries annuì sorridente e Lynx arrivò in quel momento, lanciando le chiavi al padre che le afferrò agilmente –Filate in auto, forza...- e guardò la moglie, facendole un cenno –Anche tu- e la moglie gli diede una spintarella sulla spalla –Uffiii!- quello se la rise e le strappò un bacio, commentando –Non vedo l'ora di tornare a casa...-

Hermione ridacchiò ancora e scosse il capo –Ti sei ripreso del tutto eh? Non mi dai un attimo di tregua!-

Il biondo ghignò e replicò –Puoi scommetterci bionda-


Quando arrivarono a destinazione, notarono all'entrata il bel Gabriel attenderli, con indosso un elegante smoking blu scuro –Buonasera, ragazzi.-

Ed Hermione ridacchiò, quasi civettuola, verso il marito –Siamo ben lontani dall'essere dei ragazzi ormai. ma...-

-Parla per te...!- fece il compagno, oltraggiando la moglie che assunse un'aria scocciata –Questo lo dovrei dire io! Mica tu!-

Il biondo le mise una mano sulla spalla zittendola –Shhh... allora, che posti ci hai riservato, Gabriel?- Domandò al moro che sorrise gioviale ai due e fece loro strada –Ho saputo che c'è anche Peonia, mi ha chiesto per che ora avevate prenotato e le ho detto mezz'ora più tardi...- e strizzò loro l'occhio, vedendo subito Hermione sorridergli e dirgli piano –Grazie, ci hai salvati in effetti... stamattina ha cercato in tutti i modi di imbucarsi...!-

E Gabriel annuì, divertito –Non lo fa con cattiveria, è solo una donna molto spontanea...-

Hermione annuì –Sì, lo so bene...- e storse un po' la bocca, lanciando un'occhiata al marito che guardava com'era il ristorante. Li aveva portati in un'area un po' intima, vicino ad un enorme finestrone e dietro un separé in vinile. Era tutto molto rustico e profumava di legno.

-Che bello...- fece Hermione a un certo punto e il marito convenne con lei –Sì, è vero.-


Spazio Autore

Ciaoooo!! Eccomiii!! Vi è piaciuta questa parte??? Spero tanto di sì! Sono pucciosiiiiii!! XDXD Voglio ringraziarvi tutte! Dalla prima all'ultima! Davvero! In modo particolare: book_lovers92, comecartabianca, Mezzosangue17, nonsmetterodisognare, marti090, taniaconlai, MRT_01, Fra13312, maryketta, Marika278, McSnugglefacesxx, lamarta98, EssePi29, Ele_Felton, CHIARAE, CarolaValenza, 012Nadia, Giulia_1987, SternbildPegasus, CristStefy,  IsabelleLightwood50, fandomcomedroga, antopod, GrattastinchiBurfoot, SlytherinSerpeverde, sara_eb_18

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