Arrivo a Bethel

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Draco tornò ai suoi fascicoli e le presentò alcuni individui, tutti facenti parte del loro quartiere.

-Dovremo ricordarci ogni dettaglio su di loro, in modo tale che, quando li conosceremo e faremo domande banali come "Che lavoro fai?" o "Quanti fratelli e sorelle hai?" potremo capire quando ci stanno mentendo e fare le conseguenti ricerche e quindi conclusioni. Naturalmente, l'unico posto in cui non dovremo fingere, sarà casa nostra. Una delle tante ville del quartiere. Sarò io ad occuparmi di fare le dovute ricerche nel mio studio legale, dove ci saranno alcuni Auror di Londra che ci daranno manforte, tutti in incognito ovviamente.-

Hermione capì che lui non la stava coinvolgendo nella vera e propria missione, così storse la bocca e scandì –Sono capace anche io a fare delle ricerche, Malfoy. Sono dieci anni che...-

-Ne sono convinto, Granger, ma avrai da fare. Dovrai occuparti di te stessa, dei bambini, dei rapporti con le vicine e di te stessa... ah, no! L'avevo già detto.- e ghignò perfido, facendole notare che sul suo aspetto aveva parecchio da lavorare, Hermione però non mutò la propria espressione –Wow... che ridere, incredibile che tu dia a me dell'infantile- commentò gelidamente, continuando a fissarlo, mentre lui tornava rapidamente serio, ignorando la frecciata –Apparendo come una famigliola felice e partecipando alla vita di quartiere, li intimeremo a diventare nostri amici così che, quando scopriranno le nostre identità, ovvero quella del povero Draco Malfoy che, innamorato perdutamente di una mezzosangue, si vede costretto a fuggire dalla terra natia per scampare alla crudeltà di suo padre, saranno condizionati a farci entrare nel loro Circolo e così potremo conoscere tutti i movimenti di mio padre che immagino venga tenuto sotto stretta sorveglianza. Quando l'avremo trovato, la missione finirà per te e potrai tornartene a Londra coi mocciosi, io mi occuperò del resto-

Hermione lì corrucciò lo sguardo e si alterò, replicando –Quindi non è detto che ci voglia solo un mese! Potrebbe volerci molto di più, Malfoy!-

-No. Ho parlato di un mese e un mese sarà-

Sentenziò il biondo, stavolta levandosi in piedi e accendendosi una seconda sigaretta.

Hermione si alzò anche lei e lo raggiunse, aggressivamente –E allora come pensi che...?!-

-Fra un mese hanno intenzione di ucciderlo. A un mese da domani è prevista la sua morte.-

La strega si vide superare dal biondo che, dopo un'occhiata gelida, fece per andarsene, ma lei gli chiese –Come lo sai?-

Draco rimase sulla porta, ma replicò –Il quartier generale ha intercettato un gufo rivolto a mio padre prima che lasciasse Londra, lo tenevano sotto controllo da tempo, i suoi movimenti non erano chiari, ma stavamo per prenderlo... ci è sfuggito all'ultimo e l'unica cosa che siamo riusciti a ricavare è un messaggio, quello che ho portato stamattina a David e che mio padre voleva sicuramente inviare a uno dei suoi scagnozzi, con su scritto che di qui a un mese morirà per colpa di una maledizione che gli è stata lanciata. Al contrario di mio padre so di che maledizione si tratta e so ancora meglio qual è il Circolo che ne fa uso e questo è quello che ci stiamo apprestando a raggiungere-

Hermione, boccheggiante, continuò a fissarlo e gli domandò, intuendo perché il collega non voleva che fossero quegli assassini di purosangue a far fuori Lucius –Vuoi essere tu a ucciderlo, vero?-

Draco rimase sorpreso dall'intuizione della compagna, ma dalla sua espressione non venne lasciato intuire nulla. Si volse a lanciarle una rapida e imperscrutabile occhiata poi sparì oltre la porta. Lasciando la mora sorpresa.

...

La notte era stata decisamente turbolenta per la povera Hermione che non era di certo abituata a dormire in aereo, anche perché verso le quattro era stata risvegliata da degli scossoni che però, per fortuna, erano passati in fretta. Aveva sentito gli urletti di paura della piccola Aries ed era stata tentata di raggiungerla e consolarla ma la bimba era stata ammutolita in fretta, dopo essere stata sgridata dal gemello. Hermione iniziava già a sentirsi sopraffatta dalla situazione.

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